Ci viene ripetuto come un mantra: il caldo record che stiamo registrando è frutto del cambiamento climatico. E la responsabilità è da imputare solo alle attività inquinanti dell’uomo. Gli ecologisti urlano l’emergenza e l’urgenza di intervenire per invertire la rotta, altrimenti sarà uno sfacelo per tutto il nostro pianeta. Eppure c’è chi non crede a questa narrativa. E dovrebbe far riflettere se questo ‘negazionismo‘ proviene da ben 1500 scienziati che hanno deciso di firmare un manifesto per controbattere, con prove scientifiche, le teorie degli ecoterroristi. Questo è quanto evidenzia Il Giornale.



Il dibattito sul tema è sempre più acceso. Ed è dal 2019 che più di cento scienziati italiani, tra geologi, geofisici e studiosi del clima, hanno presentato una petizione al capo dello Stato per mettere fine agli allarmismi che già iniziavano a farsi insistenti: il riscaldamento globale non ha origine umana, si è già verificato in passato per cause naturali e le politiche di riduzione delle emissioni sono assolutamente inutili. Questa la linea del gruppo di esperti. Da allora il numero degli ‘obiettori’, a quanto pare, è aumentato, fino ad arrivare al citato manifesto di 1500 menti esperte.



PROF. ENRICO MICCADEI: “CALDO RECORD? GIÁ ACCADUTO”

Tra i sottoscrittori del manifesto c’è anche il Prof. Alberto Prestininzi, docente ordinario all’università La Sapienza di Roma di Geologia Applicata e Rischi Geologici: “Vorremmo un confronto su basi scientifiche. Ma non è mai stato possibile, il sopravvento dei media non ha lasciato spazio a chi ha idee diverse. Le previsioni vengono portate avanti attraverso minacce e paure sulla fine del pianeta e questo la dice lunga. Emblematica la richiesta di mille miliardi l’anno per scongiurare l’allarme”. Il professore ha anche aggiunto: “siamo a luglio: se non fa caldo d’estate, quando deve fare caldo? Poi parlano sempre di record, ma non è vero: noi abbiamo i dati veri e non è così”.



Gli scienziati in questione sarebbero infatti dell’idea, comprovata da dati scientifici, che annate con caldo record si siano già registrate in passato, a prescindere dalle azioni dell’uomo. Sulla stessa posizione anche il Prof. Enrico Miccadei, professore di Geografia Fisica e Geomorfologia all’Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara: ”L’emergenza climatica è una moda. Qualcuno dirà che è colpa del metano e così via, continueranno a puntare il dito contro altro. Basta studiare per scoprire che tutto è già accaduto: è già capitato nel 1962, poi nel 1982. Ricordo le temperature altissime, già all’epoca si parlava di record. Molti dimenticano che stiamo parlando di fenomeni a grande scala e incredibilmente complessi”.