Dopo l’1 a 1 della gara d’andata, allo Stadio Olimpico di Roma la Lazio viene travolta dallo Sparta Praga per 3 a 0 e saluta ufficialmente l’Europa League. Nel primo tempo la formazione ceca, nonostante il tiro di Candreva parato da Bicik al 1′, realizza un doppio vantaggio nel giro di due minuti tra il 10′ ed il 12′, prima con Dockal su assit di Krejci che firma poi la seconda marcatura su suggerimento di Julis. I Biancocelesti assediano allora la difesa ospite con una serie di conclusioni tuttavia imprecise, clamorosa l’occasione sprecata in particolare da Mauri al 25′, e finiscono con il subire il terzo goal degli ospiti ad un passo dall’intervallo a causa della girata al volo di Julis al 44′ su cross dalla sinistra di Frydek. Nella ripresa la squadra di casa fatica a ritrovare la fiducia necessaria e nemmeno le sostituzioni aumentano le probabilità di rimonta laziale, come dimostrano le conclusioni decisamente poco incisive di Keita al 47′, Parolo e Lulic al 57′, Matri al 65′, Candreva al 74′ e Biglia su puinzione all’86’. L’eliminazione della Lazio mette inoltre fine alla corsa delle squadre italiane nelle competizioni europee della stagione in corso.



Primo tempo micidiale degli ospiti che nella ripresa rimangono a guardare una Lazio incapace di segnare. La squadra di Pioli getta nella spazzatura l’ottimo 1 a 1 ottenuto dell’andata e subisce 3 reti in poco più di mezz’ora senza mostrarsi in grado di una reazione all’altezza. Complici anche gli errori della Lazio, ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, come dimostra la facilità con cui sono stati realizzati i goal. Non si rende protagonista negativo di episodi particolarmente gravi ma lascia correre decisamente troppo anche in occasione di falli evidenti.



Allo Stadio Olimpico di Roma Lazio e Sparta Praga sono appena rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sullo 0 a 3. Nonostante la conclusione di Candreva già al 1′ contenuta da Bicik, gli ospiti passano in vantaggio con Dockal al 10′ sul rimpallo di Krejci, bravo poi a raddoppiare al 12′ su assist di Julis. I Biancocelesti tentano di rispondere con diversi tiri fuori misura, come quelli di Klose al 15′ e Konko al 19′, ed altri più pericolosi, come con Mauri al 25′ e Candreva al 32′, ma sono ancora i cechi a segnare al 44′ grazie alla girata al volo di Julis sul cross di Frydek.



5 La difesa dorme forse un po’ troppo sulle azioni dei goal ma i tentativi di reagire non mancano. L’unico ad impegnare pericolosamente Bicik, fatica però nei cross per i compagni. Appare spaesato nei momenti critici, agevolando così le azioni vincenti dello Sparta.

Con pochi tocchi, ed anche un po’ di errori degli avversari, mette in discesa la strada per i quarti di finale con 3 goal micidiali. A parte i colpi degli attaccanti, evita il ritorno in gioco della Lazio con diversi interventi decisivi. Si fa sfuggire Candreva con troppa facilità. (Alessandro Rinoldi)

 Un paio di parate ed il mancato aiuto del suo reparto non lo salvano comunque dai tre goal incassati.

Il suo rendimento cala col passare dei minuti complice un infortunio che lo costringe al cambio al 68′.

 Gravemente colpevole sulle azioni dei goal subiti, non accenne minimamente a riscattare i propri errori.

Meglio del compagno seppur ne sia complice.

Offre pochissimi spunti e senza regolarità.

 Si spende molto per tutta la squadra ed in entrambe le fasi.

 Da capitano, non riesce a trascinare fuori i compagni dal momento di difficoltà.

 Il più pericoloso sì, ma anche poco preciso nel servire gli altri biancocelesti.

Spreca malamente una grandissima opportunità al 25′, prima cioè del terzo goal dello Sparta, e si rivela impreciso anche più avanti.

 Prestazione davvero impalpabile, corre a vuoto.

 Si sacrifica senza fortuna per la squadra.

 Prova a fare il suo portando un po’ di vivacità.

 Il suo ingresso si rivela completamente inutile.

 Prende il posto di Konko rimanendo ancorato alla fase difensiva.

All. PIOLI 5 Inspiegabile come non venga seguito dai suoi sin dai primi minuti, nemmeno l’intervallo lo aiuta risollevare i propri uomini.

 Respinge la Lazio conclusione dopo conclusione diventando un protagonista del passaggio del turno.

Un po’ confusionario, alimenta la fase offensiva.

 Marca lasciando spazio all’avversaio ma copre gli spazi.

 Chiude senza rischiare.

 Il peggiore dei suoi, non ferma Candreva dal primo all’ultimo minuto.

Svolge un buon lavoro nel mezzo del campo.

 Contribuisce alla manovra distribuendo con criterio.

 Firma la prima rete della partita e prova a chiuderla al 35′.

 Il suo cross preciso dalla sinistra consente a Julis di dare alla sfera la giusta traiettoria per chiudere la gara.

 Decisivo nell’aprire le marcature con un suggerimento preciso, piazza il pallone alle spalle di Marchetti per il raddoppio.

 Realizza l’assist vincente per il secondo goal e mette a segno la terza rete prima dell’intervallo.

Si fa vedere negli ultimi minuti.

Offre una valida alternativa a Vacha.

 Consente la standig ovation per Krejci.

All. SCASNY 8 Organizza perfettamente la sua squadra per la partita di questa sera colpendo con azioni precise ed amministra il vantaggio per un intero tempo.

(Alessandro Rinoldi)

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