Dominik Paris

ha vinto la discesa di Kitzbuhel, scrivendo una nuova pagina di storia sulla Streif, ormai una sorta di giardino di casa per Paris. Infatti l’altoatesino conquista per la terza volta in carriera la discesa più ambita della stagione della Coppa del Mondo di sci, dopo le vittorie del 2013 e del 2017, successo numero quattro a Kitzbuhel, perché c’è anche il trionfo del 2015 in super-G per Dominik Paris, che possiamo ormai definire senza dubbio come il più forte discesista italiano della storia, almeno da quando esiste la Coppa – azzardare paragoni con l’epoca di Zeno Colò non avrebbe neanche molto senso. Le emozioni sono durate a lungo, anche perché il miglioramento delle condizioni meteorologiche ha dato la possibilità di fare bene anche a chi è partito nelle retrovie. Impossibile battere il tempo di 1’56”82 di Paris, è rimasto saldo anche il secondo posto dello svizzero Beat Feuz, che guida la classifica della Coppa di discesa proprio davanti a Dominik, ne ha fatto invece le spese Christof Innerhofer, comunque fantastico quarto ma scalzato dal podio dall’austriaco Otmar Striedinger, terzo con il pettorale numero 27 a 37/100 da Paris. Da citare anche il quinto posto dell’altro austriaco Daniel Danklmaier, subito dietro Innerhofer con il pettorale numero 41, ma anche il decimo posto di Matteo Marsaglia con il numero 47, a completare l’eccellente prestazione di tutta la squadra azzurra, pur priva di Peter Fill ed Emanuele Buzzi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



PARIS AL COMANDO

Dominik Paris

è al comando della discesa di Kitzbuhel quando sono scesi tutti i migliori. La gara è ancora lunga, ma si avvicina la possibilità che il campione altoatesino possa vincere per la terza volta la gara più attesa della stagione della Coppa del Mondo di sci, che sarebbe il suo quarto successo a Kitzbuhel compreso un super-G. Comunque vada, la prestazione di Paris è stata l’ennesima dimostrazione del suo grande feeling con la difficilissima pista Streif, con una interpretazione quasi perfetta del tracciato, nei limiti consentiti da una pista sulla quale la perfezione non esiste, a maggior ragione in condizioni meteorologiche complicate. Paris ha vinto un duello sul filo dei centesimi con lo svizzero Beat Feuz: tanti intermedi con differenze minime fra i due, poi Dominik è stato perfetto nel finale e ha chiuso con il tempo di 1’56”82, 20 centesimi meglio di Feuz. La festa italiana però è resa ancora più bella da Christof Innerhofer, attualmente terzo e potremmo dire primo degli “umani”, con un ritardo di 93/100 dal compagno di squadra. Insomma, ci sono tutte le premesse per un risultato eccezionale, che potrebbe regalarci addirittura due azzurri sul podio della discesa più importante dell’anno. Grandi emozioni e anche brividi, con Vincent Kriechmayr e Brice Roger che sono stati autori di numeri pazzeschi: l’austriaco e il francese non hanno completato le proprie prove, ma questa sera potranno festeggiare per essere usciti dalla Streif senza essersi fatti male, impresa eccezionale visti i rischi che hanno corso. Non ha tagliato il traguardo nemmeno Max Franz, che probabilmente ha sentito dolore dopo avere subito forti vibrazioni allo sci e saggiamente ha deciso di fermarsi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA DISCESA DI KITZBUHEL

La discesa di Kitzbuhel avrà inizio alle ore 11.30, quando prenderà il via il primo atleta sulla pista Streif. Diciamo subito che l’appuntamento per tutti gli appassionati sarà in diretta tv sui canali che ormai da molti anni sono i punti di riferimento per lo sci: Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) e il canale tematico Eurosport, disponibile anche sulla piattaforma Sky. Se non potrete mettervi davanti a un televisore negli orari della gara, ci saranno anche le possibilità fornite dalla diretta streaming video, gratuita sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it), oppure riservato agli abbonati per quanto riguarda Eurosport Player e Sky Go. Ricordiamo inoltre la possibilità di seguire il live timing sul sito ufficiale della Federazione internazionale per essere sempre aggiornati su come stanno andando le cose in Austria (www.fis-ski.com) con i tempi di tutti gli atleti in gara in tempo reale. CLICCA QUI PER LO STREAMING SU RAIPLAY



SI COMINCIA

La discesa di Kitzbuhel sta per cominciare: nei pochi minuti che ci separano dalla partenza del primo atleta sulla mitica pista Streif, dove ci attende uno spettacolo come sempre straordinario sia per il livello tecnico del tracciato sia per l’atmosfera e il fascino di questa gara leggendaria, facciamo il punto sulla situazione nella classifica della Coppa di discesa. Abbiamo già accennato che al comando c’è lo svizzero Beat Feuz, l’unico discesista che abbia trovato finora la continuità di rendimento in una stagione che ha visto cinque vincitori diversi in altrettante discese disputate. Ecco dunque Feuz primo con 340 punti, seguito a quota 249 punti dall’austriaco Vincent Kriechmayr, vincitore settimana scorsa a Wengen. Terzo posto con 222 punti per l’altro austriaco Max Franz, grande protagonista dell’inizio di stagione apparso però ultimamente in calo, poi ecco a quota 220 punti il nostro Dominik Paris, pronto a fare di nuovo grandi cose sulla Streif, e al quinto posto il norvegese Aleksander Aamodt Kilde con 215 punti. Adesso però basta numeri: la parola passa alla pista e al cronometro, perché la discesa libera maschile di Kitzbuhel sta per cominciare. Che lo spettacolo abbia inizio! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

