Scontro di alta classifica quello di domani sera alle 20:45. Si gioca Lazio-Juventus, ed è già la quarta volta in questa stagione: finora i bianconeri non hanno mai battuto Petkovic, che ha centrato una vittoria e due pareggi, eliminando i campioni d’Italia dalla Coppa Italia. La Juventus si era imposta nei quattro precedenti delle ultime due stagioni. Per la Lazio c’è la possibilità di restare in corsa per il terzo posto e comunque per l’Europa, mentre Conte con una vittoria si cucirebbe un altro pezzo di scudetto sul petto. 



La Lazio è una squadra che cerca sempre di giocare il pallone: 26 minuti e 15 secondi di possesso medio, con il 65,3% di positività che ne fanno la sesta squadra del campionato per controllo del gioco. Questa mole di lavoro genera quasi 5 tiri che finiscono nello specchio della porta, grazie anche al 49,2% di pericolosità offensiva che deriva da 11 minuti di supremazia territoriale. Petkovic cerca sempre di gestire la partita secondo i ritmi da lui imposti, sfruttando tutta l’ampiezza del campo grazie al lavoro dei suoi esterni. Domani sera però il tecnico dovrà fare a meno sia di Lulic che di Radu, ammoniti nel derby e quindi squalificati: assenze pesanti sulla catena di sinistra, che si aggiungono a quella di Biava. Anche così però la Lazio resta competitiva, pur se la rosa corta può creare qualche problema di tenuta fisica ai biancocelesti, che hanno però ritrovato Klose (10 gol in campionato, ma mai a segno contro la Juventus) e si affideranno all’ex Antonio Candreva, consacratosi con la maglia della Lazio. 



Nove punti di vantaggio sulla seconda sono il frutto di una squadra che è iun testa a tutte le statistiche di rendimento in campionato: quasi 29 minuti di possesso palla (superato il Milan che era rimasto sempre davanti in questo dato) con il 71,4% di positività (unica squadra sopra il 70%) che generano una pericolosità del 70,1% (superiorità netta rispetto alle avversarie) e una supremazia territoriale di quasi 14 minuti, per 7,7 tiri a partita che centrano il bersaglio. Una squadra abituata a giocare, a spingere sull’acceleratore e a togliere fiato agli avversari con il pressing, quello che però in Champions League non è riuscito (anzi, il Bayern Monaco ha vinto proprio con queste armi). In Italia però non ci sono problemi: la squadra semi-domina la stagione e le prossime due partite (dopo questa c’è il Milan) potrebbero già essere decisive. Intanto, domani sera la coppia titolare dovrebbe essere Matri-Vucinic, 16 gol in due. Il montenegrino è anche importante come uomo-assist: sono già 6 i passaggi vincenti per il numero 9 della Juventus, che derivano da 42 passaggi “finali”.



 

Marchetti; Gonzalez, Ciani, Cana, Stankevicius; Ledesma; Candreva, Onazi, Hernanes, Mauri; Klose. All. Petkovic

A disp: Bizzarri, Strakosha, Crecco, Cataldi, Ederson, Kozak, Floccari, Saha

Squalificati: Biava, Radu, Lulic

indisponibili: Konko, Andre Dias, Pereirinha, Brocchi

Buffon; Barzagli, Bonucci, Peluso; Licthsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Vucinic. All. Conte

A disp: Storari, Rubinho, M. Caceres, Marrone, Padoin, Isla, Pogba, Giaccherini, De Ceglie, Quagliarella, Bendtner

Squalificati:

Indisponibili: Chiellini, Pepe, Giovinco, Anelka

 

Arbitro: Giannoccaro