Pessima notizia per la Lazio e per il suo capitano, Stefano Mauri. Infatti è arrivata da pochi minuti la sentenza di secondo grado della Corte di Giustizia della Figc sul caso del calcioscommesse che coinvolge il giocatore biancoceleste, e la decisione è stata per un aggravio della pena: la squalifica inflitta a Mauri passa in questo modo da sei a nove mesi. Ricordiamo che il giocatore nato a Monza l’8 gennaio del 1980 è sotto processo da parte della giustizia sportiva per omessa denuncia relativa alla partita Lazio-Genoa, che si giocò nel mese di maggio 2011 e che è nel mirino degli investigatori al pari della partita dei biancocelesti con il Lecce, sempre nella parte finale di quel campionato in cui la Lazio era alla ricerca (poi risultata vana) di un posto in Champions League, conteso all’Udinese. Ricordiamo che le tre società coinvolte se la sono cavata senza penalizzazioni in classifica, ma altrettanto bene non è andata ai calciatori, e ora per Mauri si prospetta una forzata inattività ancora più lunga del previsto. Per capire le motivazioni di questa decisione della corte bisognerà attendere di leggere le motivazioni della sentenza, che di certo è stata un colpo molto duro per la difesa di Mauri, dal momento che i suoi avvocati stamattina si dicevano certi che al massimo ci sarebbe stata la conferma dei sei mesi di stop. Così non è stato, anche se pure nove mesi sono una squalifica molto più corta rispetto a quanto era stato chiesto dal procuratore Stefano Palazzi, che aveva chiesto quattro anni e sei mesi per illecito. Per Mauri c’era stato anche l’arresto nel maggio 2012, anche se successivamente l’inchiesta penale nei suoi confronti fu chiusa.