Torino batte Lazio 3-0 nell’amichevole precampionato di Auronzo di Cadore. Una vittoria netta quella della formazione di Giampiero Ventura, che è risultata molto più pimpante e concreta rispetto a una Lazio che forse ha pagato troppo l’impegno di ieri contro il Siena (sconfitta, ma giocando una bella partita). Oggi la squadra di Petkovic ha decisamente pagato una condizione non ottimale e uno scarso peso davanti, dove si attende il ritorno di Klose per ridare concretezza a una squadra che fatica tantissimo a mettere la palla in porta. La partita di oggi, sostanzialmente, non ha avuto storia: Petkovic ha cambiato rispetto all’amichevole di ieri: fuori Hernanes, dentro Mauri recuperato da un leggero infortunio, l’ex Modena e Brescia si è posizionato al centro con Ledesma nel 4-4-2, Candreva e Lulic sulle fasce con Zarate a supportare Rocchi. Ventura ha risposto con il consueto 4-2-4: Sgrigna e Bianchi coppia offensiva, aiutati da Sansone e Stevanovic e la regia, alternativamente, di Vives e Gazzi. Sempre fuori Ogbonnna e Di Cesare, rimasti a Sappada ad allenarsi. E’ partita forte la Lazio, che pur senza creare pericoli a Gillet ha controllato i primi minuti con un ritmo alto e un pressing sui portatori granata che si è rivelato efficace. Presto, però, la velleità degli uomini di Petkovic si è progressivamente spenta: vuoi per il caldo, vuoi perchè il Torino ha preso le misure, i granata sono riusciti a portarsi in avanti con sempre maggiore continuità fino a sbloccare il risultato: Stevanovic, molto attivo a sinistra dove cercava costantemente l’uno contro uno, ha messo al centro un pallone morbido che Sgrigna, con il destro, ha girato al volo sul secondo palo, dove Marchetti non è potuto arrivare. Era il 16′: tre minuti più tardi Bianchi ha raddoppiato, imbeccato sul filo del fuorigioco (completamente sbagliato dalla Lazio) e libero di freddare Marchetti con un tiro incrociato da appena dentro l’area. I biancocelesti hanno tentato una timida reazione, ma prima Candreva ha strozzato troppo il destro, poi Gillet è stato bravo a respingere una punizione di Zarate, decisamente il migliore dei suoi. Da segnalare, inoltre, l’infortunio occorso a Ferronetti: non è parso grave, ma Ventura ha mandato in campo Migliorini, unico difensore a disposizione in panchina. Nella ripresa Ventura ha cambiato molto, inserendo il giovane Barbosa (bravissimo, come terzino sinistro), Verdi, Diop e Basha oltre a Pagano, che ha lavorato in differenziato tutto il periodo del ritiro; stessi undici all’inizio per Petkovic, poi dentro Hernanes, Cana, Gonzalez e Kozak (nel finale si è visto anche Scaloni) con Onazi che è entrato a fare il perno centrale davanti alla difesa e non ha nemmeno demeritato. La partita non c’è stata più: Gomis, subentrato a Gillet, ha prima boccato un’incursione centrale di Candreva (il migliore dei suoi), poi è volato a sfiorare (forse) una punizione dello stesso centrocampista ex Juventus, stampatasi sulla traversa. La Lazio è apparsa confusa, priva di un gioco sviluppato; troppo spesso ha cercato il lancio in verticale, ma Kozak non l’ha mai presa. Il Torino ne ha approfittato e, con un centrocampo dove Gazzi l’ha fatta da padrone, ha trovato addirittura la terza rete grazie a Diop, in un’azione fotocopia a quella del 2-0, con la Lazio che ha sbagliato in pieno il fuorigioco. Nella prossima pagina trovate il tabellino di Lazio-Torino.



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Marchetti (55′ Carrizo); Konko, Biava (54′ Cana), Dias, Garrido (67′ Zauri); Candreva, Ledesma (55′ Gonzalez), Mauri (56′ Onazi), Lulic (67′ Scaloni); Rocchi (55′ Hernanes), Zarate ( 67’Kozak). All. Petkovic



A disp: Berardi, Alfaro, Rozzi, Floccari, Cavanda, Stendardo

Gillet (46′ L. Gomis); Darmian, Glick, Ferronetti (32′ Migliorini), S. Masiello (46′ Barbosa); Vives (46′ Basha), Gazzi; Sansone (60′ Pagano), Sgrigna (46′ Meggiorini), Bianchi (46′ Diop), Stevanovic (46′ Verdi). All. Ventura

A disp: Gomis, Basha, Pagano, Barbosa, Verdi, Diop, Meggiorini

Arbitro: Bindoni

Ammoniti: –

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