Andy Murray si è operato all’anca: una protesi metallica gli è stata montata a Londra, e dunque l’ex numero 1 del ranking Atp ha scelto di finire sotto i ferri. Era una decisione che si era riservato di prendere dopo gli Australian Open: eliminato al primo turno da Roberto Bautista Agut, dopo aver rimontato due set di svantaggio ed essersi guadagnato il quinto, Murray aveva dichiarato di non sapere se continuare a giocare qualche torneo sparso o se invece operarsi immediatamente, con la speranza di arrivare fino a Wimbledon dove metterà la parola fine alla sua carriera. Da questo punto di vista tutti i suoi fan, o semplicemente gli appassionati di tennis, rimarranno delusi: non ci sono infatti ripensamenti circa l’appendere la racchetta al chiodo, da questo punto di vista il due volte campione di Wimbledon era stato netto un paio di settimane fa. Ai Championships, Murray darà l’addio allo sport che ha praticato fin da quando era bambino: il punto di domanda riguardava appunto la possibilità fisica di arrivarci, con questo intervento il tennista spera appunto di avere una chance di giocare sull’erba di casa e salutare sul campo centrale dell’All England Lawn & Tennis Club, quello in cui ha vissuto l’emozione più grande della sua carriera.



MURRAY OPERATO ALL’ANCA: LE PAROLE

“Mi sento un po’ malconcio e indolenzito, ma sono fiducioso che il dolore sparirà presto”: così Andy Murray ha commentato la sua operazione chirurgica all’anca, condividendo su Instagram la foto che lo ritrae sul letto d’ospedale e quella della radiografia. Ricorderete che il tennista scozzese era stato protagonista di uno dei momenti più toccanti nella storia recente dello sport: il venerdì precedente l’inizio degli Australian Open aveva annunciato in conferenza stampa, tra le lacrime e dovendosi fermare più volte, di non poter più continuare a giocare e, dunque, di voler provare ad arrivare fino a Wimbledon come ultimo atto della sua carriera, con la consapevolezza che anche a Melbourne sarebbe potuta arrivare la parola fine. Immediate le reazioni da parte di colleghi e non solo: tra i messaggi più toccanti quello di Nick Kyrgios, cui Murray ha fatto sostanzialmente da mentore nei primi anni dell’australiano sul circuito, quello di Juan Martin Del Potro che dovrebbe rientrare a breve dopo un brutto infortunio e quello di tutte le tenniste che hanno ricordato come lo scozzese abbia sempre fatto sentire la sua voce sullo spinoso tema legato all’uguaglianza dei premi nei tornei maschili e femminili.

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