All’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo l’Atalanta supera la Lazio per 2 a 1 rimontando lo svantaggio iniziale. Nel primo tempo i padroni di casa provano a fare la partita calciando nello specchio subito con Gomez al 4′ seppur gli ospiti crescano col passare dei minuti ed infatti, al 16′, approfittando di una punizione contestata da Reja per fallo di Masiello su Felipe Anderson, Biglia disegna una traiettoria perfetta per il momentaneo vantaggio biancoceleste. I Laziali insistono con i tiri di Biglia al 25′, Onazi al 43′ e Candreva al 44′, a cui i Bergamaschi rispondono solo con l’occasione di Stendardo al 32′, in ritardo di testa sul possibile pallone del pari. La ripresa comincia con i tentativi di Pinilla, al 49′, e quello più concreto di Moralez al 52′ ma è l’auto rete di Basta, propiziata dal traversone basso di Gomez al 69′, a rimettere le cose a posto. Poco più tardi, l’Atalanta ribalta definitivamente il punteggio grazie ad un contropiede ben orchestrato all’86’ e capitalizzato da Gomez su assist di D’Alessandro, impreziosito dal velo di Raimondi. Negli istanti finali la formazione di Pioli accusa il colpo dal punto di vista psicologico senza più riuscire a reagire ed Irrati fischia la fine al termine di tre minuti di recupero poco esaltanti.



La Lazio passa in vantaggio e sembra aver in mano la gara al termine di un ottimo primo tempo ma nella ripresa l’Atalanta esce dagli spogliatoi con uno spirito ed una convinzione differenti, capaci di trovare alla fine l’insperato successo.

Comincia davvero male disputando i primi quarantacinque minuti in maniera incerta ma nell’intervallo Reja dev’essersi fatto sentire e i cambi danno nuova vitalità alla squadra.



Nonostante un primo tempo più che convincente, i biancocelesti si lasciano andare perdendo il bandolo della matassa per finire col tornare a casa con zero punti.

Prende praticamente sempre la decisione migliore e corregge pure il proprio assistente in una situazione di fuorigioco dove il guardalinee era in torto.

Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo Atalanta e Lazio sono appena rientrate negli spogliatoi dopo il primo tempo sul punteggio di 0-1. I Nerazzurri sembrano inizialmente voler fare la partita e vanno al tiro con Gomez al 4′ ma gli ospiti crescono e Masiello sventa una potenziale opportunità sull’inserimento di Basta al 7′. Al 16′ arriva la rete del vantaggio laziale quando Biglia, ammonito poco prima, realizza una punizione perfetta a scavalcare la barriera approfittando del fallo di Masiello su Felipe Anderson, molto contestato da Reja. Basta prova a sorprendere tutti con la conclusione del 25′ terminata di poco a lato e lo stesso fa Candreva al 44′ dopo il tentativo troppo centrale di Onazi al 43′.



Tenta di costruire con manovre ben stoppate dalla difesa ospite, complice la scarsa precisione offensiva.  Cerca la rete sin dal quarto minuto e costringe al fallo il diretto marcatore. Non riesce a rendersi utile incappando in brutti falli. 

Non si lascia intimidire dall’inizio dell’Atalanta e prende in mano la gara con autorità grazie al vantaggio al quarto d’ora.  La punizione dello 0 a 1 è praticamente perfetta passando sopra una barriera atalantina incapace di fermarla anche saltando. Peccato per il cartellino giallo ricevuto poco prima.  Riceve pochi palloni giocabili e li sfrutta male. (Alessandro Rinoldi)

Atalanta

I Laziali cercano la sua porta senza trovarla e, essendo inoltre abbastanza incolpevole sulla punizone di Biglia, viene impegnato con una conclusione centrale solo al 43′.

Fondamentale sulla corsia di destra per spezzare tantissime iniziative pericolose degli avversari.

Manca clamorosamente la rete del pareggio al 32′ sfiorando a due passi dalla porta il pallone calciato in profondità da Moralez.

Rende la vita dura agli attaccanti ospiti.

In difficoltà sulle iniziative degli esterni biancocelesti, non spinge e i suoi problemi lo portano a concludere la partita al 58′.

Sempre nel vivo dell’azione, fornisce rapidità alla manovra.

Distribuisce ed imposta per una ripartenza più semplice.

Non riesce ad aiutare a dovere nel suo settore di competenza ed infatti Reja lo lascia negli spogliatoi per il secondo tempo.

Non molto brillante questa sera, esce al 78′ visibilmente dolorante per un problema alla schiena.

Commette davvero troppi falli e cerca poco il pallone.

Propizia l’autorete di Basta e realizza la rete del sorpasso. E’ certamente il man of the match di questa sera.

Decisivo il velo a smarcare Gomez sul traversone di D’Alessandro.

Entra per servire l’assist vincente a Gomez per il 2 a 1 grazie alla sua tecnica e alla sua rapidità.

Permette a Moralez di rifiatare offrendo più copertura.

All. REJA 7,5 All’intervallo negli spogliatoi deve aver toccato le corde giuste dei suoi giocatori che infatti nella ripresa entrano in campo con una verve diversa e decide per due cambi cruciali su tre ai fini della rimonta che vale la vittoria.

Lazio

Risponde presente sull’iniziativa di Moralez ma sul goal di Gomez è impreparato come tutta la difesa.

La deviazione del suo portiere lo coglie impreparato e rendendolo sfortunato protagonista di una maldestra auto rete.

Tiene banco a Pinilla dal primo all’ultimo minuto.

Impreciso e confusionario quando si getta all’attacco, dietro invece poteva fare di meglio.

Sotto tono per l’intera sfida, riceve un giallo ad un quarto d’ora dalla fine.

Spende tanto con tanti interventi seppur venga ammonito prematuramente alla mezzora del primo tempo.

La punizione che regala il momentaneo vantaggio ai suoi è davvero un capolavoro.

Fermato quasi sempre dagli interventi irregolari dei bergamaschi, si nasconde per il campo.

Tenta di buttarsi nel vivo del gioco senza produrre giocate concrete.

Si concede un turno di riposo seppur l’allenatore lo abbia schierato nell’undici iniziale.

Pochi palloni giocabili e tutti mal gestiti, su tutti la chance svirgolata malamente al 58′ prima di essere sostituito.

Impalpabili per tutto l’arco di tempo in cui subentrano ai compagni.

All. PIOLI 5 Non tiene alto il ritmo della squadra nella ripresa e opta per appena due cambi che non aiutano a risolvere la situazione.

 

(Alessandro Rinoldi)