Lazio qualificata ai quarti di Europa League: i biancocelesti bissano il successo dell’andata battendo lo Stoccarda per 3-1, in un Olimpico senza tifosi per la penalizzazione UEFA (cha sarà valida anche per la gara dei quarti). Decide una tripletta di Libor Kozak, che si conferma bomber di coppa e raggiunge la vetta della classifica marcatori con 8 gol. Di Tamas Hajnal il gol dello Stoccarda. Venerdì 15 marzo a Nyon il sorteggio dei quarti di finale, che designerà la prossima avversaria della Lazio, che a questo punto però pare autorizzata a non porsi più limiti.



Gara a fasi alterne: sveglio l’inizio, impennatosi sul rapido uno-due laziale tra il 6′ e l’8′ minuto. Più lenta la rimanente parte della prima frazione, con lo Stoccarda a far girare palla e la Lazio a rintuzzare senza particolare sforzo. Nella ripresa climax tedesco, con qualche occasione importante ed il gol del 2-1, sino all’ultima fiammata di Kozak che ha chiuso i conti, ma non il discorso qualificazione, archiviato da un pezzo.



La squadra di Petkovic ha giocato in scioltezza approcciando la partita in maniera concentrata, cosa non semplicissima viste la condizioni di punteggio ed ambientali. Di cui è sembrata rendersi conto nella ripresa, sgonfiando il baricentro e passando il testimone dell’iniziativa allo Stoccarda, lesto ad approfittarne procurando lavoro a Bizzarri (subentrato a Marchetti, messo ko da una tacchettata accidentale al capo: niente di grave). Nel complesso il 4-4-1-1 di Petkovic ha retto bene sin quando accompagnato dall’impegno: difesa e centrocampo hanno ingabbiato bene gli avanti avversari, e i movimenti di Kozak hanno favorito ripartenze e verticalizzazioni.



Valutazione addolcita da un secondo tempo positivo, in cui i tedeschi hanno raccolto almeno 4 occasioni buone per fare gol. Ne è arrivato uno solo, premio all’impegno ma non ad un gioco che trova pochi sbocchi bella trequarti altrui. Pur facendo girare la palla da un lato all’altro del campo, coinvolgendo tanti giocatori (ma meno il centravanti Ibisevic), lo Stoccarda è mancato nei passaggi decisivi, quelli in grado di bucare l’area e procurarsi tiri da posizione favorevole. Meglio è più ricercato il gioco sugli esterni, arrivati più volte al cross. Ma nel complesso la qualità media della squadra è inferiore a quella della Lazio.

Tiene sempre in pugno una gara non particolarmente impegnativa, rifilando ammonizioni opportune commettendo pochi errori.

Lazio

Una bella parata su Holzhauser e due uscite maldestre, poi si fa male e deve uscire: per fortuna non grave dal 43’pt BIZZARRI 7 Almeno due belle parate, e una più goffa ma ugualmente efficace: come si suol dire si fa trovare pronto.

Rimbalza bene tra le due fasi, nella ripresa si prende qualche pausa in più.

Incarta bene Ibisevic, che gli sfugge giusto un paio di volte.

Bene in marcatura, copre bene le sue zolle; più approssimativo nei rilanci.

Mezzo in più per l’assist, un bel cross che vale l’1-0. Nella ripresa lascia più spazio alle avanzate avversarie.

A folate ma sempre utile: si propone sulla destra e cerca il tiro da lontano, chiudendo con l’assist per il 3-1.

Inizia con un pò di sufficienza, e prede un brutto pallone che costa caro a Marchetti, ma si fa sentire in mezzo al campo.

Anche lui beneficia del mezzo punto in più per l’assist (2-0), una coltellata nella difesa di Nutella crucca. Il resto son passaggi semplici e qualche pausa dal 30’st EDERSON 5,5 Entra bene in partita ma alza un destro da pochi passi, ampiamente nelle sue corde: perdonato.

Aiuta spesso al centro e per questo a volte lascia scoperta la sinistra, però è quasi sempre presente in entrambe le fasi.

Al rientro da titolare: non ha perso i movimenti ma deve recuperare smalto nel primo passo, non sempre efficace dal 21’st LEDESMA 6 Entra e rialza un pò il baricentro della squadra, smistando rapido.

Re di notte, Asso di Coppa, Bello di sera: in una parola, decisivo. Tre gol molto belli, e movimenti utili alla squadra.

All.PETKOVIC 6,5 Ottiene le risposte che voleva (Kozak c’è, Mauri quasi) e soprattutto il pass per i quarti: si può pensare in grande.

Stoccarda

Responsabilità forse -ma forse- sul secondo gol, ci prova a negare il tris a Kozak ma capitola poco dopo.

Conferma la prestazione dell’andata: la fase difensiva si farà (speriamo), meglio da metacampo in su, con spazi per crossare ed inserirsi (vicino al gol di destro).

E’ spesso il primo ad impostare, ma in marcatura soffre molto Kozak, cui concede il tris staccandosi in eccesso.

Vittima principale dell’uragano Kozak: anticipato nel primo gol, superato nel secondo. Prova a redimersi in attacco ma la sua capocciata esce di poco.

Affronta Candreva che più volte si accentra, nel secondo tempo avanza spesso e piazza qualche rifinitura dalla fascia.

Uno dei pochi a cercare i passaggi in verticale, fa girare la palla anche con cambi di gioco, prova anche il tiro.

Due volte pericoloso al tiro, tiene basso Onazi e passa bene la palla.

Non riesce a dar seguito all’inizio promettente, ma nella ripresa resta insidioso accentrandosi da destra.

Si muove con volontà ma non riesce a dialogare con Ibisevic. Si salva con il destro preciso che vale il momentaneo 2-1 dal 30’st HARNIK 5,5 Non riesce a contribuire in attacco.

Defilato a sinistra -forse non il suo stagno-, si impegna ma non riesce ad incidere nella trama del match dal 20’st L.TRAORE’ 6 Innesto positivo, dà più consistenza all’attacco.

Crea una buona occasione con una fuga a sinistra, ma resta il suo unico highlight. Poco assistito.

All.LABBADIA 5,5 Lo Stoccarda ha una sua struttura ma un pò troppo debole, e nettamente inferiore a quella laziale.

 

Il tabellino

Marcatori: 6′, 8’pt Kozak (L), 18’st Hajnal (S), 43’st Kozak (L)

Lazio (4-4-1-1): Marchetti (43’pt Bizzarri); Pereirinha, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Onazi, Hernanes (30’Ederson), Lulic; Mauri (21’st Ledesma); Kozak (Crecco, Gonzalez, Cataldi, Floccari). Al.Petkovic.

Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Niedermeier, Molinaro; Gentner, Holzhauser; Okazaki, Hajnal (30’st Harnik), Macheda (20’st L.Traorè); Ibisevic (Ziegler, Lopes, Hogland, Rudiger, Kvist). Allenatore: Labbadia.

Arbitro: Hagen (Norvegia)

Ammoniti: Ibisevic (S), Hajnal (S), e Biava (L) per gioco scorretto.

 

(Carlo Necchi)

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