CALCIO E OLIMPIADI, TANTI BIG VOGLIONO PARTECIPARE

Quando si pensa alle Olimpiadi di solito si fa riferimento a nuoto e atletica, gli sport principi dei Cinque Cerchi. Ciò non toglie che il calcio, anche se ha meno occhi addosso rispetto al di fuori dalle Olimpiadi, vuole la sua parte ma al tempo stesso non molti conoscono il regolamento circa le convocazioni. Ultimamente sono emerse tante domande su chi può e chi non può partecipare dato che Mbappé, Lautaro, Thuram e non solo sono stati accostati alle rispettive Nazionali.



Bisogna fare una precisazione importante, come spiega anche Calcio e Finanza: le selezioni per le Olimpiadi hanno il limite di età ricollegabile ad un Under 23. Dunque i fuoriquota hanno un limite, non in questo caso anagrafica ma di quantità vale a dire al massimo tre giocatori non Under 23 per intenderci. Ecco perché i sopracitati possono rientrare nella lista. Occhio però perché i club potrebbero dire di no.



CALCIO E OLIMPIADI, LE REGOLE E IL PRECEDENTE “MESSI”

Calcio e Olimpiadi, un binomio che spesso va a scontrarsi contro le richieste della società. Come vi abbiamo spiegato esiste un limite di età (Under 23) e un limite di fuoriquota (3) che sono le uniche regole essenziali che i CT devono rispettare prima di diramare le convocazioni. Detto questo, i CT devono però spesso scontrarsi anche i club.

Infatti le società non sono obbligate ad acconsentire ai propri tesserati alla convocazioni per le Olimpiadi. Questo poiché l’unico requisito che mette spalle al muro le società e le obbliga a rilasciare i propri calciatori senza se e senza ma sono le competizioni presenti nel calendario delle partite internazionali della FIFA e le Olimpiadi non ne fanno parte. Questo non riguarda solo i fuoriquota, ma anche gli Under 23: nel 2008, il Tribunale Arbitrale dello Sport ha stabilito una causa tra il Barcellona e la FIFA sull’effettivo obbligo di schierare Messi, che poi tra l’altro avrebbe anche conquistato l’oro.



CALCIO E OLIMPIADI,IL REAL MADRID AVVISA: NON PARTE NESSUNO

Tornando al discorso delle Olimpiadi e del calcio, l’aspetto normativo è quello che abbiamo spiegato con il calendario della FIFA a sancire l’obbligo o meno nel far partire i propri tesserati. Esiste però un elemento contrattuale che cambia da Paese a Paese con la posizione predefinita che presenta la clausola di impedimento circa la partecipazione del calciatore alle Olimpiadi dunque di base le società non sono obbligate.

Una di queste è il Real Madrid che dunque andrebbe, nel caso diventasse ufficiale l’arrivo di Mbappé, a contrastare la Francia per evitare che il fuoriclasse perda la preparazione estiva e rischi un infortunio in Nazionale. In ogni caso, le società in questo calcio sempre più ricco di competizioni potrebbero quasi tutti avvalersi della possibilità di rifiutare la convocazione e far proseguire ai giocatori la preparazione in gruppo.