Il Codacons è pronto a scendere in campo alle prossime elezioni comunali a Roma, ecco la proposta indecente a Carlo Calenda. Nonostante gli scontri piuttosto accesi del passato, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha offerto al candidato sindaco l’appoggio in campagna elettorale. Ma non senza ricevere nulla in cambio…



Ecco quanto scritto nella lettera recapitata a Carlo Calenda: «In occasione delle prossime elezioni comunali, il collegio di presidenza del Codacons ha valutato che è arrivato il momento di impegnarsi attivamente a fianco della politica. L’Associazione ha dunque deliberato di appoggiare pubblicamente alle prossime elezioni il candidato sindaco che si impegni formalmente con il Codacons, e in primis con i cittadini romani, alla creazione di un assessorato specifico per la tutela dei consumatori, da affidare un esperto indicato dal Codacons stesso».



CALENDA TRANCHANT SULLA PROPOSTA DEL CODACONS

Un assessorato in cambio dell’appoggio alle comunali: così possiamo riassumere la proposta del Codacons a Carlo Calenda, che non ci ha pensato due volte a “spiattellare” tutto sui social network. La risposta all’offerta è decisamente negativa: «Oggi scopriamo che il Codacons ha senso dell’umorismo, anche se inconsapevole. “Se mi dai un assessore ti appoggio”. Piuttosto Gasparri o i discendenti di Pol Pot». Il caso ha fatto ovviamente il giro del web, senza dimenticare, come dicevamo, le schermaglie degli anni passati tra le parti. Basti pensare che appena quattro mesi fa il Codacons chiese al segretario del Pd, Enrico Letta, di non sostenere la candidatura di Calenda per la Capitale: «Riteniamo che sia la persona meno adatta a guidare la capitale, considerati i suoi precedenti negativi come amministratore e come politico. Ricordiamo poi che lo stesso Calenda, come Ministro dello sviluppo, ha privato i consumatori e le associazioni che li rappresentano dei fondi derivanti dalle multe Antitrust, ed è oggetto di denuncia penale in Procura oltre che di una azione risarcitoria dinanzi al Tribunale di Roma». Con il passare del tempo c’è stato un ripensamento, insomma…