La Lazio batte la Fiorentina per 1-0. Decide il tredicesimo gol stagionale di Klose, al 36′ del primo tempo. Reja sì, Reja no, Reja forse: nel dubbio sono altri tre punti, con la ricetta di sempre: carattere, compattezza e lampi dei singoli. L’Aquila difende la terza cima di classifica, condivisa con l’Udinese a quota 45 punti. Il Napoli, vittorioso sull’inter, insidia a 40, ma è ancora presto per preoccuparsi. Cosa che invece la Fiorentina è autorizzata a fare dopo l’ennesima prestazione grigia, animata da guizzi disperati che ricordano molto quelli del pesce fuor d’acqua. Del resto, se l’anima della squadra (Montolivo, anche Vargas?) s’è venduta al mercato, le membra possono fino a un certo punto. I punti restano 28, il Siena s’avvicina, il Lecce (24) pure. Sì, il campionato ha un’altra squadra in lotta per salvarsi.
Ricompare Reja e con lui Javier Garrido, rilanciato a sinistra per necessità più che virtù. Con Ledesma e Gonzalez interni, il “dimissionando” Reja propone Mauri, al rientro in campionato dopo 4 mesi, nel tridente alle spalle dI Klose. Nella Viola invece troviamo Romulo interno con De Silvestri largo nel centrocampo a 5, e Ljajic a sostituire Amauri come partner di Jovetic. Un attacco senza punte di ruolo: anche per questo, nella prima frazione la Fiorentina costruisce davvero il minimo, e nemmeno indispensabile. Il primo tiro è di Jovetic, un diagonale da lontano che al 4′ attraversa tutta l’area piccola sorvegliato da Marchetti. Lazio attacca Fiorentina aspetta, questo è io leit motiv su cui la partita si srotola tranquilla, quasi intorpidita, sinché la Lazio non si decide a darle una sterzata. Dopo un contatto Klose-Nastasic al casello dell’area (17′, pochi sospetti a dir la verità), Reja accentra Mauri e sbriglia i compiti di Hernanes: il brasiliano sguazza più libero, il capitano si tuffa negli spazi e l’offensiva acquista brio. Una telefonata da fuori di Ljajic (27′) precede l’uscita di Lulic, altro cliente per la nutrita infermeria laziale: dentro Candreva (29′), ancor fischiato per i presunti flirt passati con l’odiata Lupa. Il gol arriva al 37′: sugli sviluppi di un corner, Hernanes anticipa il fuorigioco liberando Klose in area: il crucco è implacabile nel saltar secco Boruc e toccar dentro a porta vuota. La Lazio sfiora anche il raddoppio, al 41′: scatenato sulla destra, il solito Klose arretra il cross rasoterra, sul pallone piomba Garrido che da fuori esplode il mancino; deviata dalla schiena di Behrami, la palla scavalca il portiere ma si stampa sulla traversa. La Lazio chiude in serenità il primo tempo, alla Fiorentina serve una svegliata: più peso in attacco?
È quello che deve aver pensato Delio Rossi, che riassembla un 4-2-3-1 con Salifu in mediana e Cerci ad insidiare largo, con JoJo a dondolare in area. Complice la stanchezza dei laziali, la ripresa sviluppa la reazione d’istinto (più che d’orgoglio) della Viola. Al 53′ un episodio che potrebbe cambiare l’esito della gara: Cerci arriva alla conclusione e mette dentro il gol del pari, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Millimentrico, ma c’è. La partita non offre molti spunti, e circa cinque minuti dopo ci prova Klose, ancora lui, con una conlusione violenta qusi da trenta metri sfruttando un disimpegno maldestro di Salifu. Palla alle stelle. La Lazio si arrocca e la Fiorentina prova un forcing piuttosto sterile, scorrono i minuti senza particolari pericoli. Kozak sostituisce un Klose allo stremo delle forze, ha speso tantissimo anche oggi Miro Klose e il gol che decide la gara non per niente porta la sua firma. Delio Rossi si gioca la carta Vargas al posto di uno stremato Behrami e gli ultimi dieci minuti di gara sono un assalto della Fiorentina, che però non riesce a trovare la via della rete. Al 93′ colpo di scena: contropiede Lazio e Libor Kozak si fa rimpallare il gol del 2-0. La partita è comunque chiusa. Lazio che tiene il passo degli avversari, Fiorentina sempre più viola-funebre.
