Partita incredibile al Braglia, quella tra Carpi e Lazio: per la squadra di Castori poteva essere l’ultima spiaggia per sperare nella salvezza, e invece i padroni di casa sciupano una grande occasione sbagliando due calci di rigore con Mbakogu nel primo tempo e colpendo l’incrocio dei pali nella ripresa con il nuovo entrato Lasagna, alla fine ad avere la meglio è la formazione di Simone Inzaghi che vince per 3-1. Decisive le reti di Bisevac e Candreva nel primo tempo e di Klose nella seconda frazione di gioco. Nel finale i biancocelesti rimangono in nove per le espulsioni di Biglia e Djordjevic, il Carpi accorcia le distanze con Mbakogu quando ormai è troppo tardi. Ora ai ragazzi di Castori serve un autentico miracolo contro l’Udinese, sperando che il Palermo non faccia risultato contro il Verona già retrocesso.
Gara che sfocia nel psicodramma per la formazione di Castori quando Mbakogu sbaglia un rigore sullo 0-0 e poi un altro sullo 0-2. Nella ripresa la traversa di Lasagna non lascia scampo al Carpi che subisce anche il terzo gol di Klose e poi va a segno quando ormai è troppo tardi. Ridotte al lumicino le possibilità di salvarsi all’ultima giornata sopravanzando il Palermo. Altra vittoria convincente e altra prova di solidità da parte della formazione di Simone Inzaghi che comunque chiude in nove per le espulsioni di Biglia e Djordjevic. In ogni caso, le basi di partenza per la prossima stagione sembrano esserci tutte e sono decisamente buone. Non era facile arbitrare una gara delicata come questa, anche se le sue decisioni hanno rischiato seriamente di compromettere la vittoria della Lazio concedendo due calci di rigore al Carpi, negandone uno ai biancocelesti (tocco di braccio di Gagliolo su Candreva) e poi espellendo Biglia e Djordjevic, consentendo al Carpi di rialzare la testa con due uomini in più.
Il primo tempo di Carpi-Lazio si è concluso sul punteggio di 2 a 0 per la formazione di Inzaghi. A sbloccare il match ci ha pensato Bisevac (6,5) sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trovando il tap-in vincente dopo che Parolo (6) per due volte si è visto respingere la conclusione proprio sulla linea di porta da Poli (6). A firmare la rete del raddoppio ci ha pensato Candreva (6,5) su assist di Felipe Anderson (7). I padroni di casa sono riusciti nell’impresa di sbagliare ben due calci di rigore con lo stesso giocatore, Mbakogu (4,5) che in entrambi i casi si è fatto ipnotizzare da Marchetti (7,5) che ha impedito alla formazione di Castori di rifarsi sotto. Da segnalare anche la traversa di Lulic (6,5) sullo 0-0.
I due rigori sbagliati da Mbakogu gettano nello sconforto i giocatori di Castori che si fanno anche prendere dal nervosismo, già tre gli ammoniti di cui due diffidati (Poli e Simone Romagnoli salteranno il match con l’Udinese). Ottima la copertura di Candreva e Felipe Anderson, con quest’ultimo più volte ha alcuni scontri ravvicinati. Pesano come macigni i due rigori sbagliati nell’arco di soli 45 minuti.
Buon primo tempo per gli uomini di Simone Inzaghi che trovano il modo di sbloccare il match con Bisevac e poi raddoppiano con Candreva, ma devono erigere una statua a Marchetti che ha parato ben due rigori a Mbakogu. Sale in cattedra neutralizzando i due calci di rigore a favore del Carpi, se la Lazio è in vantaggio lo deve in buona parte al suo portiere. Causa il primo rigore a favore del Carpi e poi si fa male (infortunio muscolare), lasciando il posto a Mauricio che invece provocherà il secondo penalty a favore dei padroni di casa. (Stefano Belli)
Impossibilitato a intervenire sui due gol di Bisevac e Candreva, e anche sul 0-3 di Klose poteva fare ben poco. Timbra il cartellino quando si distende nel respingere la conclusione di Biglia.
In più occasioni chiude gli avversari in fallo laterale o in calcio d’angolo, troppo prevedibile in fase offensiva quando i suoi suggerimenti vengono sempre anticipati dagli avversari, nel finale manca di lucidità e freschezza e non combina più nulla di buono.
Diffidato, si fa ammonire e così dovrà saltare l’ultimo – delicatissimo – match in programma contro l’Udinese, un errore di ingenuità che può costare davvero caro.
Per ben due volte nega il gol a Parolo con altrettanti salvataggi sulla linea, poi si arrende sul tap-in vincente di Bisevac. Anche lui, diffidato, si fa ammonire e dovrà dunque saltare l’ultima gara contro l’Udinese, mettendo Castori ancora più in croce.
Attento a coprire gli spazi dove gioca Candreva, fa buona guardia anche su Klose e Felipe Anderson, rischia grosso ribattendo col braccio il tiro di Candreva. Nel finale dà l’illusione del gol scuotendo l’esterno della rete.
