Un dominio dall’inizio alla fine: possiamo descrivere così il 3-0 con cui la Lazio di Petkovic ha distrutto il Catania nel primo quarto di finale di Coppa Italia, guadagnando l’accesso alla semifinale (contro Juventus o Milan). E’ stata una partita che i biancocelesti hanno condotto dall’inizio alla fine, soffrendo solo all’inizio della ripresa (ma nemmeno troppo) prima di trovare il gol del raddoppio grazie a Hernanes, che alla fine risulterà essere il giocatore con più tiri in porta (6, contro i 5 di Candreva e i 3 di Bergessio). Guardando i numeri si evince che il risultato non poteva essere diverso: la Lazio ha tenuto il 56% di possesso palla, calato solo sul 2-0 quando i biancocelesti hanno frenato leggermente. Ha concluso 17 volte trovando lo specchio in 7 occasioni, ha realizzato 668 passaggi con il 70% di riuscita, ha tenuto per 14 minuti la supremazia territoriale, ha avuto il 79% di pericolosità pur attaccando la porta per il 44,3% del tempo. Il Catania? Poca cosa: 10 tiri di cui 2 nello specchio (un palo), ma alcuni di questi sono arrivati a gara ormai in ghiaccio e più che altro per un impeto di orgoglio che ha spinto gli etnei a cercare il gol della bandiera. Poi il 62% di palloni giocati positivamente, appena 6 minuti e 40 secondi di supremazia territoriale, una percentuale di attacco alla porta superiore a quella della Lazio che ci dice solo che una volta sotto la squadra siciliana ha affrettato i tempi, ma in maniera confusa: ne è derivato infatti il 33% di pericolosità. Messa su questo piano, il Catania non poteva vincere questa sera, e infatti ha perso 3-0. Nonostante ciò, Alexis Rolin è riuscito comunque a farsi notare, recuperando 25 palloni che sono due in più di quelli arpionati da Bellusci, anche lui positivo ma molle in occasione del raddoppio della Lazio. Ledesma è stato signore e padrone del centrocampo: i suoi 88 passaggi andati a buon fine ci raccontano che l’argentino ha guidato e ispirato tutta la manovra della Lazio, piazzandosi davanti alla difesa e distribuendo il gioco come un veterano. Non è un caso che il secondo giocatore per passaggi completati (Radu) ne abbia trenta meno di lui. Per il Catania bene Bellusci, con 44: gli etnei hanno giocato molto a destra cercando di sfruttare la sua fisicità, ma la tattica non è riuscita. 



La Lazio batte un calcio d’angolo da destra dopo due consecutivi che, calciati dalla parte opposta, non hanno avuto esito. Candreva mette in mezzo, forte e teso sul primo palo: Izco sbaglia il movimento difensivo e si perde completamente Radu, che salta verticale sul primo palo e con una torsione indirizza il pallone all’angolino opposto, evitando la copertura tardiva di Legrottaglie e battendo Frison il cui tuffo è inutile. Candreva lavora un pallone sulla destra, al limite dell’area, poi serve Floccari che di slancio parte verso il fondo, evita di fisico la copertura di Bellusci e mette in mezzo basso e sul primo palo: irrompe Hernanes che tocca dolcemente con il piatto destro, Frison sembra poterci arrivare ma il pallone è velenoso e perfettamente indirizzato, così che anche in questo caso il portiere del Catania non può nulla. ancora un gol sull’asse Floccari-Hernanes: stavolta l’attaccante riceve centralmente al limite e di prima intenzione serve il Profeta che si butta nello spazio. Il fuorigioco non funziona, Hernanes arriva davanti a Frison, stoppa e con un paio di finte disorienta il portiere prima di trafiggerlo con il sinistro alla sua destra, chiudendo la partita.



Vladimir Petkovic, ai microfoni di RaiSport, si gode il momento positivo della Lazio: “Abbiamo meritato di vincere, nel primo tempo di sicuro ma anche nel secondo abbiamo fatto molto bene. Abbiamo iniziato con la difesa a 3, poi siamo tornati al 4-1-4-1 e poi ancora con i tre difensori”. Un giudizio sui singoli: “Floccari ha giocato benissimo, mentre Hernanes aveva faticato ultimamente e oggi nel secondo tempo è stato devastante agendo più vicino alla porta”. Adesso la Lazio attende la Juventus o il Milan: “Per noi è lo stesso, adesso possiamo preparare la partita e pensare al campionato”.



Di altro tenore le dichiarazioni di Rolando Maran, sempre per RaiSport: “Siamo partiti bene: tante volte gli episodi possono cambiare le gare ma noi abbiamo preso il palo. Poi nel momento migliore, quando potevamo pareggiare, il loro secondo gol ci ha tagliato le gambe. Sappiamo che se giochiamo a Roma contro la Lazio abbiamo bisogno della partita perfetta, e noi non ci siamo riusciti. Molto del merito va a una grande prestazione della Lazio che non ha concesso niente. I miei ragazzi? Danno sempre tutto, ma poi in campo ci sono anche gli avversari. Domenica c’è la Roma: già con loro lotteremo ancora su ogni palla”

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