Carlo Calenda, leader di Azione ed ex Partito Democratico, non è la prima volta che “sbotta” in diretta tv ma questa volta non è né la Meloni, né Salvini né i suoi ex compagni di partito del Pd ad essere “obiettivi” delle sue ire. Durante l’’ultima trasmissione di mercoledì sera “In Onda” con Parenzo e Telese (qui il video, ndr) l’eurodeputato si scaglia contro la giornalista direttrice de La Nazione Agnese Pini mentre si discute sul funzionamento specifico del Recovery Fund: dopo che la giornalista toscana aveva lanciato la sua analisi sulle conseguenze e gli ottenimenti per l’Italia con i 209 miliardi di euro dal Next Generation Eu, Calenda sbotta «Credo che il giornalismo italiano ormai è questo: non sai se ti hanno dato dato 80 milioni di euro o 25 però fai tutta una diagnosi politicistica che non ha nessun senso».
LO SCONTRO SUL RECOVERY FUND
A quel punto gli animi si scaldano leggermente, con la Pini che prova a replicare pur senza alzare i toni e Calenda che però seccato la incalza «Io non parlo di politica ora, parlo di come funziona un fondo che determinerà il funzionamento futuro dell’Italia, che peraltro tu non sai come funziona e siccome fai la direttrice di un giornale dovresti sapere come funziona, per questo ne parlo io ora». La direttrice de La Nazione allora si lascia andare ad un amaro «È un commento gratuito il suo…», ma l’ex Ministro dello Sviluppo Economico conclude la polemica con «Sto cercando di spiegare un dato che risulta a me, se sono sbagliati qualcuno lo deve dimostrare». Il Recovery Fund è un nodo assai complicato e su questo punto Carlo Calenda si dimostra intransigente nel comunicare lo strumento nella miglior maniera possibile: alla critica ricevuta da diversi utenti social («continuo a pensare che, nel casino in cui ci troviamo, l’autoconfinarsi di Calenda al ruolo di quello che mette i puntini sulle i sia uno spreco pazzesco»), è lo stesso leader di Azione che risponde su Twitter «non sono i puntini sulle i. Si chiama conoscere le cose per come sono e cercare di spiegarle superando il dibattito ideologico infinito di questo paese. Per quanto mi concerne è l’essenza della politica. E La cosa che la nostra politica non fa mai».