Sono ripresi gli allenamenti anche nel mondo del calcio, dopo il via libera indetto dal governo solo domenica scorsa, ma solo a scaglioni. Come abbiamo visto già ieri ancora diversi club n0n hanno dato il via libera a sessioni individuali presso i propri centri sportivi, come ad esempio ancora l’Inter, che prima, in via prudenziale, vorrebbe essere sicura della negatività al coronavirus di tutti i suoi tesserati. E chi prendere tempo ancora è poi anche il bomber del Milan Zlatan Ibrahimovic, che si trova ancora in Svezia. L’attaccante, che si sta allenando assieme all’Hammarby, pare non aver intenzione di tronare a Milano fino a che non vi saranno certezze sulla ripresa degli allenamenti in gruppo dal 18 maggio e sulla ripartenza del campionato di Serie A. Chi invece non ha perso tempo, nonostante le precarie condizioni di salute (persistenti) è Sinisa Mihajlovic: l’allenatore del Bologna infatti stamattina si è allenato a Casteldebole, per un’oretta, ovviamente in solitaria. (agg Michela Colombo)



CAIRO PREDICA PRUDENZA

La Serie A prova a ripartire: già questa settimana infatti, dopo il via libera arrivato all’ultimo dal Viminale, i giocatori hanno ripreso gli allenamenti sia pure in forma individuale e diverse società si stanno attrezzando per eseguire al più presto i primi screening medici e tamponi ai giocatori e tutto al personale. Ecco dunque che già la gran parte dei club della Serie A dunque hanno riaperto le proprie porte: ma pure vi è chi ancora non ha preso una decisione sulla ripresa delle attività Per ora club come Genoa, Brescia e Milan non hanno ancora annunciato alcunché di ufficiale sulla possibilità di ritornare in campo per svolgere i primi allenamenti: ma pure il Torino ancora non ha preso posizione. Il patron del Toro Urbano Cairo, che da tempo pare uno dei meno convinti sull’opportunità di tornare a giocare e chiudere la stagione, al momento invoca prudenza: “Un tentativo va fatto, ma a guidarci deve essere il Governo. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per far sì che tutto vada bene e soprattutto in sicurezza, la salute è fondamentale. Serve un protocollo molto sicuro”. E i dubbi sul protocollo studiato dalla FIGC per la ripresa non mancano, come pure ha sottolineato Damiano Tommasi, che ha chiesto che si lavori a nuove norme anche per la prossima fase, degli allenamenti congiunti, che si aprirà dal 18 maggio.



CALCIO RIPRESA ALLENAMENTI, TORNA CRISTIANO RONALDO

Mentre quindi anche sul tema della ripresa degli allenamenti di calcio il fronte è diviso, ecco che i club intanto chiamano a sé i giocatori stranieri ancora all’estero. In tal senso ecco Napoli e Inter hanno già in sede i propri tesserati mentre tra le file del Milan ancora tardano a tornare Zlatan Ibrahimovic e Franck Kessie. Maggior problemi ha ancora la Juventus, che contava 9 giocatori ancora all’estero solo fino a pochi giorni fa, come Higuain e Cristiano Ronaldo. Sul Pipita non si hanno nuove, ma nella tarda serata di ieri, il bomber lusitano, pur con qualche difficoltà è riuscito a tornare a Torino. Cristiano Ronaldo infatti è rientrato con un jet privato assieme alla famiglia all’aeroporto torinese, pronto dunque ad essere convocato da Sarri. Va però detto che lui, come tutti i giocatori stranieri in arrivo, dovranno osservare un periodo di isolamento domestico di almeno 14 giorni prima di riunirsi a club e compagni. Da aggiungere che al momento sempre in casa della Vecchia Signora, rimane positivo al coronavirus anche Paulo Dybala: il giocatore argentino è in isolamento forzato dal 21 marzo scorso.

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