La Lazio batte il Chievo Verona per 3 a 0 e ottiene così la terza vittoria consecutiva in tre giornate di campionato. Nella partita giocata domenica all’ora di pranzo la squadra guidata da Petkovic dimostra un carattere solido, un gioco senza sbavature e una nuova e consolidata mentalità che può far ben sperare per il futuro. Guidata da un super Hernanes, autore di una doppietta e fondamentale sul gol di Miroslav Klose, la Lazio si porta a nove punti in testa alla classifica. Il Chievo, dal canto suo, non molla mai: anche sotto di due reti continua a giocare a testa alta nella speranza di accorciare le distanze e agguantare un miracoloso pareggio, ma la Lazio ha dimostrato un gioco a tratti inarrestabile. Andando ad analizzare i dati registrati al termine dei novanta minuti di gioco, il risultato può sembrare quasi troppo severo per la squadra di Di Carlo: dal possesso palla (54% in favore della Lazio) fino alla pericolosità e l’attacco alla porta, i dati statistici sembrano raccontare un’altra partita. O meglio confermano il fatto che il Chievo non ha mai mollato, anche quando era sotto di tre gol, affrontando sempre apertamente le avanzate della Lazio e spingendosi coraggiosamente in avanti in cerca dello specchio della porta. I gialloblu collezionano alla fine undici tiri totali, di cui solo due all’interno della porta difesa da Marchetti, mentre la Lazio calcia in direzione dei pali avversari dodici volte in totale, centrando lo specchio in cinque occasioni. A fronte di 521 palle giocate da parte del Chievo, gli undici di Petkovic ne giocano 615, mentre la supremazia in campo vede un maggior gioco dei biancocelesti con 12’12” contro i 10’15” del Chievo. La percentuale relativa all’attacco in direzione della metà campo avversaria vede ancora una volta la Lazio in testa con un 50% contrapposto al 45,1% dei padroni di casa, mentre l’area di rigore viene maggiormente protetta dalla squadra capitolina con il 54,9% (Chievo 50%). Da sottolineare infine i tanti calci d’angolo battuti dal Chievo (ben 10, la Lazio solo uno) che in più di un’occasione hanno creato diverse difficoltà alla retroguardia laziale.
Dopo cinque minuti dal fischio d’inizio, la Lazio è già in vantaggio: Hernanes raccoglie palla sulla trequarti, supera un paio di giocatori avversari in uno slalom dirompente, si porta la palla sul sinistro e lascia partire un tiro velenoso a girare su cui Sorrentino non può niente. Il “profeta” inizia così la sua gara che, infatti, alla fine dei novanta minuti di gioco si rivelerà grandiosa. E’ sempre lui, inoltre, a dare origine al doppio vantaggio della Lazio. Come nell’azione del gol precedente, raccoglie la palla e lascia partire un tiro: la sfera rimbalza davanti alle mani di Sorrentino che resta beffato e respinge come può, facendo però finire il pallone tra i piedi di Miroslav Klose che praticamente a porta vuota insacca per il 2 a 0. Il Chievo nonostante tutto continua a crederci e a rendersi pericoloso ma il gol non riesce ad arrivare, Dias commette un pasticcio e offre una perfetta palla a Di Michele che però si fa incantare da Marchetti e fallisce un’occasione d’oro. Gol fallito, gol subito: Hernanes si porta sulla sinistra contrastato da Rigoni che però non può niente. Il Profeta si accentra, entra in area e beffa Sorrentino ancora col sinistro. A fine gara, al minuto 83 della ripresa, Rizzoli concede un penalty per il Chievo realizzato da Pellissier.
Nonostante la sconfitta, il tecnico del Chievo Di Carlo applaude ai suoi e, ai microfoni di Sky Sport, afferma al termine della gara: “Sicuramente la differenza l’ha fatta la qualità, la Lazio è un’ottima squadra, ma il Chievo l’ha affrontata con personalità. Loro hanno concretizzato tutte le occasioni e noi meno, questa è stata la differenza”. Il Chievo ha però concesso troppi spazi: “Se lo si fa contro la Lazio diventa una gara pericolosa. Dispiace per i ragazzi perché hanno fatto una buona prestazione, c’è da migliorare sotto il profilo dell’attenzione e della concretezza, dobbiamo compattarci e ripartire sempre a testa alta”. Ovviamente soddisfatto il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic: “Per me è importante che la squadra oggi abbia dimostrato carattere, che sta bene, che ha quella fame di vincere la partita”. E riguardo ad Hernanes, autore di un’eccellente prestazione, dice: “Tutto questo aiuta il lavoro della squadra, dei giocatori che lavorano insieme. Quando ci sono i risultati, escono i campioni. Ora abbiamo l’obbligo di fare meglio e crescere. Non dobbiamo fermarci”. Infine, riguardo la prossima gara con il Tottenham: “Siamo all’inizio del campionato, arriviamo dopo la pausa della Nazionale, i giocatori sono ancora freschi, giocare dopo quattro giorni non crea problemi ancora, poi valuterò giorno dopo giorno per mettere sempre i migliori undici in campo”. Anche il “profeta” Hernanes ha dichiarato in vista della sfida col Tottenham: “Il nostro compito adesso è pensare partita per partita, non abbiamo priorità. Pensiamo alla prossima che sarà dura, ma la nostra mentalità è quella giusta. Dobbiamo continuare così”.