Finisce in parità la partita tra Galatasaray e Lazio valevole per i sedicesimi di finale di Europa League grazie ai gol segnati nel corso dei primi quarantacinque minuti da Sabri e Milinkovic-Savic. Dopo aver sfiorato il secondo gol in più occasioni nel corso del primo tempo, la Lazio è calata vistosamente anche se ha sfiorato comunque la seconda rete nei minuti finali che solo l’ottimo ex Muslera gli ha negato.



La squadra di Denizli riesce a reagire dopo le tante delusioni del campionato turco e della Champions League. Dopo aver sofferto nel corso del primo tempo, in seguito al pareggio di Milinkovic-Savic, riesce a contenere meglio nei secondo quarantacinque minuti anche per il calo della Lazio. L’assetto prettamente difensivo alla fine si è rivelato vincente per lasciare aperta la qualificazione anche per la gara di ritorno.



Buon pareggio esterno con gol per la formazione biancoceleste che ha dato però la sensazione di poter anche conquistare il successo visto l’ottimo primo tempo che però non è riuscito a giocare anche nella ripresa. La qualificazione ora è nelle sue mani e vista la squadra turca è assolutamente alla portata dei ragazzi di Pioli.

Arbitraggio classico all’inglese per il direttore di gara ha tenuto con la massima coerenza anche se in alcune occasioni, vedi rigore su Matri di Muslera e fallo di mano di Olcan Adin, è sembrato un pò frettoloso nelle decisioni che forse avrebbero potuto portare anche ad un calcio di rigore.



Al termine del primo tempo; andiamo a vedere i voti “parziali” nella partita di Europa League, andata dei sedicesimi. Il tecnico dei turchi Mustafa Denizli schiera la sua formazione col tradizionale 4-2-3-1 con l’ex della gara Muslera (voto 6,5) a difendere i pali, Carole (voto 6) e Denayer (voto 6) agiscono come terzini, mentre al centro l’inedita coppia è formata da Gunter (voto 5,5) e Balta (voto 5,5). A centrocampo davanti la difesa l’adattato Chedjou (voto 5,5) e Inan (voto 6) che proteggono il trio sorprendente e molto più difensivo del solito composto da Sabri (voto 6,5), Sneijder (voto 6) e Donk (voto 6,5) che supportano la punta centrale che stasera sarà a sorpresa Podolski (voto 5). Stefano Pioli invece punta sul classico 4-3-3 con in porta Marchetti (voto 6) protetto da una linea difensiva quasi obbligata viste le tante defezioni formata da destra a sinistra da Konko (voto 6), Mauricio (voto 6), Hoedt (voto 5,5) e Radu (voto 5), recuperato in extremis. A centrocampo Milinkovic-Savic (voto 7) e Parolo (voto 6,5) sono le due mezz’ali che giocano al fianco del regista della squadra Biglia (voto 6). Matri (voto 5,5), riferimento centrale con Felipe Anderson (voto 6,5) e Lulic (voto 6) sugli esterni.

Dopo il vantaggio di Sabri, gli uomini di Denizli subiscono il pareggio su palla inattiva e poi faticano a reagire al gol del serbo, la formazione molto difensiva voluta dal tecnico turco, sta certamente incidendo sull’incontro visto che il baricentro è molto basso. L’esperto difensore è stato schierato in posizione molto più avanzata rispetto al solito ma lui è stato bravissimo ad adattarsi alla nuova posizione da dove trova i tempi giusti per inserirsi in avanti come quando ha trovato il gol del vantaggio appoggiando a porta vuota dopo il prezioso assist di Donk. Il tedesco viene schierato da Denizli come punta centrale, ma l’ex attaccante dell’Inter fatica a trovare la posizione visto che tende sempre ad allargarsi sulla fascia lasciando spazio ai suoi compagni per gli inserimenti. Non riesce mai a creare pericoli alla difesa laziale che sembra tutt’altro che impenetrabile.