L’ALBO D’ORO

Si avvicina la diretta della discesa di Kitzbuhel, la più celebre classica della Coppa del Mondo di sci maschile sulla leggendaria pista Streif. Dunque, in attesa delle emozioni della discesa, è doveroso fare un tuffo nella storia di Kitzbuhel, dove si gareggia dall’ormai lontanissimo 1931 – vengono i brividi pensando a cosa dovesse significare allora sciare su una pista così difficile. L’albo doro della gara rispecchia dunque la storia dello sci: fra i vincitori troviamo ad esempio negli anni Cinquanta Toni Sailer, nei Sessanta Karl Schranz e Jean-Claude Killy, poi naturalmente Franz Klammer negli anni Settanta (ma con un ultimo successo nel 1984) e Pirmin Zurbriggen negli anni Ottanta per citare alcune leggende dello sci. Gli anni Novanta sono stati caratterizzati da tre vittorie a testa per Franz Heinzer e Luc Alphand, dal primo successo italiano con Kristian Ghedina nel 1998, che sarà seguito nelle ultime stagioni dai successi di Dominik Paris nel 2013 e nel 2017 e di Peter Fill nel 2016, ma anche dagli inizi dell’incredibile carriera di Didier Cuche, che ha vinto per ben cinque volte in 14 anni. L’ultimo suo successo risale al 2012, da allora come detto tantissima Italia appunto con Paris e Fill – tre successi nelle ultime cinque edizioni -, mentre nel 2014 vinse Hannes Reichelt (unico successo austriaco dopo Michael Walchhofer nel 2006), nel 2015 si è imposto Kjetil Jansrud, unica affermazione norvegese dopo le due di Lasse Kjus, mentre l’anno scorso Thomas Dressen ha interrotto un digiuno che per la Germania durava da quasi 40 anni. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PRESENTAZIONE DISCESA KITZBUHEL

La diretta della discesa di Kitzbuhel è senza dubbio il momento più atteso dell’intera stagione della Coppa del Mondo di sci. Il giorno è arrivato: oggi, venerdì 25 gennaio 2019, in anticipo rispetto al tradizionale sabato per cercare di evitare un possibile peggioramento del tempo, vivremo la gara sicuramente più attesa dell’anno nel Circo Bianco. L’Austria si ferma, ma ovunque nel mondo chi appena si interessa anche solo minimamente di sci si metterà davanti a un televisore per seguire la mitica gara sulla pista Streif. La discesa di Kitzbuhel è forse la gara in assoluto più attesa della stagione, anche se a breve ad Are vivremo i Mondiali; di certo per un discesista vincere almeno una volta a Kitzbuhel nella carriera è importante come un oro olimpico o mondiale, è dunque un piacere ricordare che negli ultimi anni la Streif sembra essere diventata territorio di conquista per i discesisti azzurri. Tanti elementi contribuiscono al fascino della località più celebre dello sci mondiale: innanzitutto la storia, perché qui si gareggia fin dal 1931, anno di nascita del trofeo dell’Hahnenkamm; Kitzbuhel è anche l’evento più glamour, come Montecarlo per la Formula 1 o Wimbledon per il tennis. Naturalmente poi c’è il grande valore tecnico della Streif, in particolare grazie ad alcuni passaggi che vanno citati: la Mausefalle, salto posto poco dopo la partenza il cui nome in tedesco significa “trappola per topi”, che rende molto bene l’idea della sua difficoltà; la Steilhang, una doppia curva in contropendenza che porta lo sciatore a ridosso delle reti di protezione subito prima di un tratto di scorrimento nel quale è fondamentale entrare con buona velocità; infine l’Hausbergkante, tratto da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima che immette sul rettilineo finale, una sfida ai limiti delle possibilità della fisica.

DIRETTA DISCESA KITZBUHEL: FAVORITI E ITALIANI

A Kitzbuhel si disputerà la sesta discesa libera stagionale. Difficile fare una gerarchia dei valori, perché le precedenti cinque sono state vinte da altrettanti discesisti e dunque l’elenco dei protagonisti più attesi è decisamente lungo. In primo piano però dobbiamo mettere lo svizzero Beat Feuz, l’unico ad avere avuto continuità di rendimento e di conseguenza meritatamente primo nella classifica della Coppa di discesa: per Feuz una vittoria a Beaver Creek e poi il secondo posto di Wengen settimana scorsa e due terzi posti in Val Gardena e a Bormio, dunque l’elvetico è salito quattro volte sul podio e merita la copertina, ricordando anche il secondo posto dell’anno scorso a Kitzbuhel dietro al tedesco Thomas Dressen, quest’anno purtroppo assente per infortunio. Vincent Kriechmayr invece potrebbe essere (con Matthias Mayer) il nome più caldo per i padroni di casa austriaci, perché sabato scorso ha vinto a Wengen e con un nuovo successo metterebbe a segno la doppietta nei due appuntamenti più attesi della stagione. Riflettori puntati però anche sugli azzurri, e non solo per la memorabile doppietta messa a segno da Dominik Paris e Christof Innerhofer a Bormio. Paris infatti ha un feeling straordinario con Kitzbuhel: anche considerando solamente la discesa, ecco due vittorie e un secondo posto per lui dal 2013, ma anche Innerhofer ha tutte le qualità necessarie per regalarci grandi emozioni sulla Streif. Peccato però per gli infortuni che ci priveranno di Peter Fill ed Emanuele Buzzi: il veterano altoatesino vinse qui nel 2016, mentre l’emergente sappadino è caduto sabato scorso dopo il traguardo a Wengen e la gioia per il sesto posto (miglior piazzamento della carriera) è presto diventata dolore per una stagione finita troppo presto.