Calcioscommesse: i silenzi di Aston Villa e Newcastle su Zaniolo e Tonali…
Non è solo una scossa, ma un cataclisma di proporzioni potenzialmente devastanti per il calcio italiano con ripercussioni che guardano oltremanica: all’estero, l’eco dello scandalo calcioscommesse risuona con prepotenza nell’attenzione mediatica riservata dalla stampa britannica al presunto coinvolgimento dei calciatori Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, che militano in Premier League, dopo il giocatore Nicolò Fagioli (i tre risultano indagati, riporta Ansa). Mentre il vento dell’inchiesta torinese sulla presunta trama di scommesse illegali si starebbe estendendo ad altri nomi pesanti – indiscrezioni parlano di altri giocatori prossimi a finire nel fuoco dell’indagine – la notizia deflagra oltre l’Italia e si impone sulle prime pagine delle cronache sportive in Inghilterra, come documenta il titolo a caratteri cubitali proposto da The Sun: “Bet Shock” (“Shock scommesse”).
Per il momento, fanno sapere le agenzie, l’Aston Villa, con Zaniolo in prestito annuale al club di Birmingham dal Galatasaray, e il Newcastle, fresco dell’acquisto di Tonali dal Milan con una operazione da 70 milioni di euro, non hanno commentato la notizia in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. L’evoluzione del lavoro degli inquirenti potrebbe riservare sorprese e contraccolpi notevoli. Zaniolo e Tonali hanno lasciato il ritiro di Coverciano poche ore fa, alla vigilia delle partite con Malta e Inghilterra per le qualificazioni europee, esclusi dalla Nazionale e raggiunti da un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge lo juventino Fagioli. Stando a quanto riportato dall’Ansa questa mattina, a Zaniolo la Procura contesterebbe l’esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, fattispecie prevista all’art 4 della legge 401 del 1989. Ieri sarebbe scattato il sequestro dei telefoni dei due giocatori perché siano passati al vaglio chat e contatti. Ma cosa rischiano i calciatori se venisse confermato il quadro ipotizzato dagli inquirenti?
Calcioscommesse: cosa rischiano Zaniolo e Tonali in Premier?
L’inchiesta della Procura di Torino porterà ad accertare se le ipotesi di scommesse su piattaforme illegali siano fondate. In caso di sanzioni a carico di Zaniolo e Tonali, scrive la stampa britannica, ci saranno conseguenze in Premier. The Sun sottolinea come la normativa italiana sulle scommesse illegali sia molto più severa di quella inglese prevedendo la squalifica fino a 3 anni in caso di illecito sportivo. Tale eventualità, scrive il Daily Mail, porterebbe al congelamento degli stipendi dei giocatori o alla risoluzione del contratto.
Sul nodo scommesse, l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva prevede che “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA“, un divieto che non riguarda soltanto le piattaforme illegali come invece prevede la giustizia ordinaria. Il reato nell’ambito di quest’ultima cornice si risolve col pagamento di una multa, ma in ambito sportivo la violazione dell’articolo 24 comporta “la squalifica non inferiore a 3 anni e l’ammenda non inferiore a 25.000 euro“. La squalifica sarebbe valida non solo nel calcio italiano, ma nel mondo, in base ai regolamenti Uefa e Fifa, e ciò, nel caso in cui le accuse venissero confermate, per i calciatori che militano in Premier League implicherebbe l’estensione della sanzione anche a quel contesto agonistico.