Il Cagliari batte la Lazio nell’ultima partita del campionato 2012/2013 e sale a 47 punti: è una stagione trionfale per gli isolani, soprattutto se si considera che per tutto l’anno non hanno avuto uno stadio che potessero chiamare casa. Le vicende ormai tristemente note della Is Arenas non hanno intaccato una squadra che anzi dalle difficoltà ha tratto linfe vitali importanti, cogliendo vittorie fondamentali per una salvezza che alla fine è arrivata senza patire, con largo anticipo nonostante le solite flessioni che però sono assolutamente normali nell’arco di un campionato. Missione compiuta per Ivo Pulga e Diego Lopez, che sono anche riusciti ad esaltare le qualità di singoli come Avelar o Marco Sau. Per la Lazio la stagione in serie A termina con la riserva: la squadra forse ha subito una rotazione troppo corta, qualche infortunio di troppo e tre competizioni che si sono prolungate fino a primavera inoltrata. Una prosegue: domenica c’è la finale di Coppa Italia contro la Roma, ultima possibilità di entrare in Europa League e dare un senso a una stagione che altrimenti, nonostante i quarti europei e tante giornate nelle prime posizioni, avrebbe un che di incompiuto. Il settimo posto in assoluto convince poco, e non era certo questa la serata in cui prendersi punti importanti: la Lazio ha provato a fare la partita, avendo il 52% di possesso palla grazie anche al lavoro dei due centrali di centrocampo Ledesma e Onazi che hanno distribuito 106 palloni in due; tuttavia è stato il Cagliari a rendersi pericoloso, non solo per aver tirato di più (14-10, differenza minima) quanto per la percentuale di attacco alla porta che è stata del 52,5% contro il 47,% biancoceleste, questo nonostante una supremazia territoriale inferiore per quasi tre minuti.
Ne consegue che gli isolani sono stati decisamente più incisivi quando hanno attaccato (e infatti il dato relativo alla pericolosità parla chiaro, 45,3% contro 29,2%) e alla lunga hanno meritato la vittoria, perchè ci hanno creduto di più. Bene Thiago Ribeiro con 5 conclusioni, mentre per quanto riguarda la Lazio il solito mattatore è stato Antonio Candreva, che può essere definito l’uomo simbolo della stagione. Avulso dal gioco Miroslav Klose, che dopo il pokerissimo al Bologna non è più riuscito a fare la differenza; i tifosi lo aspettano comunque domenica, quando ci sarà una Coppa Italia da vincere e una supremazia cittadina da ripristinare, visto che a oggi c’è anche la beffa di essere stati superati dalla Roma proprio all’ultima giornata, dopo essere stati davanti praticamente per tutto il campionato.
gol del vantaggio per il Cagliari che trova la rete da calcio di punizione: poteva sbloccarsi solo così. Batte Cossu da sinistra (lato corto dell’area), Dessena prende il tempo a Biava e da due passi incorna senza dare scampo a Marchetti. E’ uno dei pochissimi lampi in una partita priva di spunti tecnici: altre azioni pericolose si contano sulle dita di una mano, come la traversa di Avelar o un colpo di testa di Floccari terminato di poco alto.
Ivo Pulga chiude la stagione con una vittoria e ai microfoni di Rai Sport è raggiante per il risultato ottenuto: “Il merito della stagione è esclusivamente dei miei ragazzi: sono stati encomiabili, voglio ringraziarli perchè dal primo all’ultimo hanno fatto una stagione da applausi”. Vladimir Petkovic si presenta ai microfoni di Sky Sport leggermente deluso. “Questa partita avremmo voluto vincerla: nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni per fare gol ma ci è mancato il cinismo per sfruttarle. Sapevamo di poter portare a casa il risultato, ma non è successo. Nel secondo tempo qualche voce che arrivava da fuori – si riferisce alla goleada dell’Udinese a San Siro, ndr – ci ha fatto mollare. Adesso questa sconfitta va cancellata subito: dobbiamo concentrarci sulla finale di Coppa Italia, questo gruppo con orgoglio e volontà, dimostrati per tutta la stagione, farà vedere che è ancora presente. Sono convinto che possiamo vincere la Coppa”.