Cerca spesso l’imbucata per i suoi compagni ma pecca di precisione, non riesce a calciare in porta dopo la pessima uscita di Marchetti. ( Vivacizza tutta la squadra, è lui a procurarsi la punizione dal quale nascerà l’1-3 di Mbakogu. È entrato in azione troppo tardi)
Anche lui accusa il nervosismo e la tensione per l’enorme posta in palio, tanti falli e pochi spunti positivi. ()
È il primo a cercare la porta, dopo l’intervallo si fa da parte per lasciare il posto a Lasagna. ( Timbra subito il cartellino scheggiando l’incrocio dei pali, nei minuti successivi cerca la porta da calcio di punizione e poi su azione, venendo fermato al momento del tiro da Konko)
Prova a mettersi in evidenza nell’area di rigore della Lazio, senza fortuna, ma è molto generoso e dà tutto in campo senza mai tirarsi indietro rincorrendo ogni pallone.
Pur essendo diffidato non ci pensa due volte a intervenire fallosamente su Konko in una zona morta, prendendo il giallo che gli impedirà di scendere in campo contro l’Udinese. Assieme a Romagnoli e Poli, tre elemeni molto importanti su cui Castori non potrà fare affidamento.
Primo tempo da psicodramma per lui, capace di sbagliare ben due calci di rigore. Anche nella ripresa sbaglia un gol facile e viene coperto di fischi dal pubblico del Braglia, lui reagisce zittendolo. Alla fine va a segno quando ormai è troppo tardi.
Ancora una volta la scelta di schierare Mbakogu dall’inizio non paga, anzi, con i due rigori sbagliati dal numero 99 l’intera squadra si scoraggia e va sull’orlo di una crisi di nervi. Chissà come sarebbero andate le cose se Lasagna e Verdi fossero partiti titolari, anche se la fortuna sembra aver voltato le spalle al Carpi con la traversa di Lasagna all’inizio della ripresa.
Nel primo tempo è bravissimo a neutralizzare il tiro dal dischetto di Mbakogu in ben due frangenti. Nella ripresa blocca la girata di Lollo, poi esce male lasciando la porta vuota, per sua fortuna Pasciuti non riesce ad approfittarne. Sulla vittoria della Lazio c’è la sua firma grossa come una casa.
Lo vediamo spesso intervenire sulla fascia destra soprattutto in fase difensiva, spazzando via tanti palloni e interrompendo le azioni offensive degli avversari. Prova più che sufficiente.
Ha il merito di sbloccare il match sugli sviluppi di un corner trovando il tap-in vincente. Non è al 100% ma nonostante ciò tiene duro e riesce a terminare la partita senza commettere errori e compromettere il risultato.
A inizio gara perde tanti palloni e provoca il rigore a favore del Carpi stendendo Mbakogu dentro l’area, poi si fa male al quarto d’ora di gioco e deve alzare bandiera bianca. ( Entra a freddo per sostituire Hoedt, ci pensa lui a contenere Mbakogu provocando però il secondo rigore a favore del Carpi, anch’esso sbagliato da Mbakogu)
Avanza sulla fascia sinistra dove si propone spesso in fase offensiva (soprattutto nella ripresa ha avuto tantissimi spazi per salire), bravissimo a chiudere Lasagna che stava per liberare il tiro a pochi passi da Marchetti.
Per due volte va vicinissimo al gol prima del vantaggio di Bisevac, poi si fa ammonire e con la spada di Damocle del cartellino giallo gioca in maniera molto più contratta soprattutto nel secondo tempo.
Nel primo tempo prende un cartellino giallo evitabile per proteste, e nella ripresa quando stende Verdi, Rocchi gli sventola il secondo giallo espellendolo. In mezzo, un tiro in porta respinto da Belec.
Al 17′ colpisce una traversa clamorosa col pallone che si stampa anche sul palo, anche lui ha avuto la sua chance per scrivere il suo nome nell’elenco dei marcatori.
Nel primo tempo chiede un calcio di rigore quando il suo tiro viene ribattuto da Gagliolo col braccio, l’arbitro però non lo accontenta. Al 32′ firma la rete del raddoppio sull’assist al bacio di Felipe Anderson, per il terzo anno di fila va in doppia cifra. ( Perde letteralmente la testa mettendo le mani al collo di Letizia, Rocchi gli mostra direttamente il rosso, una scena bruttissima)
Si muove molto bene in mezzo al campo sacrificandosi e correndo su ogni pallone, nella ripresa trova anche il gol del 3-0 grazie alla difesa del Carpi che non lo va a marcare e lo lascia liberissimo di tirare, non sbagliando. Si sta congedando bene dalla Lazio.
Splendido il suggerimento per lo sfortunato Lulic che trova prima la traversa e poi il palo, ma avrà modo di rifarsi quando serve l’assist per il 2-0 di Candreva. Più alti che bassi. ( Suo l’assist a Klose per il 3-0 biancoceleste, anche oggi ha dimostrato di essere rinato con Simone Inzaghi esprimendo tanta qualità in campo)
Quarta vittoria in sei gare per il nuovo tecnico biancoceleste, che oggi ha avuto altre risposte molto confortanti dai suoi che giocano seguendo alla lettera i suoi dettami.