Mancano sette giornate alla fine del campionato, ma le grandi manovre di calciomercato sono già partite. Le big di casa nostra, in primis Inter e Lazio sembrano volgere lo sguardo soprattutto verso due mercati: quello francese – per rimanere in ambito europeo – e quello sudamericano. Per fare il punto della situazione sul primo, abbiamo chiesto l’intervento del collega Alessandro Grandesso, curatore di un blog – per la Gazzetta – sul pallone d’Oltralpe: sentiamo cosa ci ha raccontato, in esclusiva per IlSussidiario.net.



Allora, Grandesso: iniziamo la nostra panoramica con il Tolosa, una delle rivelazioni della Ligue 1. Un bel serbatoio di talenti, da Moussa Sissoko a Tabanou, tutti in orbita italiane.

Sissoko è nel mirino delle big da almeno due anni, non solo italiane. E’ un giocatore giovane, alla Vieira, direi tecnicamente superiore alla media. E’ uno dei simboli di un Tolosa che nessuno si aspettava di vedere così in alto (attualmente è quarto in classifica, ndr), e poi è uno dei migliori prodotti del vivaio, esattamente come Tabanou.



Quante chances ci sono di vederli in Italia? Non è che arriva la solita big inglese o spagnola con un pacco di soldi e se li porta via?

Guardi, il problema, più che economico, è che all’estero non esiste più il mito del calcio italiano. E’ chiaro che molti giocatori, se si presenta alla loro porta una squadra inglese, scelgono quella, visto il fascino della Premier. E’ una questione di appeal, una questione tecnica, più che di soldi.

Anche gli allenatori italiani all’estero sembrano avere meno appeal, come dice lei. Ultimamente persino Ancelotti è stato criticato…



Sì, ma lì le critiche sono arrivate unicamente a causa del momento poco felice attraversato dal Paris Saint-Germain. Di Ancelotti, più che altro, non sono piaciute alcune scelte tecniche, come quella di lasciar fuori Nenè nella trasferta di Nancy (persa dai parigini per 2-1, ndr). Ma il suo valore come allenatore non si discute, glielo posso assicurare. Ho avuto modo di parlare con alcuni colleghi della stampa francese, e lo stimano tutti.

La sorpresa del campionato è indubbiamente il Montpellier, in cui si stanno mettendo in luce Giroud e Belhanda: specialmente il primo piace molto ai nostri club.

Ho avuto modo di intervistare Giroud per la Gazzetta ed ha lasciato le porte aperte all’Italia. Però su di lui, effettivamente, c’è la coda, non sarà facile. Per convincerlo, bisognerà offrirgli un buon progetto sportivo, più che un robusto assegno. E’ un giocatore che è cresciuto col mito del Milan, ma non so se questo possa bastare per ipotizzare un suo trasferimento in Italia. Belhanda è più giovane, ma è il primo anno che fa veramente bene. Lui, invece, mi sembra che abbia il mito dell’Arsenal, ma questo non vuol dire che automaticamente andrà in Inghilterra.

Ci andrà Eden Hazard, forse? E’ da tempo che si parla del Tottenham…

Questo non lo so con certezza, so solo che stiamo parlando di un giocatore d’altissimo profilo, che quest’anno sta vivendo una stagione straordinaria. Di sicuro andrà dove troverà il progetto più opportuno, più adatto alle sue caratteristiche.

In casa Marsiglia l’Inter – e non solo – segue con molta attenzione Ayew: così, forse, non potrà più farle gol…

Ayew è un gradino sotto Hazard, ma è comunque un giocatore molto interessante. Nella disastrosa annata del Marsiglia, è uno dei pochi che si sta salvando. So, però, che ci sono già delle tedesche sulle sue tracce. Della formazione di Deschamps, in verità, salverei anche l’attaccante Remy, che in estate dovrebbe andare al Tottenham – dopo il no dello scorso gennaio – e il difensore N’Koulou: so che su quest’ultimo c’è la Roma, per loro sarebbe un investimento sicuro.

Come quello – eventuale, ma molto probabile – della Lazio per Ederson?

Ederson ha lasciato intendere, anche tramite il suo agente, che ci sono stati contatti con l’Italia, quindi qualcosa bolle in pentola.

Ma lei ce lo vedrebbe bene al posto di Hernanes, se il Profeta dovesse partire?

Penso proprio di sì, sono due giocatori dal potenziale piuttosto simile. Ederson, che è di un anno più giovane, ha le qualità per far bene in Italia: magari non da superstar, ma può dire la sua.

E sull’interesse della Roma per Bastos che ci dice?

A dire la verità, ultimamente non se n’è parlato molto in Francia. Credo che dovremo aspettare l’estate per sapere qualche novità.

 

(Alessandro Basile)