La Lazio vince il derby con la Roma e si mantiene al quinto posto, distanziando i cugini giallorossi di cinque punti (22 a 17). Nonostante tutto la Roma è riuscita a collezionare un maggiore possesso palla al fischio finale. La statistica relativa dice 51% per la squadra di Zeman e 49% per quella di Petkovic. Che però logicamente ha tirato di più in porta, collezionando 16 conclusioni, di cui 7 nello specchio della, contro i 9 della Roma (4 tra i pali di Marchetti). Dopo aver trovato il gol del 3-1 dopo pochi secondi della ripresa, la Lazio ha gestito bene il vantaggio sfruttando la superiorità numerica ed arrivando spesso al tiro per realizzare il quarto gol. Però il calcio è così: è bastata una mezza papera di Marchetti per riaccendere la partita e le speranze romaniste, che addirittura stavano trovando compimento nell’ultima azione, quando Marquinho ha colpito col sinistro da dentro l’area, anticipando anche Osvaldo ma calciando sul fondo, su bel lancio a scavalcare la difesa di Micheal Bradley. La supremazia territoriale, ovvero il tempo di permanenza nella metcampo avversaria, vede primeggiare la Lazio, che da metà del primo tempo è riuscita ad alzare il proprio baricentro mettendo in difficoltà la Roma e trovando due gol. L’errore di Piris ha fatto il resto, regalando a Mauri una buona palla gol che il capitano laziale è stato bravo a capitalizzare. Nonostante l’inferiorità numerica la Roma non si preoccupata troppo di proteggere le propria area, totalizzando un 49% di protezione del fortino contro il 61% della Lazio, più schiacciata indietro ai due estremi della partita, all’inizio e alla fine. A livello di singoli Cristian Ledesma della Lazio è stato il più preciso in fase di passaggio, come spesso capita, distribuendo 42 tocchi corretti. Lo segue nella speciale classifica il romanista Marquinhos con 40, poi Federico Balzaretti a quota 37. Hernanes è stato il giocatore che ha tirato di più verso la porta avversaria, provando 5 conclusioni, seguito da Klose ed Osvaldo con 3 che però hanno eseguito con precisione differente.
I GOL – 0-1 al 9′: corner dalla sinistra per la Roma. Totti crossa sul secondo palo, dove Lamela, intanto in trattenuta vicendevole con Lulic, ha la meglio e colpisce di testa piena battendo Marchetti da distanza ravvicinata. 1-1 al 35‘: punizione dai 25 metri per la Lazio, da posizione centrale. Batte Candreva: tiro di collo pieno, la palla supera la barriera e si dirige verso Goicoechea, che cerca di respingerla ma finisce per deviarla nell’angolo della sinistro della propria porta. 2-1 al 43′: azione della Lazio sulla fascia sinistra, Hernanes spinge avanti il pallone e arrivato al limite dell’area effettua un tiro cross in diagonale: la palla rallenta per via di una pozzanghera, Klose s’inserisce in mezzo a Marquinhos e Balzaretti, controlla di destro ed infila Goicoechea d’interno sinistro, nell’area piccola. 3-1 al 46‘: lancio profondo da poco oltre centrocampo, al limite destro dell’area romanista c’è Piris che colpisce di testa verso il centro, scavalcando Burdisso; raccoglie Mauri che controlla ed insacca di collo destro. 3-2 all’86’: punizione per la Roma dai 30 metri, leggermente defilati sulla destra. Calcia Pjanic che vede Marchetti fuori dai pali e lo sorprende con una bella conclusione di collo esterno destro, che il portiere della Lazio riesce solo a sfiorare all’indietro. L’espulsione di De Rossi, al 44′: punizione per la Roma dalla fascia sinistra: cross di Totti respinto, poi l’arbitro Rocchi ferma il gioco. De Rossi ha infatti rifilato una manata in faccia a Mauri con l’arto sinistro, i due si stavano strattonando per guadagnare spazio in area. Rosso diretto per il giocatore della Roma. Per doppia ammonizione invece il rosso allo stesso Mauri, all’85’.
Questa la reazione nel postpartita di Claudio Lotito, presidente della Lazio, intervistato da SkySport: “E’ una felicità condivisa dagli artefici: la mia è contenuta, perché prima va allenatore e alla squadra, loro sono stati i protagonisti, e per ultimo, di rimbalzo, arriva al presidente. Le responsabilità sono sempre del presidente, le gioie degli altri. E’ vero che De Rossi è venuto a chiedere scusa a Mauri, ero presente e ho apprezzato il gesto, gli ho fatto i complimenti perché deve prevalere lo sport e i suoi valori”. Ecco invece le parole di Zdenek Zeman, allenatore della Roma, al termine del derby (sempre nel dopopartita di SkySport): “De Rossi? Mi dispiace per il gesto che ha fatto. Per due giorni abbiamo detto che non bisogna reagire, ma purtroppo il derby è il derby e si sente troppo, e si paga. Nei primi venti minuti la squadra ha giocato, finchè c’era il campo adatto per giocare a calcio, poi con tanta acqua abbiamo smesso perché non riusciamo a giocare a palla lunga come fanno gli avversari. Abbiamo preso tre più per sfortuna che per la bravura degli avversari, che restano comunque bravi“. Sempre SkySoprt ha intervistato Fraco Baldini, direttore generale della Roma: “De Rossi sarà punito? I giocatori sanno conoscono la linea societaria: sono passibili di un’ammenda valutata in base al numero delle giornate di squalifica. Prima della partita ho visto Daniele molto carico, aveva voglia di giocare bene, di spendere ogni cosa per poter arrivare ad un risultato positivo oggi. C’è un pò di stanchezza in me, come è normale quando non ci sono i risultati, non sarà qui a dire che va tutto bene. Più che per me stesso mi secca questa mancanza di risultati perché ogni messaggio che si vuole trasmette, se non è sostenuto dai risultati, chiaramente si svuota di contenuto e questo rende la cosa più pesante“.