, trequartista brasiliano classe 1993, doveva arrivare in Italia dopo il week end per diventare a tutti gli effetti un giocatore della Lazio. Se così non sarà la colpa è del fondo bancario che gestisce gestisce come si suol dire il giocatore del Santos, detenendone una metà del cartellino: la Doyen Sports. Questo ente vorrebbe ritardare il trasferimento di Felipe Anderson di un anno, in modo da poterne ricavare di più. Il ragionamento della Doyen è il seguente: se il giocatore restasse al Santos ancora per un altro anno la sua valutazione di calciomercato sarebbe destinata ad impennarsi, e la percentuale di ricavato sulla sua cessione sarebbe più alta. Il problema per la Doyen è che sono tutti d’accordo: la Lazio ha definito la trattativa con il Santos, che ha dato il via libera alla cessione del trequartista; dal canto suo Felipe Anderson ha accettato di trasferirsi in Europa, e addirittura minacciato di rivolgersi all’articolo 18 bis del regolamento , se la Doyen Sports gli impedirà di passare alla Lazio. Tale articolo stabilisce che nessun terzo utente può intralciare un accordo di calciomercato raggiunto da due società, nè impedire ad una società di portare a termine attività come il trasferimento di un calciatore. Per questo Felipe Anderson, e con lui la Lazio, resta fiducioso: c’è ancora la possibilità di vederlo in Italia nella settimana entrante. Lotito è d’accordo con il Santos sulla base di circa 8 milioni di euro, per il trasferimento di Felipe Anderson. 



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