Un incontro casuale, quindi uno scambio, poi però è scoppiata la lite sui social. È quanto accaduto a Roma tra Carlo Calenda e Matteo Salvini. I due si sono ritrovati faccia a faccia allo storico mercato di Porta Portese. Si sono dati un pugnetto, non potendosi stringere la mano per le regole igieniche Covid, poi qualche buffetto e davanti alle telecamere si sono anche proiettati oltre il primo turno, con qualche battuta simpatica e sarcastica. «Cattivissimi», dice il leader di Azione a quello della Lega. Quest’ultimo replica: «Io non riesco ad essere cattivo». Ma Calenda ha rilanciato: «Ma come non ci riesci? La destra manco cattiva?».



Un candidato in lista con la Lega a Roma si è poi rivolto direttamente all’ex ministro: «Ci devi dare una mano dopo». Allora Carlo Calenda ha provato a cavarsela con una battuta: «Vi devo da una mano? Certo voi datemela prima a me così arrivate quarti». Fin qui tutto normale, ma sui social è scoppiato il caos a partire da un post sprezzante del candidato di Azione.



LITE SOCIAL TRA CALENDA E SALVINI

«Il ragazzetto faceva lo spiritoso e stamattina siamo stati a trovarlo. Dal vivo tiene le penne basse. Bene così», ha scritto Carlo Calenda. E così si sono accesi i toni sui social. Allora non è tardata ad arrivare la replica di Matteo Salvini: «Calenda? Un ricco e viziato signore, che oggi al mercato di Porta Portese non si filava nessuno (a differenza di tanti commercianti e cittadini che incitavano e ringraziavano me e la Lega) e che per esistere ha dovuto attraversare trafelato la strada. Passando pure col rosso, per provare ad attaccare briga. Noi oggi abbiamo risposto con educazione e sorriso, i cittadini romani risponderanno con una valanga di voti alla Lega domenica e il ricco signore deciderà poi al ballottaggio chi sostenere, visto che lui non ci arriverà. Purtroppo».



Il botta e risposta è proseguito con il leader di Azione che ha definito quello della Lega un «bullo di cartapesta», spiegando che questo tipo di persone hanno una caratteristica. «Quando li incontri faccia a faccia si afflosciano. Inizia a pensare a un lavoro vero Matteo. Il tempo degli show sta finendo. E lo senti anche tu. Roma è una sfida seria. Serve fatica. Non è cosa per te», ha chiosato Carlo Calenda.