La ministra del Lavoro Marina Calderone nella giornata di ieri ha presenziato al summit sindacale del Labour 7 che si è tenuto a Cagliari con un intervento in cui ha tracciato la strada dei futuri interventi governativi sul tema del lavoro – specialmente per la popolazione femminile italiana -, lasciandosi poi andare anche ad una riflessione sulle pensioni (altro tema scottante all’alba della Manovra 2025) e sulle opportunità e le sfide che ci attendono sul tema dell’Intelligenza artificiale, specie se rapportata al mondo del lavoro.



Partendo dagli obiettivi del governo, Calderone ha ricordato che attualmente le “nostre riflessioni” sono incentrate sul fatto che “il lavoro delle donne si basa sull’incentivazione alla genitorialità” con un impianto solido – che promette che “stiamo costruendo” – di incentivi, sostegni e “servizi” a favore delle mamme (o aspiranti tali) lavoratici; mentre ora il punto di arrivo è anche il G7 che vede l’attuale presidenza in mano all’Italia e nel quale assicura che verrà portata una riflessione su “equilibri e inclusione nel mondo del lavoro“.



Marina Calderone: “Nella prossima Manovra probabilmente aumenteremo i fondi pensione”

Sul tema dell’Intelligenza artificiale, la ministra Calderone ci ha tenuto a mettere in chiaro che il suo sviluppo “avrà un impatto massivo nelle nostre società” che si potrebbe ridurre ampiamente adottando “una visione umanocentrica della tecnologia e del suo impiego”: in tal senso l’IA potrebbe diventare uno strumento fondamentale – per esempio – per “sostenere la sicurezza sul lavoro” o anche per sviluppare “politiche attive inclusive” incentrate sul tema della “competenze” dei lavoratori.



E proprio ricollegandosi a quest’ultima frase, Calderone – in un’intervista a Radio 24 – ha ricordato che in molte realtà della Pubblica amministrazione “il trasferimento delle competenze richiede tempo [e] non è così facile o immediato”, ragione per cui anche lei sosterrebbe volentieri l’idea di ritardare – precisa “su base volontaria” – la pensione per gli over 67; magari estendendo le iniziali riflessioni sulla PA anche al settore privato.

Infine sul tema del sistema provvidenziale la ministra ha definito “assolutamente probabile” un aumento dei fondi pensionistici già nella Manovra 2025 che seppur “non sarà stravolgente” potrebbe stimolare un nuovo rapporto stretto tra il pubblico e il sistema complementare; così come si è detta anche “assolutamente d’accordo” ad estendere di un ulteriore semestre “il versamento del Tfr nei fondi pensione“.