Parma-Lazio finisce 1-1, un punto a testa che tutto sommato ci può stare. I ducali muovono la classifica e, con 13 punti, restano a +4 sulla zona retrocessione; i biancocelesti possono sorridere per una buona prestazione e per un pareggio che può essere un lieve segnale di ripresa. Nonostante ciò, Petkovic deve ancora lavorare molto, innanzitutto su qualche giocatore che sembra aver smarrito lo smalto dei giorni migliori.  partita a un’unica direzione nel primo tempo in cui la Lazio cerca con insistenza la rete che arriva solo nel secondo tempo. Nella ripresa dopo il vantaggio il Parma non si dà per vinto e si assiste ad un match con continui cambi di fronte per tutta la parte centrale del secondo tempo. Nel finale c’è ancora solo la Lazio che non è in grado di riacciuffare il vantaggio merito anche della buona prova della retroguardia parmense.  la prestazione del secondo tempo permette alla squadra di Donadoni di raggiungere la sufficienza dopo un avvio di gara troppo permissivo. Bella la reazione dei padroni di casa che sebbene in svantaggio non si sono dati per vinti e dopo numerose occasioni hanno trovato la rete del pari che sono riusciti a difendere fino al 95’.  la squadra produce tanto fino alla trequarti poi non si riesce a concludere. Tantissimi cross mai sfruttati, Klose spesso solo e senza supporto, un centrocampo poco aggressivo una volta trovato il vantaggio. I biancocelesti sciupano un’altra partita a loro favore ma da chiudere il prima possibile.  buona conduzione di gara, si fa notare poco ma è preciso ad intervenire al momento giusto. Mai una protesta da parte dei giocatori, anche l’espulsione diretta di Rosi per proteste non viene contestata.



Il primo tempo tra Parma e Lazio termina sul parziale di 0-0. Meglio la Lazio nei primi 45’, più convinta a fare risultato dall’avvio di gara, mentre gli emiliani hanno sofferto molto la poca intesa tra Cassano e Palladino, oggi coppia d’attacco titolare. Petkovic dopo due partite senza vittorie sceglie un 4-1-4-1 con Ledesma davanti alla difesa e Klose unica punta, supportato da Candreva e Keita sugli esterni. Donadoni invece preferisce Obi a centrocampo al fianco di Marchionni, sugli esterni agiscono Rosi e Gobbi nel classico 3-5-2 parmense. La prima azione pericolosa è della Lazio che dopo neanche 10’ va vicina al vantaggio in seguito ad un’azione personale di Hernanes: il brasiliano guadagna il fondo ed entra in area dalla sinistra ma il suo assist in mezzo all’area non è sfruttato da nessun compagno. Risponde il Parma un minuto dopo con Marchionni che poco fuori dall’area calcia di poco alto sopra la traversa. Dopo poco più di 20 minuti di gioco Donandoni è costretto a rilevare Obi che infortunatosi lascia il posto a Valdes, successivamente verso il finale di primo tempo i padroni di casa saranno costretti ad un altro cambio forzato per l’infortunio di Palladino, al suo posto Sansone. La partita continua sotto l’insegna biancoceleste, gli uomini di Petkovic sfruttano molto l’asse di destra dove operano Pererinha e Candreva, l’esterno della nazionale è sicuramente tra i migliori in campo assume a Keita che sul lato opposto ha creato più di un problema alla difesa emiliana; tuttavia alla Lazio manca il guizzo finale e sebbene trovi spesso il fondo i suoi cross sono inefficaci. Nel finale di primo tempo una conclusione per parte. Prima Palladino prova la conclusione dal limite ma il suo tiro e centrale e rasoterra, facile da parare per Marchetti; poi è Keita a colpire di testa un cross di Candreva ma il giovane esterno non inquadra bene lo specchio.  Una roccia in difesa, sventa moltissimi cross avversari. La sicurezza di Donadoni.  non trova l’intesa con Palladino e sbaglia molti palloni. Non è da lui.  salta spesso l’uomo e fa salire la squadra. Mette in mezzo molti cross non sfruttati dai compagni.  tocca pochissimi palloni, fuori dal gioco.



Buoni interventi sui tiri da fuori degli avversari, mantiene in gioco i suoi.

Attento sui numerosi cross della Lazio, sventa più volte la minaccia dentro l’area.

