Un urlo soffocato in gola, questo sembra il mercato biancoceleste a vedere la reazione dei tifosi sui social network. Il popolo laziale aspettava un colpo finale, in campagna acquisti senza dubbio positiva ma priva di quell’acuto che le avrebbe permesso di guadagnare almeno un voto in più. La struttura di base è rimasta più o meno la stessaa, qualcosa è stato migliorato ma restano le luci e le ombre che hanno portato ad una stagione dalle due facce. Ottimi nel girone d’andata, negativi in quello di ritorno, i biancocelesti hanno redento tutto con il successo in Coppa Italia contro gli odiati cugini giallorossi. La distanza dalla Juventus è però rimasta tale: in due confronti Marchetti ha raccolto otto reti in fondo al sacco, troppi. Stavolta potrebbe non esserci un 26 maggio a salvare l’annata. Ma per il calciomercato c’è sempre gennaio…



Inguardabile all’esordio, Diego Novaretti è il volto nuovo della retroguardia laziale. Chili e centimetri per puntellare la retroguardia ma per ora ha dato segnali meno incoraggianti. Preso a parametro zero (lo voleva anche il Manchester City), l’argentino ha sottoscritto un quadriennale e quest’anno, almeno in teoria, è chiamato ad una stagione da titolare al fianco di Cana o Dias. Se il buongiorno si vede dal mattino, già a gennaio potremmo vedere Novaretti con un’altra maglia addosso. Non male il colpo Etrit Berisha, maturato negli ultimi giorni, promettente portiere classe 1989 che si farà le ossa alle spalle della sicurezza Marchetti. L’albanese è al centro di un curioso mistero: aveva infatti firmato con il Chievo ma poi è tornato sui suoi passi per trasferirsi a Roma. Uno sgarbo che i veronesi non avranno sicuramente preso bene.



Colonna dell’Anderlecht dal 2006 al 2013, Lucas Biglia è la novità del centrocampo della Lazio insieme a Felipe Anderson. C’è grande attesa per il 20enne brasiliano, che insieme a Neymar ha fatto ottime cose al Santos negli ultimi anni. Chi si aspetta un giocatore simile al neoacquisto del Barcellona rimarrà deluso: diverso il ruolo così come è diverso il contributo in zona gol. Il talento però sembra esserci, l’età gioca a suo favore, starà a Petkovic non bruciarlo. Trequartista di ruolo, nell’Under 20 verdeoro ha giocato anche più basso. Potrebbe essere una valida alternativa ad Hernanes. Tornando a Biglia: l’argentino conosce bene il mestiere, sarà lui a dover prendere in mano la manovra. Ledesma permettendo…



 – Niente Quagliarella, niente Matavz, ma soprattutto niente Yilmaz. Il mercato della Lazio è rimasto fermo al palo, come se si attendesse che qualcuno o qualcosa portasse a Formello l’attaccante che serve come il pane. C’è Klose, gran bomber che non si discute, ma l’età e quella che è e l’incombere dei mondiali richiedeva un’alternativa di primissimo livello. Quella che Bryan Perea non può ancora essere, almeno sinchè non metterà piede in campo. A lungo si è sperato in Burak Yilmaz, giocatore ideale, le speranze si sono chiuse insieme al mercato. Eppure sembravano esserci aperture da parte del Galatasaray ma il discorso si è schiantato sul muro delle modalità di pagamento. Lotito prospettava una soluzione dilazionata, i turchi volevano tutto il cash subito. Come ne Il Deserto dei Tartari, romanzo di Buzzati dove il protagonista passa la vita in attesa di un nemico che non arriva mai, così anche Tare è rimasto a guardare l’orizzonte aspettando Yilmaz. Siamo sicuri sia l’uomo giusto per il mercato laziale?

Un mercato nato bene e finito con l’amaro in bocca, le sicurezze sono sempre le stesse (Klose, Candreva, Hernanes e Marchetti), i dubbi pure. Se il mercato è un’occasione per sistemare quello che non va e dare all’allenatore ciò di cui ha bisogno, la dirigenza è riuscita parzialmente nell’intento. 6 “rosso” e Lazio rimandata a gennaio. (Paolo Bardelli)