Grande vittoria del Genoa che a Marassi batte la Lazio all’ultimo respiro, col punteggio di 3-2. Con questo successo, il terzo in 12 partite casalinghe, i liguri salgono a 21 punti e si portano momentaneamente sopra il trio retrocessione (il Pescara terzultimo è a quota 20). Ora per il Genoa sarà fondamentale trovare solidità difensiva e continuità nei risultati: non significa necessariamente vincere tutte le partite ma perlomeno non sfaldarsi in nuovi periodi di astinenza dal successo. Seconda sconfitta consecutiva per la Lazio, che però resta al terzo posto solitario in virtù della contemporanea sconfitta dell’Inter a Siena. Ai biancocelesti è sembrato mancare in particolar modo Hernanes, ovvero il giocatore in grado di stendere l’azione in verticale e mettere gli attaccanti nelle condizioni di fare gol, con un accelerazione o un passaggio smarcante. Giocate che la Lazio non è riuscita a produrre pur accumulando la maggioranza del possesso palla: alla fine il dato è del 59% per i ragazzi di Petkovic e del 41% per il Genoa. Che dopo un primo tempo molto solido, concluso in vantaggio di due gol, ha arretrato il baricentro schierandosi a difesa del risultato. Ha funzionato poco però, perché alla prima distrazione Floccari ha accorciato le distanze. Successivamente è stato un rigore contestato (ma ammissibile) ad fruttare il 2-2 alla Lazio, ma bisogna dire che il pareggio era nell’aria. Anche se la Lazio ha prodotto poco in termini di occasioni (6 tiri totali, 3 nello specchio della porta), ha trascorso quasi tutta la ripresa all’attacco, totalizzando 9’43” di supremazia territoriale (ovvero il tempo trascorso nella metacampo altrui). Il Genoa invece ha gestito bene il primo tempo, trovando il gol con due fiammate, ma poi si è chiuso aspettando la reazione laziale: per questo la supremazia territoriale è bassa (5’38”) anche se i tiri in porta sono più di quelli avversari (8 di cui 6 in porta). Quello che sembra chiaro però è che il Genoa sa attaccare, non a caso il suo indice di pericolosità (58.8%) è superiore a quello della Lazio (50,4%) che pure ha spinto di più. Si può pensare che lo faccia troppo poco, ma d’altra parte i rossoblù devono ancora trovare solidità difensiva e a volte preferiscono non esporsi per evitare imbarcate. In questo senso interessante l’esperimento che sta provando Ballardini: in due partite su due il nuovo allenatore ha proposto la difesa a tre. Granqvist, Portanova e Manfredini non sono velocisti ma compensano con l’esperienza, che gli può consentire di posizionarsi bene oltre chè di controllare meglio le punte avversarie. Del resto, ogni considerazione relativa al Genoa ha un che di transitorio: bisogna aspettare qualche risultato di fila per farsi un’idea più precisa. Per la Lazio una sconfitta che si può definire meritata e l’alibi di alcune assenze importanti (Biava e Dias oltre ad Hernanes), compresa quella di Klose che ha giocato con problemi a un ginocchio, e non si visto quasi mai.



I GOL – 1-0 al 16′: calcio d’angolo per il Genoa guadagnato da un’iniziativa di Bertolacci. Da destra batte lo stesso Bertolacci con cross arcuato, si accende una mischia in area e la palla rimbalza indietro, capitando a tiro di Borriello: sinistro terrificante che sbatte sulla parte inferiore della traversa ed entra in rete. Per Borriello è il gol numero 7 in campionato. 2-0 al 21′: Kucka recupera a centrocampo e affida a Bertolacci, che s’invola centralmente: ai venti metri il centrocampista si allarga a sinistra ed effettuo un gran tiro che non lascia scampo a Marchetti, insaccandosi a mezz’altezza nell’angolino alla sua sinistra. Terzo gol in questo campionato per Andrea Bertolacci. 2-1 al 58′: Lulic riceve palla sulla trequarti del Genoa, spostato a sinistra: il serbo si accentra ed effettua un cross morbido in area, dove Floccari controlla al di là di tutti e batte il portiere Frey con un gran destro sotto la traversa. Non c’è fuorigioco, o meglio c’è ma è passivo: quello di Mauri, che non prende parte in alcun modo all’azione (Floccari è tenuto in gioco da Thomas Manfredini). 2-2 all’82: Un discutibile fallo di Granqvist su Floccari genera una punizione per la Lazio pochi metri prima del limite dell’area, in posizione leggermente defilata a destra. Batte Mauri, mischia in area e Borriello mette un braccio attorno al collo di Cana, cha va giù: rigore concepibile anche se non clamoroso, perché, come si dice in questi casi, di contatti del genere se ne verificano a palate. Dal dischetto batte Mauri: sinistro di precisione alla sinistra di Frey, che va dalla parte opposta, terzo gol per il centrocampista. 3-2 al 95′: il Genoa si spinge all’attacco per l’ultima azione. Prima Moretti crossa bene da sinistra, il neo entrato Mario Rigoni colpisce di testa ma Marchetti si supera e devia sulla destra. Rimessa laterale: Moretti batte verso l’area, Granqvist fa torre di testa e proprio Marco Rigoni anticipa tutti sul primo palo, insaccando di testa e segnando al debutto con la maglia del Genoa.



Ecco alcune delle dichiarazioni di Davide Ballardini, allenatore del Genoa, al termine della partita con la Lazio: “Con il nostro lavoro e le nostre prestazioni dobbiamo entusiasmare il nostro pubblico perché quando ci incita riesce a tirar fuori il meglio da ognuno di noi. Sul 2-2 c’è stata una reazione straordinaria fatta di rabbia e gioco che ci ha permesso di ottenere una vittoria meritata. Nel primo tempo abbiamo speso molto e fatto bene, nella ripresa invece ci siamo difesi anche se abbiamo faticato a ripartire, creando anche due o tre palle gol importanti contro una grande squadra come la Lazio. A parer mio avremmo forse potuto uscire meglio palla al piede dato che la prestazione di Bertolacci ci ha permesso di far salire spesso gli esterni andando a pressare subito gli avversari. Da qui alla fine dovremo continuar ad esprimerci con questo spirito“. Queste invece alcune delle dichiarazioni del tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic: “Una sconfitta che brucia, ma siamo stati e saremo capaci di ritirarci su per migliorare la nostra classifica. Fino all’1-0 abbiamo tenuto bene. Il gioco lo abbiamo gestito noi, poi loro sono andati con due tiri meritatamente in vantaggio per 2-0. Abbiamo subito un po’ la partita precedente di coppa e con il fatto che domani ci saranno le nazionali, non siamo andati al 100% nel primo tempo. Poi nel secondo siamo andati meglio, anche se certe occasioni non si possono sbagliare come quella di Konko. Per tutti quelli che dicono che abbiamo fortuna, oggi forse non ne abbiamo avuta“.



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