Prestazione super in difesa dove ferma quasi tutto, per di più segna il gol del pari in rimonta.

Il meno brillante della difesa di Donadoni, è costretto a fronteggiarsi con Candreva, avversario ostico da controllare.

Molto altalenante nel corso della partita, soffre le ripartenze di Keita che sulla sinistra è una furia. Nel finale si fa espellere per insulti all’arbitro.

Alla prima stagionale, gioca per 25’ poi si infortuna nuovamente. Tocca pochi palloni in un momento in cui gioca solo la Lazio.



(dal 26′) VALDES 5: non in forma, perde molti palloni a centrocampo e fa poco filtro in fase di non possesso.

Sparisce dal gioco per lunghe fasi, si rivede a volte al limite dell’area ma non è mai incisivo.

Prestazione in crescendo per il centrocampista. Primo tempo in sofferenza, ripresa molto attiva e spesso nel vivo del gioco.

Concede molto spazio a Candreva che sulla destra è sempre un pericolo. Meglio in fase offensiva dove dialoga spesso con Cassano e Parolo trovando il fondo.

Opaca prestazione del fantasista del Parma. Nel primo tempo non trova mai l’intesa con Palladino, nel secondo si riprende ma solo a tratti nella parte centrale quando il Parma a furia di spingere trova il pareggio di Lucarelli. (dall’81′ ) AMAURI: S.V.

Altro giocatore sfortunato dopo Obi. Si infortuna dopo solo un tempo di gioco in cui va alla conclusione una sola volta.

(dal 45′) N. SANSONE 6.5: entra e l’attacco del Parma si rinvigorisce. Con Cassano c’è sicuramente più intesa tanto che va alla conclusione più volte sfiorando la rete.

Costretto a fare due cambi non per scelta tecnica è bravo a ridare vigore a una squadra partita male nei primi 45 minuti. Nel finale soffre ma la sua difesa guidata da Lucarelli è capace a non subire più portando a casa un buon punto contro una grintosa Lazio.

Due ottime parate sui tiri da fuori di Sansone, sul gol può farci poco data la bravura di torsione di Lucarelli.

Nel primo tempo spinge tantissimo e mette molti cross non sfruttati dai compagni. Cala vigorosamente nella ripresa. (dall’86) CAVANDA: S.V.

Prima frazione in scioltezza davanti ad un Parma poco grintoso, nel secondo concede troppo spazio agli attaccanti che sono liberi di dialogare e mettere in difficoltà la retroguardia biancoceleste.

Come il compagno di reparto una partita dai due volti, ma la sufficienza c’è tutta al netto dei 90’.

Partita diligente, sul suo lato il Parma fatica ad attaccare e lui ne approfitta per dare supporto a Keita.

Perde di aggressività una volta ottenuto il vantaggio, senza la sua corsa il centrocampo della Lazio fa più fatica a recuperare palla dando coraggio agli avversari che infatti crescono nella pate centrale del secondo tempo.

Non è capace di dettare l’atteggiamento ai suoi compagni dopo il gol di Keita, abbassa molto il baricentro e smette di fare da diga come nel primo tempo.

Molto macchinoso per tutto il match, spesso si incaponisce non riuscendo a far emergere la sua classe. Inefficace.

(dal 70′) BIGLIA 6: entra per dare ordine al centrocampo della Lazio dopo il pareggio di Lucarelli. Porta freschezza di gambe e testa, il Parma da quel momento fa più fatica ad offendere.

Tra i migliori dei suoi, salta quasi sempre l’uomo creando superiorità numerica e portando avanti la squadra con le sue fughe sulla destra. Un trascinatore.

In ombra per tutto il match, poi si infortuna alla spalla ed è costretto ad uscire. (dall’84′) FLOCCARI: S.V.

Bella sorpresa del campionato italiano, il giovane esterno spagnolo di origini africane si mette in mostra sulla sinistra denotando buone doti in sprint e dribbling. Davanti a Mirante non sbaglia portando i suoi in vantaggio, primo gol stagionale per lui.

La sua squadra ha perso la capacità di congelare il risultato, gioca un buon primo tempo e va in vantaggio dopo pochi minuti dall’avvio della ripresa. Dopo il gol di Keita non è capace a controllare la partita e viene raggiunta. Col senno del poi il cambio Hernanes-Biglia era da fare prima. L’unica nota positiva è Keita che lancia dal primo minuto e risponde a pieni voti.