L’antipasto della sua ospitata nel programma Avanti Popolo, condotto da Nunzia De Girolamo sul terzo canale del servizio pubblico, sembrava esplosivo, ma, al momento di dire tutto sulla sua “inchiesta” sul caso calcioscommesse, Fabrizio Corona sostiene di essere stato “censurato” dalla Rai e di aver tenuto un’intervista che, nella sostanza, si sarebbe tradotta in un rimpasto di cose già dette senza la possibilità di sganciare altre “bombe”. Una finestra televisiva con il freno a mano tirato, secondo il punto di vista dell’ex re dei paparazzi, che avrebbe finito per deludere non solo le sue aspettative ma anche quelle di un pubblico in fibrillazione da ore sull’onda di lanci social al grido di “Stasera godetevi lo spettacolo”.



Poco dopo la messa in onda del suo intervento nella trasmissione di Rai 3, Corona ha affidato al suo profilo Instagram uno sfogo al vetriolo: “Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi. Purtroppo non ho potuto, come mi avevano garantito questa mattina, dire quello che volevo, mostrare in tv il grande lavoro che sto portando avanti da 6 giorni senza dormire con il mio amico Moreno. A un certo punto la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto? C’era la voce di Zaniolo e di 3 giocatori di serie A che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi. Hanno preso per il cu*o voi e hanno preso per il cu*o me. La tv oggi bisogna farsela da soli. Adesso penso cosa fare e dove mostrare tutte le notizie che ho trovato con immenso sacrificio e rischiando senza nessuna paura, perché sono un uomo libero e non mi spavento di niente. Ho sbagliato a venire in questo programma e a promuovere ‘qui’ un’inchiesta così importante e complessa che è stata censurata. Io me ne faccio una ragione e domani mi passerà, ma per voi è una vergogna. Mi dispiace tanto. Ancora dopo tanti anni non imparo la lezione“.



Calcioscommesse: Zaniolo nega, Fagioli patteggia e Tonali parla in Procura

Il caso “calcioscommesse”, nell’ipotesi di un allargamento dell’inchiesta della Procura di Torino, potrebbe assumere i contorni di uno scandalo nazionale con l’eventuale iscrizione di altri calciatori nel registro degli indagati (dopo Fagioli, Zaniolo e Tonali) per il presunto coinvolgimento in un giro di scommesse illegali. Mentre Corona annunciava la sua ospitata da Nunzia De Girolamo promettendo ulteriori rivelazioni – che in realtà non ci sono state -, sul fronte investigativo l’attività degli inquirenti è andata avanti con l’interrogatorio del giocatore Sandro Tonali. Secondo quanto riporta Ansa, il calciatore del Newcastle avrebbe parlato con i pm per circa 3 ore, dopo aver ammesso la ludopatia, rispondendo a domande relative a puntate online e a contenuti che sarebbero stati rilevati nel suo telefonino, in particolare chat e traffico Internet.



E mentre Nicolò Zaniolo continua a negare di aver scommesso sul calcio, lo juventino Nicolò Fagioli ha patteggiato raggiungendo un accordo con la Procura federale, come riporta la nota della FIGC diffusa poche ore fa: “Verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS (Codice di Giustizia sportiva, ndr) che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA”. Fagioli dovrà inoltre sottoporsi ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e a “un ciclo di almeno 10 incontri pubblici“, spalmati nell’arco di 5 mesi, da tenere presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Federazione. In sostanza, quanto concordato si traduce in uno stop di 7 mesi dal calcio giocato che, in caso di percorso lineare e senza violazioni, consentirebbe a Fagioli di rientrare in campo a maggio ed eventualmente prendere parte agli Europei.