“RIFORMA AUTONOMIA ENTRO DICEMBRE, MI INTERESSA MODELLO SPAGNOLO”: PARLA CALDEROLI
La riforma sull’Autonomia differenziata potrebbe essere approvata in via definitiva entro dicembre 2023: lo ha dichiarato nell’intervista a “La Verità” il Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, l’indomani della lettura in Senato del parere della Commissione Bilancio sulla proposta di legge targata Lega. «Coerenza e omogeneità», spiega Calderoli citando il parere sull’Autonomia differenziata, «sono state riscontrate nei contenuti. Su queste basi, il ddl è stato assegnato alla Commissione Affari Costituzionali». La tempistica ora vede secondo il Ministro Calderoli circa 4 mesi per il passato al Senato e altri 4 per il passaggio alla Camera: sui LEP (Livelli Essenziali Prestazioni) il discorso invece è più complesso.
L’esame del ddl Autonomia è affidato al Parlamento mentre la definizione dei LEP, con relativi costi e fabbisogni «è affidata ad una cabina di regia che vede tutti i Ministri competenti sulle materie oggetto di possibile trasferimento, più io stesso, il MEF, le Riforme, la Coesione, i Presidenti della Conferenza delle Regioni, UPI e Anci». In tutto questo iter poi sarà decisivo il ruolo svolto dal Comitato di esperti nominati da Calderoli nelle scorse settimane, presieduti dal professor Cassese (riunione la prima decade di maggio). Al netto delle frenate viste dall’Emilia Romagna di Bonaccini sulla riforma dell’Autonomia, in prima battuta appoggiata assieme a Lombardia e Veneto («immagino che l’elezione della Schlein ha cambiato le cose…), il Ministro sottolinea i punti virtuosi di questa riforma: «mi si dice che vorrei dividere il Paese ma è già diviso per diversi servizi, con la nostra riforma possiamo cambiare la situazione». Lo storico esponente leghista sottolinea di essere affascinato dal modello che si ha in Spagna per l’autonomia delle singole Regioni: «vi è interesse per il funzionamento delle Comunità autonomie spagnole […] indipendentemente dal fatto che una regione italiana chieda o no di usare l’autonomia differenziata, stabiliremo che alcuni servizi e prestazioni debbano essere comunque garantiti. Questo è garantire l’unità del Paese».
MINISTRO CALDEROLI: “CON L’AUTONOMIA LE REGIONI TAGLIERANNO LE TASSE”
Secondo il piano del Governo Meloni, il progetto di Autonomia differenziata portata avanti dal Ministro Calderoli punta a far ridurre la tassazione nelle Regioni e negli enti locali: «perché ricevete le stesse risorse della regione dove sono costretto a spostarmi per essere curato, ma non riuscite a garantirmi un servizio accettabile?», si chiede provocatoriamente il Ministro delle Autonomia sempre a “La Verità”.
Già oggi, conclude il ragionamento il Ministro Roberto Calderoli, le Regioni gestiscono la spesa molto meglio dello Stato: dal 2011, spiega, «a livello statale la spesa per il personale è cresciuta dell’1,3% mentre a livello regionale è scesa del 10%». Per quello che riguarda l’acquisto di beni e servizi invece la differenza complessiva è del 29% a favore delle Regioni: «se ti dò 100 e svolgi quelle funzioni usando 80, con il restante 20 puoi tagliare le tasse o incrementare i servizi […] la solidarietà messa a disposizione delle regioni più ricche c’è, come un investimento sulla crescita del Sud e che le altre, quando ne hanno la possibilità, devono dimostrare di saper correre a vantaggio di tutti i cittadini».