Klose e Cissè e la Lazio guarda al futuro con grande serenità. La campagna acquisti portata avanti dal patron Lotito e dal diesse Igli Tare – nella sessione di mercato appena conclusasi – ha fatto sì che nella Roma biancoceleste approdassero giocatori di primissimo piano a livello internazionale, pronti a rilanciare le ambizioni di una Lazio che – nella passata stagione – ha dato filo da torcere al Milan per buona parte del campionato. Ma non sono tutte rose e fiori per Lotito: il patron, per nulla amato dalla tifoseria laziale, è stato messo sotto accusa dall’ambiente per la cessione (in realtà “prestito oneroso con diritto di riscatto”) di Mauro Zarate all’Inter di Gasperini proprio nelle ultime ore di mercato. E’ vero, il ragazzo argentino era in rotta con Reja e la società, ma in molti erano convinti di avere tra le mani un talento purissimo – seppur di difficile gestione – da valorizzare al massimo e non da cedere ad una diretta concorrente. Il popolo biancoceleste non ha gradito ed ha espresso il proprio disappunto interrompendo la sottoscrizione degli abbonamenti allo stadio per la stagione 2011/2012. Sulla Lazio, adesso, girano moltissime opinioni: c’è chi la considera l’anti-Milan, chi la vede meglio in Europa e chi, invece, la vede destinata ad un campionato grigio e senza gloria. L’ultimo, in ordine di tempo, a parlare di Lazio è stato Luciano Moggi. Per l’ex dirigente della Juventus “la Lazio lotterà al massimo per la quarta posizione” che – da quest’anno anno – non significa più Champions League. Come sempre accade in questi casi sarà il campo a dare il verdetto e la squadra di Reja è chiamata subito ad un big match da brivido: nell’anticipo di venerdì sera sfiderà il Milan campione d’Italia a San Siro. Niente di meglio che affrontare il più forte per avere risposte certe e sicure. Inoltre la Lazio ha avuto modo di sperimentare schemi e tattiche anche nella doppia sfida del preliminare di Uefa Europa League, stravinto con pieno merito solo due settimane fa.



Quindi le basi sono positive: e la stagione che inizia non fa così paura come si sente dire in casa biancoceleste. La sfida di Milano, poi, ha un sapore di amarcord: la Lazio non vince a San Siro da oltre 20 anni. E’ ora di dimostrare a tutti di essere forti, sfatando un tabù decennale.

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