Si fa tutta in salita la strada per la conferma di Vladimir Petkovic. Ieri la Lazio ha dato vita ad una nuova prestazione opaca in Europa League, uno scialbo 0 a 0 a Cipro contro i padroni di casa dell’Apollon Limassol, squadra senza dubbio alla portata dei biancocelesti. Oltre ad aver perso la testa del Girone J, c’è stata una nuova semi-contestazione dei tifosi laziali, che a fine match hanno tenuto una sorta di vis-a-vis proprio con i giocatori, chiedendogli nuovamente più impegno e grinta, dopo le parole degli scorsi giorni a Formello. La stessa cosa che voleva anche il patron Claudio Lotito che nel colloquio telefonico intercorso poco prima del match di Coppa si era raccomandato con Petkovic per vedere una squadra in campo volitiva, aggressiva, vogliosa di portare a casa il risultato: ma quanto vistosi è stato tutt’altro.
La Lazio fa fatica a trovare gioco, soprattutto si nota la mancanza di un bomber d’area in grado di togliere le castagne dal fuoco quando necessario. Vladimir Petkovic si attacca al solito mancato arrivo di Burak Yilmaz, ma la sensazione circolante è che il problema sia più profondo. Contro il Cagliari, gara interna di domenica pomeriggio ore 15.00, potrebbe essere l’ultima spiaggia per il tecnico croato, che avrà assolutamente l’obbligo di vincere e magari convincere, ma ciò che conterà di più saranno i punti. La Lazio è ancora convinta di poter lottare con le prime della classe e il sogno Champions League non è assolutamente sfumato. Non è da escludere che Lotito possa decidere per il ritiro anticipato fin da subito, così come accaduto in casa Milan pre-Udinese. Il ritiro potrebbe eventualmente continuare qualora non arrivasse la vittoria con i rossoblu, ma a quel punto la posizione di mister Petkovic sarebbe seriamente in discussione. In caso di esonero è già pronto Edy Reja, ma attenzione anche ad eventuali alternative, su tutte, Roberto Di Matteo, ex Chelsea attualmente in cerca di una sistemazione ed ex centrocampista della Lazio dal 1993 al 1996.