Al termine dei primi 45 minuti dello stadio Olimpico la Lazio è in vantaggio per 1-0 sul Catania. E’ un risultato tutto sommato giusto: i biancocelesti meritano decisamente il vantaggio per aver dominato la frazione con possesso palla e pressing efficace, costringendo il Catania a soli due tiri verso la porta di Albano Bizzarri. Di contro, tutta questa supremazia non ha però portato reali pericoli a Frison, se non un paio di conclusioni ben disinnescate. Forse Petkovic sperava in un bottino più cospicuo in vista della ripresa, ma intanto vince la partita e può impostarla sui binari preferiti. La Lazio è un 4-1-4-1 solo sui fogli della formazione: appena Celi fischia, i biancocelesti si dispongono con la difesa a 3 nella quale Cana gioca alla Sergio Busquets (nel Barcellona), Cavanda e Lulic si alzano e Hernanes si avvicina a Floccari. 3-5-1-1 o 3-4-2-1 (oscilla molto anche Candreva), la mossa funziona perchè il Catania è schiacciato dietro e non esce. Lo fa due sole volte in tutto il tempo: al 5′ minuto Izco prova il destro da fuori e coglie un incredibile palo a Bizzarri battuto, nella seconda occasione siamo già al 40′ e Bergessio sorprende la difesa ma schiaccia il sinistro incrociato. Prima e dopo è solo Lazio: che spinge tanto con le geometrie di Ledesma, un Hernanes ispirato e Candreva e Lulic che non conoscono la fatica e spingono come forsennati. La produzione però porta appena un destro di Candreva su cross basso di Floccari e una conclusione dello stesso Floccari che, ben imbeccato da… un rimpallo calcia al volo a mezza altezza: in entrambi i casi è bravo Frison. Il portiere etneo però non può nulla al 30′: la Lazio batte due angoli da sinistra senza esito, il terzo però arriva dalla parte opposta e dalla bandierina va Candreva. Spiovente sul primo palo dove Radu viene dimenticato dalla difesa (il responsabile salta Izco, che segue la palla e va troppo avanti) e schiaccia in porta sul secondo palo. La distanza è troppo ravvicinata perchè Frison possa intervenire. E’ il gol che dà il vantaggio alla Lazio, un vantaggio strameritato che poi gli uomini di Petkovic provano a gestire e anche ad incrementare; ma a quel punto il Catania è punto nell’orgoglio e seppur molto timidamente comincia a lottare su qualche pallone in più, con Almiron e Bergessio a dannarsi per un contrasto e Lodi (inesistente nella prima mezzora) che mette fuori la testa dalla sabbia e trova qualche geometria senza esito. Alla fine tra gli etnei si salvano solo Bellusci e Rolin, che però chiudono il tempo ammoniti e dovranno fare attenzione nella ripresa. La Lazio conferma l’ottimo momento (non perde da 12 partite) e intravede la semifinale.



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