CALCIOMERCATO GENOA, INTERESSA PAROLO!
Anche il Grifone o il “Vecchio Balordo”, come amava chiamarlo Gianni Brera, si prepara alla nuova stagione e sta cercando di individuare nel calciomercato i rinforzi giusti per il tecnico Davide Ballardini. Che in realtà proprio in questi giorni sta studiando la proposta di rinnovo del contratto offerta dal Genoa, che non vorrebbe iniziare la stagione col mister in scadenza. Sky Sport ha sottolineato come “l’allenatore è assolutamente confermato sulla panchina ma ha ancora un anno di contratto e non vorrebbe cominciare la stagione in scadenza“.
Bisognerà trovare un’intesa e lavorare sulle prime indicazioni per il futuro. Dopo l’addio di Kevin Strootman, accasatosi al Cagliari, bisognerà individuare su un centrocampista e le opzioni sono diverse. In primis Marco Parolo, che ha affermato di voler proseguire la sua carriera da calciatore anche dopo la scadenza del suo contratto con la Lazio, avvenuta lo scorso 30 giugno. E il Genoa sarebbe molto interessato al 36enne ex Nazionale azzurro, che porterebbe un buon bagaglio d’esperienza con sé.
CALCIOMERCATO GENOA, PER KUCKA SERVE INSISTERE
Per la mediana piace anche, e non poco, Juraj Kucka, che ha lasciato i rossoblu 6 anni fa: il Genoa lo vorrebbe come cavallo di ritorno ma al momento il Parma ha rifiutato la prima offerta da 3,5 milioni di euro, pur essendo retrocesso il club emiliano sta allestendo una squadra con colpi importanti come Gigi Buffon e Franco Vazquez e non vuole certo svendere i suoi pezzi migliori. Il Genoa però insiste e alzando l’offerta potrebbe chiudere rapidamente la trattativa per poi lavorare sull’attacco. Il sogno è Haris Seferovic, grande protagonista a Euro 2020 con la maglia della Svizzera dopo la doppietta siglata alla Francia e l’attaccante elvetico al momento in forza al Benfica potrebbe essere tentato dal ritorno in Italia, dove è partito con la maglia della Fiorentina. Per lui il Genoa sarebbe pronto a un grande investimento da 15 milioni di euro, per riportare una punta di livello internazionale che in rossoblu manca dai tempi dell’intuizione che portò il polacco Piatek a Marassi.