Appena uscito da 14 giorni di quarantena preventiva per aver volato in aereo con alcuni passeggeri indiani, Roberto Calderoli si concede a 360° a Daniele Capezzone su “La Verità” per discutere dei temi più caldi della politica vissuti da uno dei veri veterani del Parlamento. Si parte col Governo Draghi, dove il leghista vede una piena e positiva scelta del suo partito: bene sui vaccini, meno su alcune misure come il coprifuoco, ma un bilancio nel complessivo positivo «La paura fa novanta. Diciamolo: molte misure, specie nel periodo Conte, erano evidentemente incostituzionali. Il passaggio al “rischio ragionato” di Draghi mi è parso molto positivo».



Resta però la piena fiducia nella persona Mario Draghi, di cui Calderoli esprime piena e completa fiducia «ma chi gliel’ha fatto fare con certi ministri che a vederli ti viene da farti subito il segno della croce… Diciamo che quando vedo alcuni in Cdm, tendo a recitare il rosa- rio preventivamente. Intendiamoci, alcuni hanno una marcia in più. Ma se hai accanto certi altri… Ecco, ora il premier deve dimostrare di essere “Draghi”, un fuoriclasse».



LA LEGA TORNERÀ A CRESCERE: ECCO COME

Dal Governo al Centrodestra, la difficoltà ora della coalizione non sono poche visti i tanti punti di “collisione” che vedono Lega e Fratelli d’Italia in aperta competizione specialmente sul fronte consensi: «Albertini e Bertolaso saltati per le candidature delle Amministrative? Mai dire mai», annuncia Calderoli, «posso comprendere che gli interessati se non vedono piena convinzione o colgono qualche distinguo, si fermino». Stilettata lanciata contro Fratelli d’Italia, con annesso appello «vedo una sollecitazione di FdI affinché la coalizione si sieda a un tavolo e se ti siedi al tavolo, la soluzione la trovi […] la loro linfa viene dallo stare all’opposizione. Ma è un ragionamento che vale nel breve. Quando a settembre-ottobre gli italiani saranno tutti vaccinati, e già da prima le attività saranno ripartite bene, credo che le tendenze dei sondaggi attuali saranno ribaltate. E saremo premiati noi, che, pur al prezzo di aver ingoiato tanti bocconi amari, abbiamo fatto una scelta giusta». Al di là però delle distanze, la scelta della Lega e di Salvini è stata corretta secondo Calderoli «Non è la prima volta, in tanti anni, che le forze di centrodestra hanno collocazioni diverse rispetto a un governo. Il momento di sintesi lo trovi proprio alle amministrative o alle regionali. È quello il test dove puoi ricomporre l’alleanza. Per questo il “tavolo” è auspicato anche da me. Stavolta ci sono anche candidati civici che si sono manifestati, che la gente riconosce come naturali. Se non ne facciamo tesoro, è la sindrome Tafazzi… ». Chiosa finale sul Ddl Zan, disegno di legge secondo il senatore della Lega «profondamente ideologico […] sia per la cittadinanza sia per i diritti: se il Pd pensa che la sua ragion d’essere stia in quelle battaglie, forse finisce davvero al 15%. La gente capisce quando fai le cose in modo ideologico».

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