La Lazio torna a vincere e a convincere, anche se il Legia Varsavia si è rivelato ostacolo morbido. Al Pepsi Stadium finisce 2-0: con un gol per tempo i biancocelesti salgono a quota 11 punti e guadagnano la matematica qualificazione ai sedicesimi di Europa League. L’ultima giornata determinerà il piazzamento finale nel gruppo J e il conseguente sorteggio nel trino successivo: battere il Trabzonspor in casa (12 dicembre) sarà importante per evitare le cadute dalla Champions League. Contro il Legia Varsavia primo gol europeo per Brayan Perea e primo assoluto in maglia Lazio di Felipe Anderson. Nell’altra partita del raggruppamento Trabzopnspor-Apollon Limassol 4-2, la classifica prima dell’ultimo turno è: Trabzonspor 13 punti, Lazio 11, Apollon 4, Legia 0.
Poche fasi morte, entrambe le squadre hanno cominciato con piglio battagliero e proseguito sui binari della volontà. Alla lunga è emerso con una certa evidenza il divario tecnico a favore della Lazio, che dopo il raddoppio ha gestito in scioltezza.
Nulla da dire rispetto allo sforzo dei giocatori, ma i limiti tecnici sono apparsi evidenti. Il Legia ha mostrato poche individualità in grado di spettinare le aspettative, e un collettivo sempre più lungo col passare dei minuti. Nella ripresa la Lazio ha goduto di ampi spazi e avrebbe potuto incrementare il passivo.
Prova autoritaria e vincente, non scontato di questi tempi. Le notizie migliori sono le più giovani: il tridente Anderson-Perea-Keita ha miscelato bene agilità, potenza e sacrificio. A centrocampo bene Biglia ed Hernanes, che hanno approfittato dello sbalzo tecnico per spadroneggiare in lungo e in largo, in difesa si è fatto valere Cana. Si può provare ad insistere sul 4-3-3, anche se in Italia ci sono meno squadre come il Legia.
La partita non crea momenti di tensione: la dirige bene anche se forse manca un rigore alla Lazio. Nella ripresa Wawrzyniak devia col braccio sinistro largo un cross di Keita: ci stava il penalty.
Il primo tempo di Legia Varsavia-Lazio termina sul risultato di 1-0 in favore della squadra biancoceleste. Vantaggio meritato per la Lazio (voto 6,5) e firmato da Bryan Perea, a segno per la prima volta in Europa League e la seconda stagionale. Partita equilibrata nei primi minuti, entrambe le squadre hanno cominciato con aggressività poi la Lazio è emersa nella qualità dei suoi singoli. Keità (voto 6,5) è stato uno dei più attivi nei primi 45 minuti, accelerando più di una volta sulla corsia mancina e piazzando in area palloni succulenti. Il gol è nato però da un cross di Biglia (voto 6,5): il colombiano ha colpito di testa una prima volta, e poi una seconda, scavalcando il portiere dopo il contrasto aereo con un difensore. Prima e dopo il vantaggio la Lazio ha costruito altre occasioni, spesso concretizzate per le respinte dei difensori che si sono immolati a ribattere le conclusioni biancocelesti. Per il Legia Varsavia (voto 5,5) un’occasione e mezzo, per così dire: prima un sinistro dal limite di Radovic (voto 6), non troppo pericoloso (palla a lato) e soprattutto un tap-in ravvicinato di Dvaishvili (voto 6), respinto provvidenzialmente dalla faccia di Biglia, che si trovava a breve distanza. Migliore in campo Legia Varsavia: Vrdoljak 6,5 E’ lui il “casello” di gioco: le azioni passano quasi tutte dai suoi piedi, che smistano con buona velocità Peggiore in campo Legia Varsavia: Jodlowiec 5,5 soffre la fisicità di Perea, che non riesce a contrastare in occasione del gol Migliore in campo Lazio: Perea 7 il primo a pressare gli avversari, segna un gol bello e importante Peggiore in campo Lazio: Felipe Anderson 6 Più utile in fase di ripiego che in attacco: è un’indicazione positiva ma da lui ci si aspetta di più nella metacampo avversaria.
Legia Varsavia
Due gol imparabili, ne evita qualcun altro ed altre volte prima di lui respingono i difensori.
Dalle sue parti scorazzano prima Keità e poi Felipe Anderson: non riesce a proporsi.
Duro a morire, come il suo cognome: respinge più di un pallone ma alla lunga affonda.
Non riesce a contenere Perea; spostato a centrocampo lascia molti spazi.
Osa più del collega di destra, talvolta si affaccia in attacco.
Primo tempo pimpante, fa schermo e riparte. Nel secondo è più stanco e meno lucido.
Impegnato ma poco produttivo: errori in appoggio e filtro scarso dal 64’ASTIZ 5,5 Entra in una difesa in difficoltà, non può far molto per migliorare le cose.
Le iniziative più pericolose del Legia sono sue: non incanta ma lascia un segno.
Poco pervenuto, sia centrale che largo a destra dal 46’OJAMAA 5,5 Era annunciato titolare: dentro dopo l’intervallo, sbaglia un gol fattibile (senza portiere).
Lotta sulla fascia ma perde il duello con Cavanda.
Pronto al tap-in sottoposta ma Biglia salva quasi per sbaglio. Non riceve altri palloni ghiotti dal 75’MIKITA s.v.
All.URBAN 5 Squadra con poche risorse, perlomeno stasera: non riesce a dare una scossa.
(Carlo Necchi)
Lazio
Sicuro in tutte le uscite meno una, l’ultima: poteva costare un gol.
Molto accorto, preferisce controllare e lo fa bene. Alla lunga scioglie le briglie e trova il fondo.
Ordinaria amministrazione, fa il suo.
Autoritario, fa un pò più del suo: quando può avanza palla al piede e dà una mano al centrocampo.
Sicuro dietro e propositivo in avanti: gioca in scioltezza.
Si offre come scarico al portatore di palla: movimenti utili dall’81’LULIC 6 Vicino sia al gol che all’assist in dieci minuti scarsi.
Partita efficace: oltre al lavoro in mezzo al campo anche due salvataggi nella sua area, uno per tempo.
Finalmente incisivo: assist cinque stelle per il raddoppio.
Contributo difensivo nel primo tempo, nel secondo si accende anche nell’altra metacampo: ghirigori e gol dal 77’FLOCCARI 6 Entra con grande voglia ma riesce solo ad annusare il gol.
Un Kozak un pò più tecnico: speriamo non resti solo un exploit di coppa.
Il furetto del primo tempo si concede qualche pausa in più nel secondo, ma è sempre pericoloso quando accelera dal 73’ONAZI 6 Sostiene i tentativi di 3-0.
All.PETKOVIC 6,5 Motiva bene i suoi che entrano in campo decisi: lavori sulla continuità.
(Carlo Necchi)
Il tabellino
Marcatori: 24’Perea, 57’F.Anderson
Kuciak; Bereszynski, Rzezniczak, Jodlowiec, Wawrzyniak; Vrdoljak, Furman (64’Astiz); Radovic, Pinto (46’Ojamaa), Brzyski; Dvalishvili (75’Mikita) (Skaba, Broz, Kopczynki) All.Urban.
Berisha; Cavanda, Ciani, Cana, Radu; A.Gonzalez (81’Lulic), Biglia, Hernanes; F.Anderson (77’Floccari), Perea, Keita (73’Onazi) (Marchetti, Novaretti, Konko, Ledesma, Ederson) All.Petkovic
Arbitro: Blom (Olanda)
Ammoniti: Cavanda (L) per gioco scorretto