COME PUÒ CAMBIARE L’ASSEGNO DI INCLUSIONE: L’ANALISI DEL MINISTRO CALDERONE DA CERNOBBIO

Appena due giorni fa il sindacato FP Cgil aveva lanciato un nuovo allarme contro il Governo Meloni spiegando che sull’Assegno di inclusione (la nuova misura di sostegno ai fragili dopo il pensionamento del Reddito di Cittadinanza) i servizi sociali e gli stessi centri per l’impiego sono «allo stremo». Dal Forum Ambrosetti di Cernobbio arriva la risposta indiretta del Ministro per il Lavoro Marina Calderone: intervistata dal “Corriere della Sera”, la titolare del Dicastero protagonista del “cambio” storico tra RdC e l’accoppiata Adi (Assegno di inclusione) e Sfl (Supporto formazione lavoro) sottolinea come non siano state affatto ridotte tali misure.



Valgono circa 7 miliardi di euro l’insieme ogni anno di fondi erogati tanto per l’Assegno di inclusione (rivolto alle persone fragili e in difficoltà) quanto per il Supporto sul mondo del lavoro che serve invece a migliorare l’occupazione degli italiani: il punto secondo Calderone è che occorre riflettere sugli strumenti in modo da poterli migliorare continuamente, anche capendo come spendere meglio i fondi già esistenti. Innanzitutto la Ministra smentisce l’ipotesi che i risparmi del 2024 sul SFL possano finanziare come “tesoretto” la Manovra 2025: nonostante le poche adesioni, le risorse allocate dal Governo sul Supporto resteranno per quell’obiettivo.



CALDERONE (MIN. LAVORO): “OCCUPAZIONE ED ECONOMIA, LA SCOMMESSA SUGLI ITS”

In secondo luogo, occorre certamente una spesa migliore e più oculata dei fondi per Adi e SFL e qui Calderone da Cernobbio trae la sua ipotesi su come poter realmente migliorare le misure assistenziali che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza ormai già due Manovre di Bilancio fa. I sostegni effettivi devono andare solo a chi ne ha diritto per non ripetere gli errori e la mala gestione del RdC negli anni passati: «non consideriamo le due misure come statiche, faremo un bilancio dopo il primo anno per capire se sono necessari ulteriori interventi, anche ampliando gli strumenti disponibili».



L’aumento eventuale delle soglie di redito per l’Assegno di inclusione è il primo punto di valutazione che il Ministero del Lavoro sta approntando in vista della Finanziaria da approvare entro fine anno: la decisione ancora non è definitiva ma la soglia di 6mila euro annui potrebbe presto essere rivista al rialzo. Calderone ritiene comunque ancora “giovani” le misure Adi e SFL e perciò i dati provvisori potrebbero ancora portare qualche novità con revisioni per ampliare i beneficiari finali. Da ultimo, in risposta alle critiche sulla mancata crescita dell’economia davanti al pur netto miglioramento dell’occupazione in Italia (sopra i 24milioni con +450 mila posti di lavoro nuovi nel solo 2024), la Ministra Calderone riflette sulla scommessa importante fatta nella riforma degli Istituti Tecnologici Superiori, i cosiddetti ITS. L’aumento delle iscrizioni mostra la bontà del progetto, chiosa l’ex Consulenti del Lavoro da Cernobbio, «abbiamo dati molto positivi sulla frequenza degli Istituti tecnologici superiori (Its) e per la formazione professionale».