Una vittoria meritata, che porta in calce la firma di Domenico Berardi: merita e vince all’Olimpico il Sassuolo di Di Francesco, trascinato dal suo attaccante, autore del penalty dell’1-0 e poi di una prestazione eccezionale per generosità e applicazione. Nel finale il bis di Defrel, che condanna una Lazio parsa arrendevole e già proiettata verso la corsa in Europa League. Nel recupero fallaccio di Biglia su Berardi, da rosso, che ha costretto il man of the match ad un’uscita claudicante e leggermente anticipata.



Produce troppo poco e anche quando si fa pericolosa dalle parti di Consigli non ci mette quel surplus di voglia e determinazione che servirebbero. Brutta sconfitta Prova di maturità, squadra ormai giunta alle porte di quella Serie A che profuma d’Europa. Sempre più una realtà del calcio italiano Manca qualche cartellino e il campo scivoloso non è una giustificazione. Magnanelli e Biglia dovevano finire anzitempo il loro match.



Il Sassuolo ha strappato un importante e pesante 0-1 al termine del primo tempo del match dell’Olimpico, risultato parziale a firma Berardi, su calcio di rigore. 45 minuti condizionati a lungo dalla pioggia, che ha appesantito in maniera evidente il terreno di gioco, tappezzandolo di pozzanghere e rallentando nettamente il ritmo di gioco. Tanti lanci lunghi, tanti falli e poco spettacolo, anche se la squadra di Di Francesco ha meritato di sbloccare la contesa con un finale in crescendo: ottima la prova a livello difensivo di Acerbi (voto 6,5) e dall’altro lato del campo quella di Berardi (voto 7), già prima del sigillo dagli 11 metri. Inqualificabile e sciocca l’entrata di Mauricio (voto 5) su Defrel (voto 6) in area, intervento totalmente inutile. Per il resto tanto gioco sulla fascia sinistra per gli ospiti, sfruttando la fisicità esplosiva di Duncan (voto 6,5), a tratti imprendibile. Poca cosa invece l’attacco laziale, vicino al gol solo nel recupero con Parolo (voto 6); non pervenuti o quasi i vari Felipe Anderson e Candreva (voto 5), ben al di sotto delle loro possibilità.



Le ingenuità si pagano a caro prezzo e quella di Mauricio è catalogabile alla voce “regali” agli avversari. Combina un po’ pochino per reclamare per lo svantaggio, in ogni caso Poca precisione, come del resto si può dire dei suoi compagni, ma almeno tanta presenza in mezzo al campo ed un ruolo chiave nel gioco di Pioli Non è un ragazzino alle prime armi, si può entrare così in scivolata in area, senza pensare ai danni che si possono causare? Propendiamo per il no

Parte piano e poi accelera con il passare dei minuti. Tanto da non rubare nulla, a livello di punteggio, se si considera la produzione offensiva Tanto lavoro per la squadra, prova spesso a imbeccare i due compagni di tridente in profondità. E autografa il gol del vantaggio Impegnato a randellare con Magnanelli, senza troppi complimenti. Si vede pochissimo in fase di possesso (Luca Brivio)

Salva a più riprese i compagni e nonostante un’incertezza in avvio è forse il migliore dei suoi

Grande corsa e applicazione in entrambe le fasi. Sansone lo taglia fuori in occasione del gol del 2-0 ma la sua prova è certamente positiva

Defrel gli scappa via in rapidità. E non solo in occasione del gol che chiude la contesa

Prestazione da mani nei capelli, fa disperare i pochi tifosi presenti all’Olimpico. Ma dare fiducia a qualche Primavera no? Almeno ci sarebbe una prospettiva, una speranza…

 Spesso in ritardo, battibecca con il suo tecnico e viene messo in croce da Berardi. Momento negativo per lui

Sfiora il gol del pari a fine primo tempo ma poi si perde nel nulla del centrocampo laziale

Brutto il gesto che doveva constargli il rosso, a partita finita, con l’ignobile fallo su Berardi. Macchia un match già non particolarmente illuminato

Si vede pochissimo, la sua tecnica e – visto il contesto – la sua fisicità rimangono immerse in qualche pozzanghera

Partorisce un cross molto bello per Klose e poco più. Dovrebbe trascinare i compagni

Fosse un altro potremmo anche azzardare un 5,5, ma da mister 60 milioni ti aspetti sempre qualcosa di più della mera mediocrità

Vicino al sigillo della bandiera e ripetutamente chiamato alla battaglia di gomito con Cannavaro, non riesce a piazzare la zampata giusta

 Entro con il mood giusto, punta tutti e perlomeno ci prova con intensità

 Ingresso inutile, come spesso è capitato in questa stagione

 Stoppato da Consigli nella miglior occasione per la Lazio di tutto il secondo tempo, poteva rendere meno amara la sconfitta

Non trova la quadratura, in una stagione misteriosa, fatta totalmente di alti e bassi  

Presente e attento, non concede nulla ai padroni di casa ed evita minuti di sofferenza finale

Compitino, niente di eccezionale. Ma è utile e prezioso, anche causa immobilismo avversario

Mismatch fisico con Klose, dall’esito quasi pari. Non giganteggia ma disturba parecchio il tedesco

Impeccabile, con i tempi giusti, una guida per tutto il reparto difensivo neroverde

Si perde Felipe Anderson solo in avvio, prima del sonno prolungato del brasiliano. Che lo facilita

Fin troppo tenace e falloso, meritava probabilmente il doppio giallo, che avrebbe complicato la partita dei compagni

Propotenza fisica e gran mancino, impegna almeno due volte Berisha. Sufficienza piena

Resta nell’oscurità anche nella ripresa, spegne le mezzali avversarie ma partecipa raramente alla costruzione del gioco

Riuscisse ad essere più velenoso in avanti sarebbe oltre l’8. Ma la mancanza di lucidità deriva da un lavoro impressionante fino alla linea difensiva, prova da applausi

Anche quando non è in serata magica può decidere la partita con una giocata. Mette in porta Defrel per il 2-0

Molto bello il gol, con uno stop-e-tiro da bomber vero. Apprezzabile anche il movimento continuo in avanti

La sua rapidità mette in crisi il pur positivo Konko, sulla destra. Potenzialità di alto livello

Anche lui entra bene e partecipa ad entrambe le fasi, andando a disturbare difensori e centrocampisti avversari

La squadra gioca, ha un’impronta chiara, non lo scopriamo certo oggi. Ma il settimo posto in classifica, ai margini dell’Europa, è comunque un risultato eccezionale, da sottolineare 

(Luca Brivio)