La Lazio pareggia per 1-1 in casa contro il Chievo. Primo pareggio casalingo degli uomini del Presidente Lotito quest’anno. Nonostante il vantaggio siglato da Klose (11esimo gol stagionale) i biancocelesti non riescono a chiudere il match, a causa soprattutto dei brillanti interventi dell’ex Bizzarri, lasciando troppo spazio di manovra nel finale agli avversari in gol con Paloschi. Nel prossimo turno i capitolini affronteranno il Parma in casa mentre il Chievo ospiterà il Cagliari.
Pioli deve fare a meno di Cataldi (squalificato) e dei vari infortunati: Biglia, De Vrji, Novaretti, Konko, Mauri e Parolo. I biancocelesti si dispongono dunque con il 4-3-3. Marchetti tra i pali, fronte a lui Basta, Mauricio, Novaretti e Radu, a centrocampo Ledesma torna titolare affiancato da Onazi e Lulic. Il tridente offensivo è invece composto da Candreva, Klose e Felipe Anderson. Il Chievo risponde con il 4-4-2. In porta l’ex Bizzarri, linea difensiva composta da Frey, Dainelli, Cesar e Zukanovic, sulle ali Schelotto e Hetemaj, in zona nevralgica Radovanovic e Izco, mentre in attacco Maran sceglie la coppia Pellissier – Paloschi. Arbitra il signor Tommasi della sezione AIA di Bassano del Grappa. Partenza decisa della Lazio. I biancocelesti alzano subito il proprio baricentro pressando con decisione ogni pallone e portando più uomini oltre il centrocampo. Felipe Anderson funge da collante tra i due reparti mentre Candreva e Klose lavorano bene a ridosso dell’area. La prima occasione del match capita sui piedi di Candreva. L’esterno calcia con forza una punizione dal limite sfiorando il gol. Poco dopo, l’ex Udinese si ripresenta di fronte a Bizzarri. Dalla destra Basta lo assiste bene riuscendo a servirlo sul fondo. Serie di finte e botta con il mancino facilmente neutralizzata da Bizzarri. Dopo una prima fase di sbando il Chievo si ricompone. Maran pretende maggior attenzione ordinando una maggior pressione a centrocampo. Felipe Anderson nel frattempo semina il panico puntando soprattutto Zukanovic, ammonito dopo soli 10 minuti di gioco e in perenne difficoltà per tutto il primo tempo. Alla mezzora nuova occasione per la Lazio. Candreva imposta dai 30 metri per Onazi scattando nel frattempo in area. Il nigeriano crossa morbido in area trovando l’inserimento di Lulic che di petto appoggia per il taglio di Candreva. Il numero 87 conclude a botta sicura ma trova la pronta risposta di Bizzarri. Poco dopo è Novaretti a provarci ma ancora un miracolo del portiere avversario nega la gioia ai biancocelesti. I 50 mila dell’Olimpico sono autorizzati a festeggiare al 45esimo. Lulic imbecca Klose largo sul limite dell’area. Il tedesco scatta accentrandosi mentre Dainelli e Cesar si guardano spaesati tra di loro. Klose ringrazia e supera Bizzarri con un tocco morbido.
Maran corre subito ai ripari inserendo Botta per Zukanovic. Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa la Lazio sfiora il gol. Una punizione dalla distanza libera al tiro Candreva che da 40 metri non trova la porta. Qualche minuto dopo un rapido cambio di fronte mette in imbarazzo la difesa clivense. Felipe Anderson brucia tutti in velocità lanciando Candreva solo davanti a Bizzarri che esce benissimo chiudendo bene lo specchio. Candreva, costretto ad allargarsi, propone un assist per Onazi che da posizione favorevole non trova la rete. La risposta del Chievo arriva poco dopo. Paloschi scatta in area bruciando tutti. Radovanovic verticalizza bene trovandolo largo a destra. Tocco all’indietro per l’accorrente Schelotto che di prima ci prova graziando Marchetti. La palla termina fuori. La Lazio dorme e il Chievo prende coraggio. Un cross velenoso di Hetemaj chiama al colpo di testa Botta che da posizione angolata non riesce a trovare la porta. Pessima marcatura di Radu nell’occasione. Pioli in vista della sfida al Parma di mercoledì richiama in panchina Klose, inserendo al suo posto Keita. Lo spagnolo appena entrato si mette subito in mostra: riceve palla sul limite, punta Cesar, lo brucia in velocità e arriva al tiro. Bizzarri, come al solito, risponde da campione. Al 74esimo gli ospiti trovano il gol. Hetemaj dalla tre quarti cerca Paloschi con un cross d’esterno. Mauricio spizzica rallentando la forza del pallone che giunge lemme lemme in zona Paloschi. Preparazione, coordinazione e tiro al volo che fulmina Marchetti. La reazione della Lazio tarda ad arrivare. Le sfuriate di Candreva e Keita nel finale servono a poco.
Alcuni dati sulla partita dell’Olimpico forniti dal sito ufficiale della Lega Serie A. Il possesso di palla finale risulta quasi equamente distribuito: 52% Lazio, 48% Chievo. I biancocelesti hanno effettuato una marea di conclusioni, ben 22 delle quali però solamente 8 hanno centrato lo specchio della porta clivense. Il Chievo invece si è comportato all’opposto: 9 tiri totali, 1 solo in porta ed anche in rete. Alla formazione gialloblù è bastato quindi un indice di pericolosità del 31% per strappare un punto ai più quotati avversari, che invece hanno raggiunto il 48% nella stessa voce statistica senza però trovare la vittoria. L0indice di protezione della propria area risulta invece quasi congruente: 47% per la Lazio, 45,3% per il Chievo. A livello individuale spiccano gli 8 tiri tentati da Antonio Candreva, questa volta senza fortuna, e i 51 passaggi riusciti da parte di Stefan Radu che risulta prima in questa graduatoria. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
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