Pratica ottavi di finale sostanzialmente archiviata per la Lazio, che nell’andata della Mercedes-Benz Arena supera 2-0 lo Stoccarda e, nonostante il ritorno all’Olimpico si giocherà a porte chiuse, non sembra poter crollare di fronte a una formazione che si è dimostrata poco concreta e tremendamente fragile. I biancocelesti sono cresciuti: per una sera Petkovic è riuscito a far dimenticare tutti i problemi che la Lazio si è trascinata nelle ultime trasferte e ha condotto una partita autoritaria. Un gol per tempo, quasi chirurgici i biancocelesti che come una grande squadra che sa di esserlo ha affondato tre o quattro volte e si è portata a casa la posta piena. Basta guardare i numeri per capire che questa è stata una vittoria della maturità: lo Stoccarda ha avuto il 61% del possesso palla ma ha prodotto gli stessi tiri della Lazio, 4 in porta e 5 fuori (per i biancocelesti statistica esattamente invertita) non riuscendo mai a prendere un vero predominio nelle occasioni, nonostante Okazaki sia andato per ben due volte vicinissimo al gol (miracoloso Marchetti nella prima occasione, poi errore del giapponese che ha colpito sporco con la spalla e ha messo fuori di un nulla). I tedeschi hanno battuto 4 calci d’angolo contro 3, hanno messo al centro 11 cross (contro 13) e controllando di più il pallone hanno anche avuto statistiche migliori nei dribbling (27-16) e nella precisione (83% contro 77%), ma da questi numeri non è venuto fuori nulla, perchè la Lazio si è disposta splendidamente in campo e ha dominato nei dati che davvero contavano. Ha infatti costretto gli avversari a lanciare lungo nel 76% delle occasioni, lasciando Macheda preda dei centrali (in particolare di Ciani) e soprattutto è stata fantastica negli uno contro uno, dove è riuscita a vincere 73 dei contrasti tenendo a 54 i tedeschi. La partita non è stata troppo nervosa o piena di falli (sono stati 30, due in più per lo Stoccarda), ma l’arbitro rumeno Tudor ha confermato la sua nomea di fischietto severo e ha estratto cinque cartellini. La qualificazione ai quarti di finale è in mano alla Lazio, che oltre ai due gol (di pregevole fattura) ha avuto altre tre ottime occasioni: nella prima Ederson ha schiacciato troppo il colpo di testa in area, nella seconda Candreva ha sparato alto da ottima posizione, mentre nella terza un contropiede letale ha liberato Lulic davanti alla porta, ma Ulreich è riuscito a coprirgli bene lo specchio della porta e ha salvato. Poco male: anche con il 2-0 i biancocelesti vedono il prossimo turno, ma soprattutto si candidano tra le favorite per la vittoria dell’Europa League.



pallone sporco nell’area dello Stoccarda, tutto sulla destra. Boka tenta di rinviare, ma subisce la pressione di Pereirinha che oppone il corpo e riesce a deviare; la palla schizza verso il centro, Ederson difende di fisico il possesso lasciando scorrere ed eludendo l’intervento scomposto e fuori tempo di Kvist, poi si gira immediatamente sul sinistro e lascia partire un tiro sul primo palo che sorprende Ulreich, che parte leggermente in ritardo e non ci arriva. il gol di Onazi è un capolavoro. Azione personale del nigeriano che recupera palla in mezzo al campo, con il primo controllo e la prima finta si porta palla sul sinistro lasciando sul posto Rudiger, parte verso l’area, supera di slancio Tasci e sull’uscita di Ulreich tocca morbido facendo partire un cucchiaio che si infila in porta.



Non ha ancora vinto in casa in questa edizione di Europa League: un record negativo. Dopo la partita non ha potuto fare altro che ammettere la sconfitta: “La Lazio è stata molto cinica, ha dimostrato grande esperienza. Hanno segnato alla prima occasione, mentre noi abbiamo avuto opportunità che non siamo riusciti a sfruttare e dopo aver subito gol non ci siamo ripresi. La Lazio è una grande squadra”. Un commento poi sull’ex della Lazio Federico Macheda: “Ha tanta qualità ma gli manca il ritmo partita, e si deve ancora integrare nei nostri dettami tattici“. Sulla qualificazione: “Sarà dura, abbiamo il pronostico contro ma ci proveremo”.



Vladimir Petkovic non si vuole sbilanciare al termine della bella vittoria della sua Lazio e mantiene cautela in vista della partita del ritorno: “Sono contento di come siamo entrati in campo”, ha detto a Sky Sport, “attenti mentalmente, tecnicamente e tatticamente. Tutti si muovevano insieme e questo è stato molto importante; era una partita delicata. Il turnover è stato intelligente e ragionato, chi ha giocato stasera è stato chi era più pronto”. E poi viene fuori il lato prudente dell’allenatore: “Il 2-0 ci dà un 51% di possibilità di andare ai quarti di finale. Non è ancora finita: fuori casa lo Stoccarda gioca molto bene e noi saremo senza pubblico. Comunque, se giochiamo sempre come abbiamo fatto qui possiamo toglierci delle belle soddisfazioni anche in Europa. Ora però dobbiamo pensare alla Fiorentina, sarà necessario vincere anche per aumentare il morale”

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