Era già stato accostato alle squadre italiane: lo scorso aprile si era detto che Giovani Dos Santos potesse approdare alla Sampdoria, che ci stava pensando. Oggi invece As ha lanciato l’indiscrezione Lazio: sarebbero i biancocelesti a star pensando al messicano, che – pare – sarebbe anche nelle mire del Torino. I biancocelesti sono scatenati sul mercato: hanno già acquistato Novaretti, riscattato Antonio Candreva dall’Udinese e sono vicini a chiudere per Felipe Anderson. Giovani Dos Santos, in Brasile per giocare la Confederations Cup, sarebbe la ciliegina sulla torta: giocatore cui piace partire dall’esterno (sinistro) per saltare l’uomo, accentrarsi o cercare l’assist, potrebbe rappresentare un’ottima soluzione per il reparto offensivo, potendo anche giostrare in qualche caso da seconda punta e quindi rappresentare un’interessante arma tattica per Petkovic, che nel corso della stagione scorsa ha dato modo di far capire come sappia variare tatticamente la sua squadra. Il prezzo potrebbe essere contenuto: tra i 6 e i 7 milioni di euro il Mallorca potrebbe anche pensare di vendere, anche se il calciatore ha fatto bene (6 gol in campionato in questa stagione).
Per la Lazio sarebbe decisamente un grande colpo. Giovani Dos Santos non è solo uno dei tantissimi prodotti della cantera del Barcellona; quando si è affacciato alla prima squadra, nel 2007, era considerato il vero erede di Ronaldinho, perchè Messi – già affermato – giocava ancora largo a destra, l’attaccante centrale era Eto’o e il Gaucho aveva iniziato una parabola discendente che ne avrebbe sancito la rottura con i blaugrana. Rijkaard, all’ultimo anno sulla panchina del Camp Nou, aveva promosso due canterani in attacco: uno era Bojan Krkic, l’altro Giovani. Da subito considerati potenziali fenomeni, in precampionato a incantare tutti era stato il messicano, che aveva movenze che realmente lo facevano sembrare un Ronaldinho in erba. Peccato che non sia durata: lo spazio c’era anche stato per lui (era un’alternativa a Thierry Henry), ma le prestazioni non erano state da intoccabile. Si è poi cominciato a capire, anche “grazie” a disavventure in nazionale, che la testa ha influito sulla sua carriera, ma nel 2009 il calciatore ha vinto il premio di miglior giocatore alla Gold Cup. Fenomeno con il Messico, nelle squadre di club non ha mai inciso, forse anche perchè non ha mai trovato l’ambiente giusto. Potrebbe trovarlo a Formello: se Lotito deciderà di andare fino in fondo, Petkovic potrebbe ritrovarsi un’altra importante freccia al suo arco.