E’ sempre più sulla graticola l’allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic. La sconfitta di ieri pomeriggio contro il Torino ha complicato ulteriormente la posizione del tecnico svizzero, mai così precaria. Il patron biancoceleste, Claudio Lotito, è furioso, ma insieme al direttore sportivo Tare, si è optato per continuare ad andare avanti. L’idea è infatti quella di confermare Petkovic fino a Natale ma se domenica prossima, contro il Livorno all’Olimpico, dovesse arrivare una nuova capitolazione, a quel punto l’esonero scatterà quasi in automatico. Nel frattempo è uscito allo scoperto lo stesso ds biancoceleste, che ha confessato: «Il presidente Lotito è stato chiaro, tireremo le somme solo a Natale, prima ci sono degli impegni da onorare. Ne facciamo solo una questione di risultati, vedremo cosa ci diranno le prossime tre partite (ne restano due di campionato, ndi), poi decideremo tutti insieme». La dirigenza ha sentito i calciatori carichi e vogliosi di uscire il prima possibile da questa crisi ma è logico che non basterà l’impegno per trattenere Petkovic a Formello.
Giovedì ci sarà il Trabzonspor, altra gara particolare per Petkovic e poi la sfida contro il Livorno nel weekend. I vertici laziali si stanno guardando attorno nel caso in cui avvenisse il “patatrac”. Il nome più caldo continua ad essere quello di Murat Yalkin, attuale allenatore dello splendido Basilea che si giocherà in settimana l’accesso agli ottavi di Champions League contro lo Schalke 04. I rapporti fra il tecnico egiziano e la dirigenza sono pessimi e l’addio potrebbe avvenire subito dopo il match di Coppa, visto che il campionato elvetico andrà in vacanza fino a gennaio. Altro serio candidato è l’ex Edy Reja, già accostato ai biancocelesti negli scorsi giorni e libero da ogni impegno. Infine, attenzione alla solita idea Roberto Di Matteo nonché ad Alberto Bollini, allenatore della Primavera laziale, reduce dalla vittoria dello scudetto.