Razvan Marin ha contribuito notevolmente alla straordinaria salvezza del Cagliari nella seconda parte di stagione. Molti club si sono accorti delle capacità del rumeno, tra questi il Milan che, avendo deciso di non riscattare Meité, cerca un rinforzo in mezzo al campo. La partenza verso la Coppa d’Africa, a gennaio, di Kessie e Bennacer, poi, accentua ulteriormente la ricerca in un settore che, al momento, ha il solo Tonali come alternativa. Marin è un profilo giovane, interessante e con uno stipendio assolutamente accessibile.



Può ricoprire il ruolo di centrale davanti alla difesa, così come quello di mezz’ala in un centrocampo a tre. Abile nel calciare le punizioni, è stato protagonista di diversi assist da fermo nella seconda metà del campionato. Arrivato dall’Ajax nella scorsa estate, il centrocampista rumeno ha trovato delle difficoltà iniziali, acuite dai problemi di tutta la squadra sotto la guida di Di Francesco. L’infortunio di Rog prima e l’arrivo di Semplici poi, oltre a una conoscenza migliore del nostro calcio, gli hanno dato un ruolo centrale all’interno dei rossoblu, accendendo i riflettori sulle sue prestazioni.



Calciomercato Milan, Cagliari rifiuta la prima proposta rossonera

Maldini e Massara avrebbero offerto 15 milioni per il suo cartellino, ma il presidente Giulini ha respinto al mittente la proposta. Anche il Lione avrebbe messo la stessa cifra sul piatto, ma avrebbe ottenuto la stessa risposta. Impegnato a cedere Nandez all’Inter, in cambio di Nainggolan e qualche giovane interessante, Giulini non sembra intenzionato a smembrare il suo centrocampo, che riacquisterà Rog dopo l’infortunio ai legamenti occorsogli a dicembre.

Il Milan, dunque, sta iniziando a sondare il terreno per rafforzare la mediana, in attesa che si sblocchino le situazioni relative a Calhanoglu e a Giroud, anche per capire quale margine ci sia per un eventuale investimento, considerando anche i riscatti di Tonali dal Brescia e di Tomori dal Chelsea. Il rifiuto iniziale del Cagliari non preoccupa più di tanto, dunque, perché il mercato è appena iniziato e le opportunità potranno arrivare con il passare dei giorni e quella zona di campo potrebbe essere coperta anche da un prestito, come avvenuto a gennaio proprio con Meité.