Riflettori accesi sul caro gas, Carlo Calenda invoca la sospensione della campagna elettorale. “Siamo in emergenza nazionale. Grazie a Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte il governo Draghi ha le mani legate. Ma servono 10 miliardi per le imprese, sganciamento rinnovabili dal gas e 30 miliardi sulle famiglie. Ora”, le parole del leader di Azione su Twitter commentando la notizia di un nuovo aumento del prezzo del gas.
Tutto il mondo politico segue con attenzione la vicenda, ma il capo del Terzo polo è stato l’unico a spingersi fino a chiedere lo stop della campagna elettorale. Questa l’analisi di Calenda: “Le forze politiche sospendano la campagna elettorale e si dichiarino pronte a supportare il piano del governo, rigassificatore incluso, e un eventuale scostamento di bilancio”.
LA PROPOSTA DI CALENDA E L’IRONIA DI SALVINI
La proposta di Calenda non ha scatenato entusiasmo, anzi. Non è tardata ad arrivare l’ironia di Matteo Salvini. Queste le parole del leader della Lega a margine della visita a Grazzanise, nel Casertano: “Calenda dice che la campagna elettorale andrebbe sospesa perchè c’è necessità di trovare fondi per famiglie e imprese …forse sa che ha già perso”. Anche Angelo Bonelli non ha speso parole al miele per Calenda. Questa la posizione del volto di Europa Verde: “Calenda propone di sospendere la campagna elettorale per supportare il governo sul caro gas. Insomma, da Calenda arriva una proposta elettorale che non abbasserà il prezzo del gas”. L’alleato di Letta ha aggiunto: “Da tempo chiediamo al governo, e lo ribadiamo, di introdurre subito un tetto nazionale al prezzo del gas come in Spagna e Portogallo; prelevare gli oltre 40 miliardi di euro di extra-profitti per restituirli a famiglie e imprese e chiedere, in sede europea, lo stop alla contrattazione del gas alla borsa TTF dove si stanno realizzando speculazioni che stanno portando al massacro sociale i cittadini europei e, ovviamente, italiani”, riporta Agi.