Caldo record su tutta l’Italia, Capitale compresa. A Roma sono stati registrati 41.8°C, un grado sopra il precedente record del giugno 2022, come spiega la Reuters. I valori saranno sopra la media, con scarti anche di 10°C e più rispetto alla normalità, per tutta la settimana. Secondo gli esperti, in prossimità dei litorali e nell’immediato entroterra, l’afa raggiungerà valori particolarmente alti nonostante temperature dell’aria più basse, che dovrebbero attenersi sui 34/35°C. All’interno, invece, il caldo sarà più asciutto e la soglia dei 40°C verrà superata.
La temperatura odierna registrata a Roma di 41.8°C rappresenta un record storico per la Capitale, che nel luglio del 1983 ha fatto segnare il valore più alto in assoluto – prima di oggi – di 40.5°C. Secondo 3bMeteo, a Roma “l’anticiclone africano porterà una settimana di sole e di gran caldo con temperature massime ben al di sopra delle medie stagionali. I picchi più elevati sono previsti tra martedì e mercoledì quando si potranno raggiungere i 39/40°C o superiori con un possibile record storico per la Capitale. Anche a seguire non andrà molto meglio con temperature pomeridiane fino a 36/38°C. L’umidità dell’aria acuirà la sensazione di caldo nelle ore serali e notturne con calura a tratti opprimente. Un ridimensionamento delle temperature si intravede tra i giorni 26 e 27 luglio ma sarà da confermare”.
Inps, possibile cassa integrazione per il caldo
Con i 40°C registrati in Italia, si pone anche il problema del lavoro. Chi infatti è costretto a svolgere lavori all’aperto si trova a fare i conti con una temperatura asfissiante e opprimente. Secondo l’Inps, una volta superati i 35°C si può chiedere la cassa integrazione ordinaria. È quanto si legge nella circolare 139 del 2017 e nel messaggio 1856 del 2017 dell’Inps: “Le temperature eccezionalmente elevate (superiori a 35°), che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore, possono costituire evento che può dare titolo alla cassa integrazione ordinaria“. Inoltre si possono rilevare “anche le cosiddette temperature percepite, anch’esse dai bollettini meteo, quando le stesse siano superiori alla temperatura reale”.
Dalla Cgil invece è arrivato un appello per i lavoratori edili: “Le alte temperature stanno mettendo a dura prova i trentamila lavoratori del comparto edile e, anche se non da parte di tutte le imprese, stiamo registrando una non adeguata responsabilità sui rischi per la salute e la sicurezza che si corrono quotidianamente nei cantieri edili in tutta la Sardegna”, ha affermato la segretaria regionale sarda di Fillea Cgil, Erika Collu.