Arriva una notizia pazzesca da Formello: Edi Reja ha rassegnato le sue dimissioni da allenatore della Lazio, storia di pochi istanti fa. Alla fine, dunque, il calderone che ribolliva da tempo – diciamo da fine gennaio – è esploso del tutto. Da tempo si susseguivano voci circa un possibile esonero a stagione in corso di Reja, il quale comunque era praticamente certo di separarsi dalla Lazio a giugno. Invece, spiazzando tutti, il tecnico friulano ha deciso di andarsene, senza aspettare che Lotito decidesse per lui. Strano destino, quello di Reja: dal 2010 sulla panchina biancocelesti, ha sempre avuto l’appoggio dei risultati ma mai quello dei tifosi, e non si è mai capito il perchè. L’anno scorso Reja centrò il quarto posto appaiando l’Udinese, e solo la differenza reti lo privò dei preliminari di Champions League. Al momento delle diimissioni, poi, la Lazio è terza in classifica, sempre a pari merito con i friuliani. E non dobbiamo dimenticarci della salvezza ottenuta nella metà campionato 2009/2010, quando arrivò in corsa. Eppure Lotito per ben tre volte negli ultimi tempi aveva riunito la squadra per chiedere se ci fosse la fiducia nella guida tecnica; un comportamento strano, certo non giustificato dai pur pesanti scivoloni di Siena (0-4), Genova (2-3) e Palermo (0-5). Anche perchè nel mezzo arrivavano la vittoria contro il Milan, la rimonta da 0-2 contro il Cesena e una classifica, appunto, ottima. Pare che la pietra dello scandalo sia stato il mercato di gennaio: a Lotito non sarebbero andate giù le dichiarazioni di Reja, esternate in pubblico, circa la scarsa campagna acquisti. Cosa peraltro vera, visto che – con tutto il rispetto per Alfaro e Candreva, gli arrivi invernali – a Reja erano stati promessi Honda, Dzagoev, Guarin e Krasic, poi si era provato a sondare Nilmar, e di questi non era arrivato nessuno. Il tecnico friulano non ha mancato di far notare a tutti questo fatto, e il patron della Lazio si è inalberato. Da qui il clima di tensione, con le indiscrezioni, risalenti a ieri, di una fiducia a tempo limitato per Reja; che, però, ha preso tutti in contropiede e si è dimesso, non sopportando più la poca stima nei suoi confronti. A questo punto si attende la risposta della società: al momento Lotito sembra comunque orientato a non accettare le dimissioni, anche perchè domani c’è la trasferta di Madrid e, anche se la situazione passaggio del turno pare essere compromessa, l’impegno è troppo ravvicinato per prendere una decisione.
Reja partirà comunque per Madrid, ma questa dovrebbe essere la sua ultima partita alla guida della Lazio e saluterà (salvo clamorosi dietro-front) all’indomani della partita. Gli scenari sono vari: da una possibile soluzione interna, come ipotizzato da Vincenzo D’Amico in un’intervista esclusiva a IlSussidiario.net, ad altri nomi. Sempre che il fatto che Reja abbia accettato di partire per Madrid non stia ad indicare che lo strappo sia ancora ricucibile. Ma queste sono solo voci e indiscrezioni: attendiamo di saperne di più.
(Claudio Franceschini)