Stefano Mauri non ha rinnovato il suo contratto con la Lazio e quindi dopo nove anni e mezzo in biancoceleste si trova nella lista degli svincolati. Mauri è stato per tanto tempo capitano e simbolo della Lazio: dopo l’ufficialità della separazione ha rivolto una lettera di saluto a società, squadra e tifosi. Reduce dalla miglior stagione in carriera a livello realizzativo, l’ex numero 6 della Lazio si propone ora come un affare a parametro zero. Per commentare il suo addio (o arrivederci, non si sa mai) ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Felice Pulici, portiere della Lazio scudettata nel 1973-1974.



Secondo lei Mauri poteva stare ancora nella Lazio? Direi proprio di sì, secondo me se n’è andato perchè probabilmente non ha trovato un nuovo accordo economico con la società. Mi sembra l’ipotesi più probabile perchè a livello tecnico Mauri non mi sembra discutibile, nonostante abbia raggiunto i 35 anni.



Cosa ha rappresentato Mauri per la Lazio? Un giocatore particolare, un elemento difficile da controllare per le difese avversarie, capace di svolgere tanti ruoli. Un calciatore veramente multiuso.

Mauri è stato un ottimo calciatore, ma ha disputato solo undici partite in Nazionale, un po’ poche secondo lei? Forse perchè nel suo ruolo era chiuso da Totti, non era facile ridisegnare un’Italia che fosse adeguata alle sue caratteristiche tecniche, pur essendo Mauri un grande giocatore. Nei suoi ruoli, quelli di centrocampo e sulla trequarti, la Nazionale ha sempre avuto grossa concorrenza.



A proposito: qual è secondo lei il ruolo migliore per Mauri? Può svolgere tutti i ruoli da centrocampo in su, nelle ultime stagioni si è specializzato negli inserimento offensivi partendo dall’esterno, forse è proprio quella la posizione in cui può rendere al meglio.

Chi è il suo erede? 

Difficile dirlo proprio perchè Mauri in questi anni è stato un giocatore abbastanza unico, diciamo che stando nella sua zona di campo c’è Candreva che ha già preso in mano la squadra, mentre Felipe Anderson potrà rimpiazzarlo a livello realizzativo. Il compito di non far rimpiangere il capitano andrà soprattutto a questi due giocatori.

Quanto alla fascia di capitan chi crede che la erediterà? Non conosco i meccanismi dello spogliatoio, di solito il capitano lo fa chi ha qualcosa di più non solo dal punto di vista calcistico.

Adesso Mauri potrà far comodo a qualche squadra? Credo proprio di sì. E’ ancora un ottimo giocatore, il problema sarà solo trovare la giusta offerta. Bisognerà anche considerare il fatto che Mauri dovrà subire un processo che i cui verdetti sono ancora imprevedibili, per il suo presunto coinvolgimento nel Calcioscommesse. Per il momento questa vicenda non ha influito sulle prestazioni in campo.

Crede che l’ex capitano della Lazio potrebbe anche puntare a fare l’allenatore? Ci sono tutte le possibilità possa farlo in futuro, la sua intelligenza tattica potrebbe aiutarlo nel provare il nuovo ruolo.

Dopo nove anni e mezzo Stefano Mauri si può inserire in un’ipotetica Hall of Fame biancoceleste?Direi proprio di sì, potrebbe farne parte per quello che ha dato a livello tecnico ed anche carismatico, non a caso è stato capitano in tante occasioni.

(Franco Vittadini)