Gran bel primo tempo della squadra di Pioli che, dopo il gol Sabri, riesce a reagire prendendo il possesso del campo soprattutto dopo il pareggio di Milinkovic-Savic dato che, nel finale di primo tempo sfiora il secondo gol in più occasioni che gli viene negato dall’attento Muslera. Oltre al bel gol segnato con un colpo di testa in controtempo sull’ottima punizione calciata da Biglia, gioca un’ottima partita in entrambe le fasi visto che riesce a rendersi molto utile anche in fase di interdizione. E’ notevolmente cresciuto in personalità dall’inizio della stagione. L’attaccante più in forma di Pioli prova a darsi da fare sul fronte d’attacco biancoceleste ma fatica a trovare gli spazi per creare pericoli alla difesa turca. Fallisce una ghiotta occasione quando si fa fermare sul più bello da un intervento in scivolata di Denayer. (Marco Guido)

Galatasaray

Buona prova dell’ex della partita non ha potuto niente sul gol di Milinkovic-Savic ma che è stato bravissimo ad opporsi ai tentativi di Parolo e dello stesso serbo che hanno provato a segnare in diverse occasioni. Mezzo voto in meno per il goffo intervento su Matri che per poco non provoca un rigore che sembrava poterci stare.

Il giovane difensore belga viene adattato sulla fascia destra dal tecnico turco che ha impostato una gara molto difensiva. A differenza di Carole sulla fascia opposta, prova a spingere ed è bravissimo a fare il cross che Bulut nei minuti finali ha messo sopra la traversa di pochissimo.

Il difensore centrale viene schierato a sopresa da Denizli e, pur non commettendo grossi errori, si fa notare per alcuni svarioni soprattutto quando ha avuto il pallone tra i piedi, dimostrando molte lacune in fase di impostazione del gioco.

Viene lanciato a sopresa da Denizli che stravolge l’assetto difensivo dei suoi. Gioca una gara abbastanza diligente nella quale si occupa del solitario Matri senza troppi patemi.

Il laterale francese gioca una buona partita nella quale ha dovuto occuparsi di Felipe Anderson che lo ha messo in difficoltà solo in poche occasioni. Prova a spingersi in avanti soprattutto nella ripresa quando dimostra una buona intesa col suo compagno di fascia Snejider. ( Denizli lo manda in campo con l’intento di dare più qualità e spinta sulla fascia mancina ma lui fatica a spingere ed anzi rischia di provocare un rigore per un fallo di mano che commette quando ferma un passaggio di Klose. Fatica a contenere Candreva nel finale d’incontro).

Il difensore camerunense viene adattato al ruolo di centrocampista centrale e l’ex giocatore del Lilla riesce comunque a rendersi utile soprattutto in fase di contenimento. Ha la responsabilità di lasciare solo Milinkovic-Savic in occasione della punizione calciata da Biglia che ha provocato il pareggio biancoceleste.

Il capitano turco inizia alla grande, servendo la palla che lancia Donk in area di rigore in occasione del gol segnato da Sabri, poi cala notevolmente alla distanza. Fatica a prendere in mano le redini del gioco della sua squadra che comunque gli affida sempre il pallone in avvio di manovra.

L’esperto difensore è stato schierato da Denizli in una posizione molto più avanzata rispetto al solito ed è bravissimo a trovare i tempi giusti negli inserimenti come in occasione del gol del vantaggio quando è bravo a sfruttare il prezioso assist di Donk ed ha messo dentro a porta vuota. Lascia il posto nel finale al centravanti Bulut. ( Pochi minuti però nei quali riesce a sfiorare il gol con un bel colpo di testa che ha sfiorato la traversa di Marchetti. Denizli forse avrebbe potuto osare qualcosa in più mandandolo in campo almeno qualche minuto prima). 

E’ sempre un piacere vederlo col pallone tra i piedi vista la sua enorme qualità che non è assolutamente diminuita, a differenza della condizione fisica che sembra lontana anni luce da quella dimostrata ai tempi del triplete nerazzurro. E’ l’unico che può creare dei pericoli alla difesa laziale. Il pubblico fischia l’allenatore Denizli quando lo sostituisce nei minuti finali. ( Pochissimi minuti al posto di Snejider).

Viene posizionato a sorpresa da Denizli alle spalle di Podolski e riesce a giocare una buona partita nella quale è riuscito ad inserirsi con i tempi giusti come in occasione del vantaggio segnato da Sabri quando è stato molto intelligente a favorire il suo compagno di squadra. Dopo aver preso il cartellino giallo per un fallo su Radu, rischia la seconda sanzione che l’arbitro inglese gli evita.

L’attaccante tedesco viene schierato in posizione centrale ma l’ex giocatore dell’Inter tende comunque ad allargarsi faticando così ne trovare la posizione giusta per creare pericoli alla difesa avversaria. Anche nella ripresa non riesce mai a mettersi in mostra.