Il tabellino
Reti: 36’pt Klose
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Biava, Diakitè, Garrido (1’st Zauri); Gonzalez, Ledesma; Mauri, Hernanes, Lulic (29’pt Candreva); Klose (32’st Kozak) (Bizzarri, Sbraga, Zampa, Alfaro). All.Reja.
Fiorentina (3-5-2): Boruc; De Silvestri, Natali, Nastasic; Romulo (1’st Salifu), Behrami (34’st Vargas), Montolivo, Lazzari, Pasqual; Ljajic (1’st Cerci), Jovetic (Neto, Felipe, Camporese, Marchionni). All.D.Rossi.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Ammoniti: Biava (L) e Cerci (F) per giocp scorretto.
Espulsi: nessuno
Le pagelle
Lazio 6,5
Miracolo su Nastasic, sicurezza gratinata sul resto.
Attento, diligente, utile in appoggio.
Jovetic non entra mai in area: lo lascia scodinzolare intorno.
Idem con Ljajic, che intimorisce con la soggezione del bullo sul primino.
Qualche folata e una traversa, poi s’infortuna dal 1’st ZAURI 6 Tra Cerci e De Silvestri sembra il nonno tra i nipoti al parco. Se la cava con qualche bastonata.
I soliti chilometri stavolta intaccano la lucidità di giocata, alle volte un pò frettolosa.
Lancette di questa Lazio, di cui scandisce tempi e talvolta anche modi. Qualche errore in fase di rilancio.
E’ tornato e ha voglia: nel primo tempo è un’opzione in più per l’attacco. Poi cala ma si rende utile in copertura. Recupero fondamentale per la Lazio.
Si accende a sprazzi, ma son lampi: uno frutta l’assist vincente.
Non ha il tempo di strafare: si fa male alla mezz’ora. Ci mancava solo lui a farsi male: speriamo in bene.
Famelico Miro: lotta, costruisce, segna. Non gliene sfugge una dal 32’st KOZAK s.v.Sportella per tenere alta la squadra, sfiora il raddoppio all’ultimo respiro.
All.REJA 6,5 Ancora qua? Storia strana, ma la Lazio di stasera sembra appartenergli ancora (tifosi compresi).
Fiorentina 5,5
Incolpevole sul gol.
Sarebbe una buona prova da terzino: diventa ottima se consideriamo che è partito centrale nel terzetto difensivo. Sarà l’aria di casa, ma è l’ultimo a mollare.
Con Klose va così, ne sa sempre più una lui: è quella decisiva.
Un quasi gol, ma dietro ha ancora denti da latte.
Lotta quasi con la rabbia addosso, ma incide pochino dal 1’st SALIFU 5,5 Appoggi laterali e lanci troppo lunghi.
Lotta con le motivazioni extra dell’ex, e organizza anche qualcosina.
Va automatico, nel senso che sembra un robot: siamo decisamente a corto di motivazioni. Peccato.
Non un periodo felice, gli riesce poco.
Non una volta al cross.
Un plum-cake per Diakitè dal 1’st CERCI 6 Dà un’altro spessore all’attacco.
Non è serata nemmeno per lui, e la Viola appassisce. Soffre la mancanza di un partner di peso.
All.D.ROSSI 5,5 Solita reazione, inutile e tardiva. L’encefalogramma della squadra tende al piatto, ma non è solo colpa sua.
Arbitro BRIGHI 6,5 Dirige in sicurezza, sbrogliando bene gli episodi salienti.