La Lazio ha battuto la Fiorentina per 1-0, in uno dei tre posticipi serali della 25^giornata. Decide il gol di Miro Klose, gioito alla 13^ marcatura stagionale, al 36′ del primo tempo. La Fiorentina ha accresciuto il proprio possesso palla nella ripresa (57% totale, contro il 43% della Lazio), gestendo più palloni (696 contro 516), distribuendoli meglio (70% di passaggio riusciti a 58%), ed occupando maggiormente la metacampo avversaria (12’25” a 9’34” la supremazia territoriale). Dove dunque hanno perso i Viola, considerando anche la parità nella protezione dell’area (56% per entrambe), la percentuale di attacco alla porta rivale (43 per tutt’e due), e nel livello di pericolosità (39,5%-39,8%)? Sicuramente nelle motivazioni. La Lazio ha speso una prova d’orgoglio per uscire dal caso-Reja, rinnovando la fiducia al proprio allenatore; la Fiorentina invece sembra aver smarrito per strada i motivi di spinta: se non altro la classifica, che ora si fa più preoccupante, dovrebbe restituire almeno la strizza necessaria ad un colpo di coda. Da ultimo, un particolare decisivo: la Lazio ha vinto anche perché, pur concludendo meno della Fiorentina (6-5 i tiri per i Viola), ha potuto contare sui servigi di un vero attaccante, quel Miro Klose confermatosi ancora una volta vero e proprio animale da gol. Senza Amauri e con due “numeri 10” in attacco, i toscani hanno sterilizzato le poche folate offensive costruite.
Il gol decisivo lo firma Klose e matura al 36′ del primo tempo. Corner di Mauri dalla sinistra, la difesa respinge; appostato fuori dall’area, Hernanes raccoglie e mentre i difensori risalgono tocca in area, pescando Klose in posizione ancora regolare. A tu per tu con Boruc, il tedesco lo salta allargandosi sulla destra ed appoggia d’interno a porta vuota.
Ai microfoni di Sky, Edy Reja si concede a tutto campo. Prima sulla patria: “La squadra non ha giocato per me, ma per questi colori ai quali hanno sempre mostrato grande attaccamento. I ragazzi sono stati non bravi, eccezionali, come sempre da due anni a questa parte da quando ci sono io” . Immancabile la domanda sul suo futuro: “Una settimana certamente non normale, qualcosa di particolare è successo. Credo sia il caso di chiudere questo argomento: ho parlato col presidente, ci siamo chiariti. Non è il primo litigio che ho con un presidente, ma magari dopo questi confronti il rapporto diventa più solido”. Da ultimo, un appello ai tifosi: “Ci sono giocatori che scendono in campo e sono fischiati a prescindere: questo non va bene perché vestono i colori biancazzurri e vanno sostenuti. Nei momenti di difficoltà, quando c’è l’aiuto del pubblico, come anche oggi, sentiamo il dodicesimo uomo in campo”. Sono sempre i microfoni Sky a raccogliere il realismo di Delio Rossi: “Bisogna confrontarci con la classifica, e questa dice che siamo coinvolti nella lotta salvezza. Il primo tempo è stato mediocre, il secondo buono. Certamente mi aspettavo qualcosa di più. Gol evitabile? A palla scoperta non si sale in quella situazione. Poi è stato bravo anche Hernanes a mettere dentro quel filtrante. Facciamo fatica a fare gol? Non riusciamo a sfruttare le capacità dei nostri attaccanti. Non riusciamo a metterli in situazioni favorevoli e manco loro si fanno trovare nelle medesime”.