All.DENIZLI 6: Decide di schierare una formazione altamente difensiva azzeccando però la scelta di schierare Donk alle spalle della punta centrale. Dopo un primo tempo nel quale la Lazio avrebbe meritato di essere in vantaggio, la sua squadra ha avuto una reazione d’orgoglio facilitata dal calo fisico dei biancocelesti.

Lazio

Partita sicura dell’estremo difensore biancoceleste che è sempre uscito con molta sicurezza quando è stato costretto a farlo ma che non è stato praticamente mai impegnato dai turchi. Incolpevole sul gol dove non è stato protetto a dovere dalla sua difesa.

Il laterale francese si è dovuto occupare di Snejider faticando non poco a contenere la voglia dell’olandese. Commette una grossa ingenuità quando spinge Podolski in area e rischiando di provocare il rigore che l’arbitro decide però di non concedere nell’occasione.

Guida la retroguardia di Pioli e dopo l’errore in occasione del vantaggio turco, riesce a compattare il reparto arrettrato e a mettersi in mostra con molte respinte soprattutto di testa. Sfiora anche il gol con tentativo su calcio d’angolo che Muslera ha parato con una bella parata.

L’olandese dà sempre la sensazione di essere l’anello debole della retrougardia biancoceleste. Sbaglia quando si fa infilare dall’inserimento di Donk in occasione del gol di Sabri visto che non si oppone assolutamente all’olandese.

Il laterale rumeno recuperato in extremis gioca una gara molto attenta e concentrata prettamente sulla fase difensiva dato che non si è quasi mai proposto in avanti se non quando ha costretto all’ammonizione Donk.

Super prova del serbo che è ormai diventato uno dei leader della formazione di Pioli. Oltre al gol segnato con un bel colpo di testa, sfiora il gol in diverse occasioni anche nel corso della ripresa confermando la sua pericolosità negli ultimi venti metri avversari.

Il capitano biancoceleste ha il merito di calciare la punizione che Milinkovic-Savic ha messo in rete e di gestire al meglio la manovra nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco. Cala vistosamente nella ripresa ed infatti tutta la squadra di Pioli fatica a giocare bene come ad inizio gara.

Nel corso del primo tempo sfiora anche il gol con un bel tiro che Muslera gli ha deviato in calcio d’angolo ma poi cala come tutta la sua squadra concentrandosi soprattutto nella fase difensiva nella quale riesce comunque a rendersi prezioso in molti ripiegamenti.

Il brasiliano gioca un buon primo tempo nel quale si è messo in mostra soprattutto con alcune accelerazioni che hanno destabilizzato la compassata difesa turca che ha faticato a contenerne le iniziative che sono state tutte concluse comunque con tiri alquanto velleitari. Viene sostituito dopo pochi minuti da Candreva ed il numero 10 laziale non la prende affatto bene. ( Entra dando la sensazione di essere un pò a disagio per la seconda panchina consecutiva ed ha un approccio tutt’altro che positivo visto che tenta sempre l’azione personale e conclusioni anche da posizioni impossibili. Col passare dei minuti cambia un pò atteggiamento visto che mette in area di rigore diversi cross pericolosi).

Il centravanti più in forma della formazione di Pioli è come al solito generoso muovendosi su tutto il fronte d’attacco ma, quando ha la palla-gol nel primo tempo perde il tempo giusto per concludere facendosi poi fermare da un intervento in scivolata di Denayer. Nella ripresa è bravo a creare la prima occasione ma è stato sfortunato a non trovare Milinkovic-Savic in area. 

Come tutta la formazione capitolina disputa un buon primo tempo nel quale riesce a trovare il fondo in diverse occasioni ma ha il demerito di sparire dal campo nel corso della ripresa nella quale non è mai riuscito a mettersi in mostra. Esce stremato nei minuti finali. (MAURI S.V.: Pochissimi minuti per dare il cambio ad esausto Lulic).

All.PIOLI 6,5: Quello di stasera è stato un ottimo pareggio su un campo molto complicato dove la sua squadra è stata bravissima a reagire anche dopo l’iniziale svantaggio. La formazione biancoceleste avrebbe probabilmente anche potuto vincere ma il calo fisico accusato nel corso della ripresa ha condizionato la seconda frazione di gioco.

 

 

(Marco Guido)

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