Epilogo clamoroso per Lazio-Siena, partita degli ottavi di finale della Coppa Italia-Tim Cup 2012-2013. I biancocelesti di Vladimir Petkovic si sono imposti per 5-2 dopo i calci di rigore, dopo che la partita era finita sull’1-1 maturato nel secondo tempo a causa dell’autorete di Cana dopo 11 minuti della seconda frazione regolamentare di gioco e poi del pareggio di Ciani proprio al quinto ed ultimo minuto di recupero. Si era così andati ai tempi supplementari, che però non hanno mutato il risultato, e così poi ai tiri dal dischetto. Beffa per Giuseppe Iachini, al suo esordio (comunque positivo) sulla panchina del Siena, mentre il tecnico della Lazio deve ringraziare un pizzico di fortuna dopo una prestazione certamente non esaltante. La Lazio ha fatto maggiormente la partita: il 56% di possesso palla, il conto dei calci d’angolo (9-3) e 18 conclusioni totali, contro le 10 del Siena, lo dimostrano molto chiaramente. Ma è stato un predominio piuttosto sterile, e se il Siena avesse portato a casa il successo nei 90′ regolamentari non sarebbe stato per nulla uno scandalo. Lo può testimoniare il fatto che i tiri in porta sono stati pari (6-6), oltre che le percentuali di attacco alla porta avversaria e di difesa della propria area, entrambe migliori per i toscani. Ma alla fine ride solamente la Lazio.



Una clamorosa autorete della Lazio ha portato in vantaggio il Siena all’11’ minuto del secondo tempo. Bella azione degli ospiti bianconeri (che giocavano in maglia rossa), chiusa dal Tiro di Valiani che Carrizo è stato bravo a respingere. Però Ciani, nel tentativo di liberare l’area, ha rinviato il pallone proprio addosso al compagno di squadra Cana, e il pallone è scivolato in rete (0-1). Azione simile della dinamica a Nesta-Negro in un triste derby per i biancocelesti, Cana si ritrova senza colpe autore di un autogol. Al quinto e ultimo minuto di recupero, però, proprio Ciani si è riscattato nel modo migliore, insaccando il pallone in rete con uno splendido colpo di testa sul più classico degli assalti finali (1-1). Nei supplementari nulla è cambiato, così si è andati ai rigori, dove l’eroe è stato Carrizo, che ha parato le conclusioni di Vergassola e Larrondo.



Antonio Rozzi è stato un bel protagonista della seconda parte della partita, e si è espresso così ai microfoni di “Lazio Style Channel”: “Per me è sempre bello scendere in campo e sentire l’apporto dei tifosi visto che sono alle prime armi, sentire la curva che canta il mio nome è sempre una cosa bella”. La Lazio ha sofferto, ma ha tirato fuori il carattere al momento giusto secondo il giovane: “Mi è piaciuta la reazione di questa squadra che all’ultimo è riuscita a pareggiare e vincere ai rigori, una Lazio che non molla mia come ricorda anche il nostro inno. Carrizo ha giocato alla grande, se siamo passati il merito è soprattutto suo”. Queste invece le parole di Vladimir Petkovic: “Era importante passare il turno, con tanta fatica, ma ci siamo riusciti. Nel primo tempo ci siamo complicati le cose, abbiamo giocato troppo poco pulito, mentre nella ripresa abbiamo aperto il campo, dove anche i calciatori entrati hanno dato la scossa per poter dominare l’avversario. Complimenti al Siena che non ha demeritato, sono stati concreti, a noi è mancato spesso l’ultimo passaggio ma per fortuna ci abbiamo creduto fino alla fine. Carrizo? Ha meritato con il suo comportamento un’occasione, mi fa piacere la sua ottima prestazione. Con le sue parate ha dato una scossa ai compagni verso una vittoria importante”.



Nonostante la delusione, Giuseppe Iachini è soddisfatto del suo debutto in panchina con il Siena: “Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, voglio un gruppo che lavori per ricercare il gol e stasera abbiamo avuto diverse occasioni da rete. Il recupero eccessivo? Non voglio attaccarmi alle recriminazioni, a me interessa la prestazione dei ragazzi. In questi giorni ho apprezzato la disponibilità del gruppo, abbiamo appena iniziato il percorso per cercare di crescere e migliorare. Sono abituato a lavorare molto sull’organizzazione del gioco, ma anche lo spirito e la mentalità sono fondamentali. La tenuta fisica? È merito di chi c’era prima, in due giorni non abbiamo certo influito. Poi ci sarà tempo per approfondire anche questo aspetto. In carriera ho adottato tutti i moduli, sono convinto che si debbano seguire le caratteristiche dei giocatori”.

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