A Roma non aspettano altro: la settimana del derby. Televisioni, radio, siti specializzati e stampa imperversano per contornare la stracittadina della capitale, che quest’anno si carica di ulteriori significati. Lazio-Roma non vuol dire solo aquila e lupa, Lotito e Pallotta, made in italy e american dream. Lazio-Roma 2012-2013 significa anche Petkovic-Zeman, vecchia guardia e forze nuove, solidità e spensieratezza tattica, unica punta e tridente, profeti e capitani del futuro, e chi più ne ha ne metta. Siamo alla dodicesima giornata ed è ancora difficile inquadrare la portata di questo derby in termini di classifica; tuttavia sia Lazio che Roma sono alla ricerca di un’identità, e un successo nella stracittadina darebbe nuova linfa e convinzioni ai rispettivi progetti. Per parlare di Lazio-Roma, in programma allo stadio olimpico domenica pomeriggio alle ore 15, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Roberto Rambaudi, ex ala destra della Lazio dal 1994 al gennaio 1999, dunque anche durante il biennio di Zeman sulla panchina bianconceleste. Ecco le sue impressioni:
Rambaudi, qual è il suo ricordo più bello del derby di Roma? (ride, ndr), Sono tanti, è difficile sceglierne uno in particolare. Io ne ho perso solo uno e vinti parecchi. Diciamo che il sapore del derby di Roma è particolare, solo chi lo vive può capirlo e provare a descriverlo. Ogni volta che sono sceso in campo contro la Roma è stato un bel momento per me.
Lei ha vissuto dei derby allenato da Zeman. Come vive il mister la stracittadina, per lui è davvero una partita come le altre? No, lui sa che il derby è una partita speciale. E’ chiaro che restano sempre tre i punti in gioco, però Zeman è ben conscio che le tensioni attorno alla partita sono diverse, così come le emozioni dei tifosi e quello che può portare una sconfitta o una vittoria. Sa bene che ci sono fattori extra da tenere in conto.
In Europa League è rientrato Stefan Radu: potrebbe essere lui la carta difensiva per limitare Lamela, in forma strepitosa? La Lazio non deve pensare a fermare un singolo uomo, ma a fare il proprio gioco, contro la Roma, la Juve Stabia o il Barcellona non importa. Petkovic dev’essere bravo a capire chi sta meglio: se Radu è più in forma di Lulic o di Konko è giusto che giochi lui. Però in questo momento Radu non ha novanta minuti nelle gambe, non so quanto sarebbe conveniente schierarlo dall’inizio.
Contro il Panathinaikos Petkovic ha proposto il tridente in attacco: potrebbe essere una soluzione a sorpresa anche per il derby?
Non credo che il tridente sarà riproposto nel derby. E’ giusto che Petkovic schieri la squadra col 4-1-4-1, che ha dato buoni frutti ad inizio stagione e anche contro grandi squadre, penso alla partita contro il Milan. Penso che si affiderà al solito modulo, coi soliti interpreti.
Parentesi: cosa ne pensa di Zarate trequartista? Personalmente non mi piace vederlo giocare lì, non penso che abbia le caratteristiche per occupare quella posizione.
Può fare un pronostico per Lazio-Roma di domenica? Penso che vincerà la Lazio, perché nonostante la batosta di Catania mi sembra più squadra in questo momento. Alla Roma darei un altro mese di tempo: è ancora altalenante pur avendo buoni valori. Complessivamente poi credo che la Lazio abbia più qualità nei suoi undici.
(Carlo Necchi)